Tram 14, Lorenteggio-Duomo
Giambellino.
Case popolari.
Uno stemma nobiliare,
a quarti,
orna un balcone.
Grigio il cielo.
La rassicurante voce
della pioggia.
Una macelleria islamica
e, accanto, un solarium.
Giovani passeggiano
lungo i marciapiedi;
parlano.
Non sento le loro voci.
La realtà è un vetro.
Un bambino rom.
Da un cellulare
musica araba.
Anziani dall'aria smarrita
e il passo lento:
i ricordi sono un brontolio
sommesso, confuso.
Il disegno della pioggia
sull'asfalto, piccoli cerchi
di solitudine.
La facciata ocra di una chiesa.
Una donna alla finestra
guarda e fuma.
Piove.
Passeggini corazzati
come carri armati.
Cagnolini bardati
come cavalli
di conquistadores.
Ombrelli pop.
Città domenicale.
Un fisarmonicista
con la figlia.
La bambina
ha la treccia.
Le note tremano,
rimbombano.
Nel tram precario è
l'equilibrio.
La musica di Bella ciao.
Un musicista ambulante
seduto alla fermata.
Si mangia le unghie
nell'attesa.
Non so perché,
ma penso al mare.
Alberto Figliolia
Milano, 29 aprile 2012