Il Comitato 13 Maggio, di cui abbiamo diffuso ieri la “piattaforma politica”, ha inoltrato oggi una lettera a tutti i consiglieri dell'Assemblea regionale toscana:
Alla cortese attenzione
dei Consiglieri
dell'Assemblea della Regione Toscana
OGGETTO: Visita pastorale papa ad Arezzo e provincia
Cari Consiglieri,
in occasione della visita pastorale di papa Ratzinger alla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro del 13 maggio p.v., apprendiamo che la Regione ha stanziato 120.000 € e che il 2 maggio scorso è stata convocata una solenne seduta straordinaria dell'Assemblea Parlamentare toscana. È stato invitato l'arcivescovo della diocesi Riccardo Fontana che ha parlato per 15 minuti di come sia importante questo evento.
Detestiamo questo sperpero clericale di denaro pubblico e abbiamo avuto già modo di parlarne alla cittadinanza. Contestiamo anche l'efficacia di questi mezzi per rendere più visibile Arezzo e la Toscana nel mondo. (qui il comunicato in versione integrale)
Detestiamo che un arcivescovo sproloqui all'Assemblea regionale della nostra Regione, per giunta chiamata solennemente ad hoc.
L'arcivescovo sovverte il concetto di laicità dello Stato: “laico” dunque “del popolo”, che non ha ricevuto un'investitura particolare. Il popolo è laico quindi inferiore al clero, che è eletto, che ha un'eredità venuta dal cielo.
Predica cose false, come la parsimonia nell'organizzazione (500 mila euro) e si fregia dell'attenzione verso il territorio come se fosse l'unica attività della Chiesa, disinteressata e non al fine di fare proseliti.
Usando a pretesto la solidarietà umana chiede unità d'intenti (e finanziamenti) alla Regione, affinché questa visita sia splendente più che mai.
Di più ci rode la menzogna per cui «le libertà comunali e la dignità della persona furono elaborate, fin dal Medioevo» nel magistero della Chiesa Cattolica. Questo è revisionismo storico: le libertà comunali e la dignità della persona hanno origine nelle filosofie orientali e nella democrazia greca, e sono state il più delle volte elaborate (e continuano ad essere elaborate) CONTRO il magistero della Chiesa.
Prepariamo anche per questo un presidio in Piazza Zucchi ad Arezzo domenica 13 maggio, contro le (anche vostre) politiche clericali ed antisociali e per una società più giusta, civile, vivibile.
Nella vita privata, Consiglieri, siete liberi di fare ciò che volete, di ritenervi sudditi o di prostrarvi. In sede assembleare no.
Vi siete piegati contemporaneamente ad uno stato estero - per giunta una monarchia assoluta, dimenticandovi quali sono i princìpi fondanti del vostro Paese - e ad una delle più potenti religioni - e più questa religione è potente più chinarsi è grave perché risultano meno tutelate le minoranze.
Questi gesti, Consiglieri, rattristano noi cittadini toscani. Rappresentate l'intera Regione (art. 9 §1 Statuto della Regione Toscana) e non la circoscrizione in cui siete stati eletti o i singoli elettori di ognuno; il consiglio regionale rappresenta la comunità toscana (art. 11 §1) e non i partiti a cui fate riferimento. Avevate e avete ancora la forza di non inchinarvi, e questa forza è data dai cittadini che in un modo o nell'altro hanno ritenuto che voi foste adatti a mandare avanti la Toscana.
Quello che vi manca è la volontà, una volontà che per convenienza o per ignoranza (o ambe un po') vi siete fatti mancare.
Se avete agito per convenienza, allora avete tradito i cittadini per tornaconto particolare (di persona o di partito), sfruttando le istituzioni molto più di un prete che viene a battere cassa in Regione. Non primeggiate in furbizia perché con lo scorrere dei tempi il secolarismo avanza e i cittadini sono sempre più convinti che questi atteggiamenti corrotti facciano danno alla collettività.
Se avete agito per ignoranza, vi educheremo noi cittadini. Avreste dovuto imparare che le istituzioni sono laiche. Se questo già non vi fosse stato chiaro da Costituzione (è invece limpidissimo), avreste avuto a disposizione una conferma lapalissiana già dal 1984, ovvero da quando il Cattolicesimo non è più religione di Stato con il Concordato bis. Questo vi impedisce in sede istituzionale di privilegiare una particolare religione piuttosto che un'altra, come di privilegiare i movimenti religiosi piuttosto che quelli filosofici.
Infatti ogniqualvolta avete a che fare con un ministro di un particolare culto dovete chiedervi se trattate nello stesso modo i ministri degli altri culti, dovete chiedervi se più in generale trattate allo stesso modo i ministri di culto e i rappresentanti di quegli enti filosofici, a-religiosi, non-religiosi che hanno tutti pari dignità ai culti secondo l'Unione Europea. Se così non fate state discriminando i cittadini in base alle loro concezioni filosofiche e religiose e dovete quindi prendere al più presto provvedimenti affinché questa disparità di trattamento non diventi troppo grande da renderla difficile da colmare.
Visto che non possiamo permetterci di riservare un'attenzione “papale” a tutti e se interpretate la laicità come equidistanza e uguaglianza, urge appunto ridimensionare al minimo questa attenzione.
Avete ferito le istituzioni che rappresentate e quindi i cittadini tutti, prendendo troppo alla leggera il vostro ruolo e non mantenendo un comportamento consono e decoroso.
Bisogna che d'ora in avanti teniate davvero un comportamento onorabile quando rappresentate le istituzioni e i cittadini. Bisogna che abbiate la schiena dritta perché le istituzioni e i cittadini lo pretendono e vi danno la forza per farlo.
Non vi è stato prescritto di fare i Consiglieri regionali: se non vi ritenete all'altezza del compito le dimissioni sarebbero un atto di delicatezza nei confronti della comunità.
Come primo gesto per far capire alla cittadinanza che avete cambiato strada, noi cittadini chiediamo che vi assumiate le vostre responsabilità in questa vicenda con dichiarazioni e con quali buoni propositi intendiate proseguire il vostro mandato.
Lo chiediamo a tutti i Consiglieri, indipendentemente dai propri trascorsi e dal partito di riferimento.
Certi di celere e cortese riscontro,
Ringraziamo calorosamente.
COMITATO 13 MAGGIO