Due vescovi cubani hanno riferito al quotidiano La Republica, edito in Uruguay: «A Cuba stiamo assistendo a un cambiamento di mentalità, a una rapida evoluzione verso una democrazia con caratteristiche proprie». Il vescovo di Holguín, Emilio Aranguren, ha detto che nota elementi nuovi sotto il governo di Raúl Castro, una progressiva evoluzione verso uno Stato più democratico.
I prelati Aranguren e Juan de Dios Hernández, vescovo ausiliario dell’Avana, hanno preso parte alla trentatreesima Assemblea Ordinaria del Consiglio Episcopale Latinoamericano, che si è tenuta a Montevideo.
«Il paese sta facendo passi avanti. Possiamo costruire una democrazia con caratteristiche tutte nostre», ha detto Aranguren.
De Dios Hernández ha affermato: «Cinque anni fa non si sentivano mai pronunciare opinioni diverse, mentre oggi si ascoltano pareri difformi e il governo tiene conto delle idee alternative».
La Chiesa cattolica sta compiendo una manovra di avvicinamento al governo comunista. Secondo i due vescovi «sono in corso molti cambiamenti, lenti e graduali, ma pur sempre cambiamenti».
Molti settori della dissidenza criticano le ottimistiche valutazioni.
Il giornalista indipendente Normando Hernández González, condannato a 25 anni di prigione durante la Primavera Nera del 2003, scarcerato grazie alla mediazione della Chiesa ed esiliato in Spagna, ha dichiarato a martinoticias.com: «Sono sconcertato quando sento simili dichiarazioni. A quali cambiamenti si riferiscono i due vescovi?», ha chiesto ironicamente.
Hernández González ha aggiunto: «Mi rendo conto che il cardinale Jaime Ortega non è il solo uomo di Chiesa vicino al potere cubano, ma anche altri settori ecclesiastici subiscono il fascino del raulismo. Certi vescovi parlano come ministri degli esteri del governo e non come imparziali uomini di fede».
L’attivista Luis Felipe Rojas ha affermato: «Questi due vescovi non vivono nel mio stesso paese. Il solo cambiamento di mentalità che ha prodotto il governo di Raúl Castro è andato nel senso di una maggior repressione».
I due vescovi cubani, infine, hanno definito «immorale ed eticamente inaccettabile» l’embargo degli Stati Uniti nei confronti del regime cubano. Aranguren e De Dios Hernández sono in corsa come possibili successori del cardinale Jaime Ortega per il posto di Arcivescovo dell’Avana. Il Papa dovrà presto decidere se avvicendare il cardinal Ortega per raggiunti limiti d’età.
Gordiano Lupi
Illustrazione
Nella vignetta Omar Santana (El Nuevo Herald) stigmatizza con feroce satira i passi avanti del governo raulista.
Vescovo: – Mantieni lo sguardo in un punto fisso e vedrai che avanza!
I due prelati sono sul dorso di un Raúl Castro versione tartaruga.