Avevo ieri tra le mani e si fa per dire, sono visibili in internet sul Fatto e Il Mattino, le foto dei segni di una “violenza inaudita”, causati dalle cinghie su gambe e polsi ad un uomo sottoposto per 80 ore ad un TSO: Francesco Mastrogiovanni. In serata si è aggiunto il volto insanguinato e tumefatto di Silvio Berlusconi. Ci sono le prove della violenza. Avevamo bisogno di questi documenti per capire che piovono uomini eccellenti, macigni sulla nostra esistenza?
Ma “Se ci fosse un uomo un uomo nuovo e forte forte nel guardare sorridente la sua oscura realtà del presente”… Sorridere prego, hanno sorriso nel mondo, guardando il volto del potente di turno che si è fatto colpire, malgrado la Sicurezza, da un souvenir di un disagiato mentale. Nella stessa misura in cui sorride chi detiene il potere, delle fotografie di donne e uomini colpiti dalla violenza, da un bastone, da un’arma, da chi causa per soldi, fame e guerra, risate firmate da chi la chiama pace e la chiamano in parecchi così.
Girano tante foto, come un bombardamento dal basso in alto, e viceversa: “Questo nostro mondo ormai è impazzito e diventa sempre più volgare popolato da un assurdo mito che è il potere. Questo nostro mondo è avido e incapace sempre in corsa e sempre più infelice popolato da un bisogno estremo e da una smania vuota che sarebbe vita” Ma se ci fosse un uomo… la cui fotografia si possa mostrare, “Se ci fosse un uomo forte di una tendenza senza nome se non quella di umana elevazione forte come una vita che é in attesa di una rinascita improvvisa… un individuo tutto da inventare in continuo movimento. Un uomo affascinato da uno spazio vuoto che va ancora popolato”?
Insiste la musica e dice quel vuoto, quello spazio, potrebbe essere “Popolato da chi vive senza alcuna ipocrisia col rispetto di se stesso e della propria pulizia.Uno spazio vuoto che va ancora popolato. Popolato da un uomo talmente vero che non ha la presunzione di abbracciare il mondo intero. Popolato da chi crede nell’ individualismo ma combatte con forza qualsiasi forma di egoismo”.
Doriana Goracci