Sabato 24 settembre, dalle 9 alle 12, a Sondrio in piazza Garibaldi e lungo le vie del centro si terrà una manifestazione per la legalità promossa da RADICALI SONDRIO e dall'Associazione AVANTI DIRITTO per pubblicizzare una lettera aperta rivolta al Ministro della Giustizia con cui si chiede di fare chiarezza principalmente sulla vicenda riguardante il fallimento Gianoncelli ancora pendente presso il Tribunale di Sondrio, già nel corso dell'attuale ispezione ministeriale a cui è sottoposto lo stesso tribunale.
Nel documento in questione si ricorda che sull'argomento sono state presentate ben tre interrogazioni parlamentari, con particolare riferimento alla libertà di stampa che si ritiene messa in discussione dalle ripetute iniziative giudiziarie intraprese da giudice e curatore fallimentare nei confronti de 'l Gazetin, giornale indipendente della provincia di Sondrio, che della vicenda si è occupato nel corso degli ultimi dieci anni.
Si prosegue rievocando come già in passato l'impegno dei radicali abbia portato alle dimissioni dalla magistratura del Presidente del Tribunale Luigi Minotta (sempre in relazione a faccende di mala giustizia connessa alla gestione dei fallimenti) mentre emblematico risulta il caso di Giovanni Grignano, socio amministratore della società ISAV, in relazione al cui fallimento furono denunciati magistrati, curatori, periti, banchieri e avvocati per innumerevoli reati, sebbene poi i relativi procedimenti finirono in una soffitta del Tribunale di Brescia sino a che una perquisizione li ritrovò assieme ad altri 20.000 fascicoli processuali imboscati.
Venendo all'oggi si illustrano nel dettaglio come le conseguenze perverse della pessima gestione del fallimento Gianocelli, condotta in violazione delle norme e della prassi fallimentare, abbiano comportato l'accumularsi di spese di procedura e legali esorbitanti, tali da non essere compensate nemmeno dalla svendita, a seguito di pignoramento, di un appartamento peraltro di proprietà di persona estranea al fallimento, mentre ben poco (e nulla dal 1999) è stato liquidato ai creditori, complice l'inerzia del Giudice delegato ed anche del Comitato dei creditori, organo preposto alla vigilanza sulla procedura. Le specifiche e puntuali domande in proposito rivolte alle Autorità giudiziarie un anno fa, in occasione di una precedente manifestazione, sono rimaste senza risposta.
Infine si accenna al grave e documentato caso di sentenza letteralmente copiata (errori compresi) dagli scritti difensivi dell'avvocato ritenuto vincente.
In conclusione si chiede pertanto l'intervento del Ministro della Giustizia perché, qualora non già previsto, voglia autorizzare l'estensione della verifica in corso anche alle predette circostanze.
Il testo integrale della lettera aperta è disponibile on line su Tellusfolio.it > Diario di bordo, 21 settembre 2011.
p. le organizzazioni promotrici
Gianfranco Camero
gianfrancocamero@gmail.com