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Commento di Cafiero aggiunto il 19.09.2007 Affermare che i poeti sono una casta è un'esagerazione polemica dettata da un abbinamento ai politici sicuramente dettato dal proverbiale anarchismo antiautoritario del Di Scalzo che conosco dai tempi dell'università (e mi riconoscerà dal soprannome) e dalle mostre di pittura di mail art dove il nemico era il mercato e i critici e i carrieristi. Però come lettore, fra i primi di Tellusfolio scopro che gli scrittori ospitati commentano i fatti politici di cronaca e di costume, Maria Lanciotti tanto per dirne una, Carlo Forin bensì la sua materia sia ostica ma i poeti si rinchiudono nel loro angoletto si godono i nostri clic e poi tacciono. Non gliene frega niente di dove sono ospitati o di intrecciare rapporti. Così mi sembra. Eppure hanno buone capacità di scrivere. Sono bravi. Forse lo Scalzo se ospita ora più scrittori meno CASTOSI ha ragione vedendoli svogliati. Basta non esageri mettendoli più carrieristi dei politici perché quelli non li batte nessuno. Articolo di riferimento :
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] Commento di Pirandel aggiunto il 19.09.2007 Non so se i poeti sono di casta o di castello senza ponte levatoio ma di certo sono rinchiusi in loro stessi, Discalzo rompe un tabù sulla questione, gli scrittori parlano del mondo e i navigatori li capiscono, invece i poeti letti anche su tellusfolio delle loro esistenze disgraziate: basta saltabeccare nei blog che gestiscono. Ricodatevi di Rocco Scotellaro quando i poeti li prendevano a schioppettate e BASTA imitare Monatle e Antonia Pozzi. Chiedo più scrittori e meno poeti. Maugeri mi ha coinvolto e divertito. Continuate così. PIRANDEL Articolo di riferimento :
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] Commento di luigi aggiunto il 19.09.2007 ho una domanda per i comunisti:
se il "comunismo" di fidel castro fosse applicato cosi' com'e' (che e a voi piace cosi' tanto)da noi in Italia,
si aggiungerebbero delle liberta' a quelle che abbiamo o ce ne verrebbero tolte alcune?
grazie
Luigi
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] Commento di Laura Costantini aggiunto il 19.09.2007 Un uso del linguaggio veramente particolare. Una scrittura diversa, uno spiraglio di vita che ormai appartiene a questo mondo diviso in diversi piani dell'esistenza, alcuni reali, altri virtuali, impegnati ad intrecciarsi in modo ambiguo. Bello ma non c'erano dubbi. Maugeri è bravo.
Laura Articolo di riferimento :
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] Commento di Renzo Montagnoli aggiunto il 19.09.2007 Veramente un bel racconto, una sorta di quadro di un'esistenza passiva illuminato, con grande maestria, dal subdolo dubbio che l'ignota interlocutrice possa essere la figlia.
E non è che poi Maugeri abbia dovuto inventare molto, perchè situazioni simili sono all'ordine del giorno. Ma lui, l'autore, è riuscito a presentarcele con un'accurata analisi psicologica, fra varie sfaccettature, di cui qualcuna è anche nostra, e così è riuscito a realizzare quella nascosta complicità fra scrittore e lettore che qualifica meritoriamente l'opera.
