Giovedì 24 e venerdì 25 marzo, ore 21:00, al Teatro Laboratorio all’Arsenale, in Verona, il Teatro Scientifico - Teatro Laboratorio presenta Albe tre di Paolo Puppa per la regia di Walter Manfrè con Isabella Caserta e Roberto Vandelli protagonisti.
Il testo propone tre flash sulla crisi di coppia. L’ennesima. Stavolta però procede dalla fine perché tutto è incerto e il tempo, come nozione, pare impazzito. Va avanti, indietro, tipo certa pièce interiore. All’inizio lei è una malata, ospite di un albergo-ospedale, in riva ad un lago nordico, forse, ma potrebbe anche essere il lago di Garda. Lui, il marito, vitale e pieno di futuro (ha una sua studentessa da cui aspetta un figlio), è accorso al suo capezzale attirato dalle paure della donna. Due flash. I due personaggi, a turno, in un’atmosfera sospesa si rivolgono all’assenza di luce e attraverso una serie di monologhi interiori sembrano liberare una maschera opposta a quella esibita nell’esordio. Infine, nel terzo flash, si torna al passato. L’albergo-ospedale è una villa privata. Lei si è svegliata, sana, e racconta al marito un brutto sogno in cui era ammalata, abbandonata da lui, che la tranquillizza. La donna insiste su immagini strane, animali minacciosi di cui non ricorda né identità né funzioni. Poi sull’acqua irrompe la luce del sole.
Così scrive Walter Manfrè nelle note di regia: «Scritto pensando alla luce e ad un paesaggio nordico, un lago, dove incombe l’idea della morte, il testo costituisce una sorta di playtime, nel senso che i tre atti, o flash, non procedono dal passato al futuro, ma stanno sospesi in un successione onirica dei tempi. All’insegna di un certo minimalismo che incrocia la metafisica, si affronta la crisi della coppia in uno spazio indeterminato (la scena oscilla tra segni di malattia e depressione -la donna è malata terminale- e segni di benessere-vacanza: si tratta di un albergo, non solo di un ospedale). Un testo strano e inquietante in cui le atmosfere prevalgono a tratti sul racconto, ma per chiarirlo. E alla fine sei pervaso da un’angoscia sospesa, ma purificatrice».
Sulla scena insieme a Isabella Caserta e Roberto Vandelli ci sarà Stefano Soprana.
Ingresso euro 10,00 ridotto 7,00.
Info – 045 8031321 3466319280
www.teatroscientifico.com