È successo ed è la realtà. Inaspettata e generosa. I teologi brasiliani, vicini alla Teologia della Liberazione e non solo, consulenti della casa editrice Sau Paulo brasiliana hanno letto vari testi di teologia ed ecclesiologia e uno tra quelli scelti per essere tradotti in portoghese è stato proprio Lo Scisma silenzioso – Dalla casta clericale alla profezia della Fede (Gabrielli editori, Verona 2009). L’opera che dovrebbe prendere lo stesso titolo “Cisma silenciosa - A partir da casta clerilcale a profecia de fé” avrà una tiratura iniziale di circa mille copie e sarà diffusa in tutte le più grandi città e centri del paese del continente sudamericano.
La volontà del nuovo editore brasiliano – che è una delle più prestigiose filiali della grande casa editrice San Paolo nata e con sede in Italia a Milano fondata dai padri Paolini dietro l’idea di don Giacomo Alberione proclamato beato e simbolo della ‘comunicazione’ cattolica – è quella di tradurre quanto prima il testo e diffonderlo attraverso la loro rete di librerie presenti capillarmente in Brasile.
Forse, solo qui?, poteva trovare albergo la mia opera proprio per la sintonia di alcune grandi e gravi problematiche della Chiesa cattolica che sono sentite e soprattutto vissute con passione e forza vitale? E proprio qui, forse, c’è stata la risposta tanto attesa e relegata nel mondo dei sogni: avere un riflesso nel mondo. E sono molto onorato di tutto questo perché mi fa sentire parte attiva e creativa di una nuova speranza di vita umana, sociale ed ecclesiale dove milioni di bambini e di persone povere si aspettano un cambiamento, una parola di amore e di speranza per sé e per i loro figli, cioè per il loro futuro e quello della loro nazione, il Brasile. La teologia della liberazione non è morta – nonostante tutti i tentativi fatti da certi pontefici come Giovanni Paolo II con il card. Ratzinger in collaborazione con i presidenti Reagan e i Bush e oggi dallo stesso Benedetto XVI con il card. Levada –, ma vive e vive ancora! E sono molto contento che questo mio libro possa aver trovato una significativa risposta ed accoglienza nel paese che per antonomasia è stata ed è tutt’oggi la sede delle cosiddette ‘comunità di base’. Quelle che dal popolo e nel popolo nascono i segni del vivere insieme nel nome di Gesù Cristo, condividendo gioie e dolori di una vita. Vivere lì il segno rivoluzionario del Vangelo significa affidarsi completamente a Colui che è l’Alfa e l’Omega della storia: aiutarci vicendevolmente e crescere insieme per una società migliore e più ‘amorizzata’ (secondo Pierre Teilhard de Chardin, Charles de Foucauld, Arturo Paoli) dai nostri gesti, dai nostri sentimenti. Una giustizia che parte dal basso per innalzarsi umile verso l’alto del mondo testimoniando il servizio di un’umanità povera e bisognosa ma specchio autentico di una storia inevitabilmente densa di vera umanità! Il cardinale Paolo Evaristo Arns, arcivescovo di San Paolo, diceva: «Ho imparato ad essere vescovo in mezzo al popolo!».
Intanto la sola citazione del mio libro fatta da Vito Mancuso su Repubblica il 21 novembre scorso ha portato ad una notevole richiesta del volume presso le librerie.
In questo frangente di fine anno il libro è stato presentato alle ore 18 di lunedì 30 novembre a Mestre (Ve) presso la Casa dell’accoglienza gestita dal gruppo della rivista Esodo e dal suo direttore Giovanni Benzoni. Erano presenti – nonostante il giorno e l’ora – una ventina di persone che insieme ai due autorevoli relatori hanno discusso delle diverse problematiche che il libro analizza e che restano ancora, purtroppo, molto presenti ed attuali!
Di recente in Toscana c'è stata un’altra presentazione-dibattito organizzata da don Armando Zappolini, egregio esponente di Libera, l’associazione di don Ciotti, e parroco di Perignano di Lari (Pisa) nella serata dell'11 dicembre.
In previsione ci saranno presentazioni in gennaio a Torino e a Zugliano del Friuli, successivamente a Napoli, Genova, Palermo e Firenze.
Se poi qualcuno di voi lettori volesse fare una presentazione-provocazione-dibattito in altri luoghi, l’autore è ben disponibile a parteciparvi!
Piero Cappelli
zorro.rosso@alice.it