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] Commento di Giovanna aggiunto il 18.09.2007 Margherita Stein è maggiormente velata della statua collegata alla “poesia tradotta”; dubito sia pudica come la statua… però l’amore sa cos’è; e a dirla intera m’ha tradotto i pensieri senza conoscermi... della mia delusione-pena-rabbia-godimento d’amore. Se non ci fosse TELLUSfolio una sciamana simile (invasa dal dio d’eros e thanatos) non l’avremmo di letta. Sia lode a chi distrugge cento pagine per conservarne una. Articolo di riferimento :
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] Commento di Scheggia aggiunto il 18.09.2007 La Casta dei poeti esiste. Nutrita di premi e raccomandazioni. I più ruffiani sono quelli di sinistra ed estrema sinistra. Ma tale casta abbinarla ai politici mi sembra troppo offensivo per i politici. Questi almeno li votano. Ma i poeti che dirigono riviste o programmi editoriali, (prima furono gli avanguardisti, tipo Sanguineti e il povero Porta, dopo gli Orfici venuti, oggi gli attuali sessantenni alla Cucchi nell'Almanacco dello Specchio Mondadori e dintorni, quelli negli inserti della Stampa, quelli alla Buffoni e alla Magrelli che usano la cattedra universitaria per pubblicare libri illeggibili, quelli nella rivista POESIA di Crocetti dove si sborsano migliaia di euro per pubblicare ciofeche) nessuno li ha votati e manco letti. Se anche nella RETE l'anarchia liberatoria come lei suggerisce nei suoi interventi, che seguo,è messa sotto tutela da capi e capetti, in una specie di sistema feudale, se ricordo bene, dove ogni vassallo sotto al RE CARRIERA nomina un valvassore e valvassino al seguito, allora è giusta ogni ribellione. Si fanno pubblicità per loro e per gli amici.Bisogna come dice Grillo spedirli in pensione tutti quanti, compresi i poeti con alloro e gramigna in fronte, sputtanarli, denunciare i compromessi,indicarli con nome e cognome come faccio io!!!!! e ricominciamo da zero o da TELLUSfolio. Articolo di riferimento :
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] Commento di ornela Radovicka aggiunto il 18.09.2007 Non mi interessano gli errori ortografici,( cioè come si scrive la parola Mirupafshim), perchè secondo a me vale più il contenuto che l'apparenza. Quella che volevo sottolinieare é il contrasto dolce salato, con il quale autore descrive i costumi, e lo stile di vita del nostro popolo. A volte il suo racconto lo percepisco iperbolico, meschino,.... non perchè è tale, ma per il mio sangue, per la cittadinanza in cui sono fiera è più forte di mia logica, quindi non mi piacie accettare un tale realtà. Si come davanti la verità anche quando ti fa male dobbiamo essere flesibili, e soprrattutto consapevoli mi arrendo esprimendossi: Purttropo è un realtà dipindo... in cui tanto in tanto l'autore con le sue lente ha messo nel suo microscopio il virus del delirio di sentirsi magnifico.
cordiali e saluti Ornela.
(scusa per i errori ortografici9. Articolo di riferimento :
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] Commento di fausto guccinelli aggiunto il 18.09.2007 ti aspettavo, ma forse non hai potuto. Perchè ti vuoi infognare in questa melma fascistoide. Siamo sempre stati liberi soprattutto nei confronti dei nostri, ai quali non abbiamo mai risparmiato nulla. Non abbiamo bisogno dei grillini, anzi a me fanno abbastanza schifo. Quando in passato ci hanno offerto seggiole o seggiolini, abbiamo tirato innanzi senza curar di loro. Spero di avere occasione di discutere con te anche di questo
Abbracci toscani
Fausto Guccinelli
pisa 18/09/2997 Articolo di riferimento :
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] Commento di sologio75 aggiunto il 18.09.2007 i bambini sono indifesi è vero! ma per quello che gli succede mi viene da pensare che in fin dei conti gli adulti sono ancora più indifesi... quando non riusciamo a proteggere i nostri bimbi come pretendiamo di proteggere noi stessi "i grandi" ormai in balia di correnti vorticose fatte di ansie, frustrazioni e delusioni...
a me personalmente è rimasta solo una cosa nella quale credo ancora fermamente ed è il teatro; struggente mezzo educativo che proietta secondo me il bambino verso un linguaggio spesso a lui sconosciuto, librandolo verso sane, libere e ancestrali emozioni.
già il pinocchio teatrale di marco baliani è stato un lavoro in questa direzione eccellente... ma ce ne sono tantissimi altri...
per quanto mi riguarda quest'anno io ho seguito a viareggio la sezione teatrale dello stage nazionale per giovani attori e musicisti dai sette a tredici anni. dodici giorni di lavoro in cui i bambini si sono abilmente dileggiati fra teatro, musica, scenografia e costumi tutto finallizzato ad un opera che si è tenuta alla cittadella
del carnevale di viareggio: "pooka, storie di un bosco"
è stata un esperienza straordinaria che mi ha rinvigorito nel mio entusiasmo e nel mio amore per la musica ed il teatro. i bambini sono stati stupendi sinceri, onesti, addolorati, sofferenti, allegri... a veolte troppo grandi... ma spesso infinitamente piccoli...
io conservo il pinocchio che è in me... e tutta la sua filosofia fatta di legno e bugie... il legno protegge la bugia riflette la verità soggettiva di ognuno di noi...
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