Intensa l'edizione dicembrina del Gazetin, ultima di un anno – il 2011 – già intenso, e velocissimo, per accadimenti e provvedimenti che hanno cambiato volto al Paese e rovesciato rassegnazioni o speranze date come immutabili. Intensa soprattutto per la cultura, da sempre piatto forte del 'giornale indipendente di cronaca civile' che dal 1990 dà voce, tra vicende alterne, a una cittadinanza mai completamente rassegnata. Si parte, al centro della rivista, dalla musica con la piacevolissima intervista con Tito Botta e i suoi Plebei (mitico Pop Group del 1965) rilasciata a Paola Mara De Maestri nell'ambito della serie “Scossa Elettrica”: storia del rock in Valtellina, 1963 – 1979, a ruota e arricchimento della bella omonima pubblicazione. L'eloquio fluente e brioso di Botta non mancherà di rianimare i ricordi dei molti protagonisti di una già indimenticabile stagione come dei semplici antichi ascoltatori/frequentatori di dancing e balere degli anni Sessanta e Settanta. A seguire l'ottima densa presentazione dell'artista tiranese Valerio Righini curata dal critico d'arte prof. Piergiuseppe Magoni, già preside del locale Liceo artistico, con una selezione di opere dal più recente tema degli elmi, una delle quali dà volto al nuovo numero del mensile. Se davvero l'arte è «l'infinitesimo nel quale l'occhio dell'uomo incontra lo sguardo divino», come in efficace sintesi afferma Magoni, il periodico è felice ed estremamente onorato di riuscire talvolta a offrire un luogo per questi rendez-vous! Segue ancora, in questo stesso numero, la scoperta di incisioni rupestri e strutture megalitiche, con iniziale ma già esemplificativa documentazione fotografica di incisioni, dolmen e menhir in Val Tartano, fatta col fratello Adriano la scorsa estate e raccontata da Luciano Angelini per i lettori del Gazetin. Non pago di questa ricchezza di contenuti, e di suggestioni relative, che già ne fanno una 'strenna di natale', il giornale non si fa mancare nemmeno la terza puntata della specialissima e davvero graziosa Rassegna di affreschi e santelle votive nel tiranese direttamente curata da un altro artista, lo scultore Michele Falciani. Iniziata ad ottobre, assurta a copertina in novembre, la rassegna su questa 'arte minore' (ma quanto viva e, ancora talvolta, rubizza!) giunge questo mese alla Santella della Madonna sulla strada di Santa Maria... E infine, pensate, ancora c'è spazio per Cinema “ultime visioni” – con la scheda di Gianfranco Cercone sull'ultimo film di David Cronenberg, A dangerous method, e la segnalazione dell'uscita in DVD del capolavoro di Bertolucci, Il Conformista – e le “Letture”, con un libro per una civica e culturale iniziativa: Castelli fratelli: un curioso tentavo di salvataggio (di Simona Borgatti, illustrato da Andrea Pellicani); con la raccolta poetica Fischi di merlo di Matteo Bianchi, curata per Tf/Gazetin da Patrizia Garofalo e con l'intervista di Gordiano Lupi a Marino Magliani per Amsterdam è una farfalla, “un vero e proprio viaggio sentimentale per cicloturisti che vogliono assaporare la bellezza della città olandese”.
Strabocchevoli ricchezze per la cultura, dunque, ma non per questo sacrificati attualità, dibattito e 'cronaca civile' che, al contrario, aprono come sempre l'edizione. Non potevano infatti mancare riflessioni e commenti sul “decreto salva Italia”, che proprio in questi giorni giunge a definitiva conversione in legge, e su questo troviamo un insolito quanto efficace notista politico Alberto Figliolia con “La chiamano manovra”, i più consueti ma sempre apprezzati “pensieri inutili” di Gino Songini con “La crisi come le ciliegie...” e infine una “postilla” del direttore: “Pensioni? Va bene, ma...”.
Sul diffuso, quanto ultimamente un po' sospettosamente troppo sbandierato, sentimento anticasta il giornale pone più ragionevolmente l'attenzione sull'aspetto “trasparenza” con il corsivo “Attenti al lupo” in cui si fa una lista di parlamentari che hanno accettato, e quelle che invece no, la proposta di pubblicazione on line dei loro redditi, a partire dai “valtellinesi” per finire ad alcuni “big” nazionali. Nel “Periscopio valtellinese” Martina Simonini parla di “Credibilità” prendendo spunto dal piano nazionale per soffermarsi più diffusamente sull'amministrazione provinciale sondriese. Sul tema si innestano in un certo qual senso la notizia dell'accoglimento del ricorso dei radicali contro l'elezione di Angelo Costanzo a consigliere regionale, diffusa da Gianfranco Camero, e la proposta di dibattito sull'autonomia, che viene avanzata da Luca Vitali.
E per finire, quando la letteratura diventa trama di quotidiana realtà, Francesco Ghilotti ci propone alcune Considerazioni banali sul T.S.O., un taglio inedito su un tema tanto caro al giornale. Senza dimenticare il contributo di una lettrice su una questione che ci ripromettiamo di approfondire nel corso del prossimo anno...
Buona lettura, e buona cultura, a tutti!
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