La crescita
Caro Bertoldo, la vorrei anch'io
la crescita invocata con urgenza,
dimmi se la pensi a modo mio,
oppur vaneggio per senil demenza.
Vorrei che crescessero la cura
del verde, dei boschi e la campagna,
del paesaggio, dai colli alla pianura,
delle coste che il nostro mare bagna,
dei beni di natura e quei dell'arte,
offesi o negletti con vergogna,
dall'Alpi alla Sicilia in ogni parte,
sì che ci meritiamo ogni rampogna;
l'amore di virtute e conoscenza,
l'amore per il bello e per il giusto,
per l' onestà, il decoro e la decenza,
del fare bene e dire onesto il gusto;
il rispetto per nostra Madre Terra,
dei diritti umani universali,
il ripudio crescesse per la guerra
che in sé porta e assomma tutti i mali.
La crescita che sola dà speranza
è del prodotto interno al nostro cuore:
si chiama amicizia e fratellanza
e compassione per l'altrui dolore.
So che sogno, caro mio Bertoldo,
sperando questa crescita morale:
al mondo nostro conta solo il Soldo,
la Borsa, quando scende e quando sale.
Con il Profitto e la Finanza siede
la Dea nel suo tempio e quivi regna:
sacrifici umani, immota, chiede,
il Mercato sceglie e li consegna.
(gf)