Ferrara – Il 13 gennaio alle 17:00 presso il Teatro Anatomico della Biblioteca Comunale Ariostea di Palazzo Paradiso prende l’avvio la prima Rassegna di poesia contemporanea estense “In gran segreto 2012”, presentata in conferenza stampa lo scorso 22 dicembre, rassegna che vede la sua realizzazione grazie al patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Ferrara e del Comune di Ferrara, al sostegno di Hera, main sponsor.
Già annunciata prima delle feste natalizie da una massiccia campagna pubblicitaria di affissione di manifesti in cui figurano i versi degli undici autori in calendario, così da regalare agli occhi cittadini la poesia, la rassegna che trae il suo eponimo da Giorgio Bassani è stata fortemente voluta dall’Associazione Culturale Gruppo del Tasso che raccoglie un nutrito gruppo di giovani under 30 che promuovono da oltre due anni iniziative culturali in città, e di cui fanno parte i direttori artistici nonché conduttori degli incontri di “In gran Segreto”, Matteo Bianchi e Alessandra Trevisan.
Lo spirito della Rassegna è quello di donare alla città estense degli incontri-reading con l’autore e offrire soprattutto la bellezza della poesia, scoperta, letta, ascoltata, indagata. La Rassegna porterà il primo venerdì di ogni mese a Ferrara alcune tra le voci contemporanee più interessanti del secondo Novecento e di oggi.
Venerdì 13 in apertura di rassegna sarà ospite Umberto Piersanti, sociologo della letteratura e poeta urbinate classe ’41, e stimato docente presso l’Università della sua città. Autore di romanzi, di critica, di film-poemi e lungometraggi, Piersanti ha pubblicato dal ’67 ad oggi su note riviste letterarie internazionali ed è stato tradotto in inglese e spagnolo. Tra le sue raccolte si ricordano le recenti e pluripremiate edite da Einaudi I luoghi persi (1994), Nel tempo che precede (2002), L’albero delle nebbie (2008), Tra alberi e vicende (Archinto, 2009) che raccoglie testi poetici dal 1967 al 1990. Attualmente dirige la Rivista Pelagos. La sua poesia intreccia una messa a fuoco della natura marchigiana – necessario rifugio vitale, quasi ‘romantico’ – ad un riferirsi sempre all’esperienza, al quotidiano vivere ed esistere, che talvolta si fa leggenda. La natura è quanto di più pregnante e vero vi sia nella sua poesia, poiché segna il tempo della vita e del verso, ed è per tal motivo che l’autore è definito in modo calzante “il poeta dei luoghi persi”, come recita il titolo del recente volume Umberto Piersanti - Il poeta dei luoghi persi (L’orecchio di Van Gogh, 2010), volume di critica a cura di Gian Paolo Grattarola. Piersanti s’inserisce nel solco di una tradizione letteraria millenaria – dalla poesia bucolica latina sino a Dante, Petrarca, Leopardi, Pascolo e D’Annunzio, come ha segnalato il poeta e critico Franco Loi – ma la rinnova storicamente, poiché pone lo sguardo ad un passato ed un presente che si parlano, che dialogano. L’incontro vedrà le letture di Alessandro Tagliati e l’accompagnamento musicale dell’arpista Irene De Bartolo.
Gruppo del Tasso
associazione culturale