“Avvoltoi”. Questa la definizione data dal ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a coloro che hanno preso spunto dal disastro ambientale in Giappone, nel quale sono state coinvolte anche le centrali nucleari, per riproporre l'opposizione alla scelta nucleare fatta dal governo Berlusconi.
Vorremmo che la ministra Prestigiacomo rispondesse con argomentazioni su ciò che il suo governo sta facendo per garantire la sicurezza dei cittadini dopo la scelta nucleare. In questo senso chiediamo alla ministra Prestigiacomo di sapere dov'è, in Italia, il sito di stoccaggio dei rifiuti radioattivi delle vecchie centrali che abbiamo dismesso e delle nuove programmate. La risposta è semplice: non c'è. Dove vanno a finire i rifiuti radioattivi degli ospedali? Nelle cantine. Cosa è successo con il sito per il deposito delle scorie radioattive di Scansano Ionico (Basilicata) individuato, dopo numerosi studi e indagini, come luogo sicuro? È successo che il governo Berlusconi ha revocato il provvedimento di individuazione del sito.
Chiediamo alla ministra Prestigiacomo di spiegarci come può un governo optare per una scelta energetica, in questo caso il nucleare, quando non riesce a porre le condizioni affinché tale opzione possa attuarsi nelle condizioni di massima garanzia per i cittadini.
A volte, il silenzio è d'oro.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc