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Salvatore Sblando: Beppe Grillo è tornato a fare il comico
 
Commenti presenti : 17 In questa pagina : da 11 a 17
   18-07-2009
QUAQUARAQUÀ

...Ma, Salvatore, che cosa vieta a Beppe Grillo di iscriversi al PD?
E che cosa gli vieta, qualora raccogliesse quantità e qualità di sottoscrizioni previste, di presentare la sua candidatura alle "primarie" (termine improprio per definire questa procedura di selezione delle candidature) per l'elezione del segretario?
Tu, Rosario, Gianni, io - come molti altri - non lo voteremmo, ma semplicemente come non voteremo (almeno) due degli altri tre candidati 'ortodossi'. O sbaglio?
Mi pare proprio che la gran parte dei dirigenti PD, in questa piccola normalissima faccenda, stiano dimostrando (come, meglio di me, già avete esposto sia tu, che Rosario, che Gianni) ancora una volta di essere dei quaquaraquà.
Enea Sansi   
 
   17-07-2009
Credo che anche il mio essere e dichiararmi militante non mi impedisce di guardare le cose per come stanno.
Ed è per questo che mi sento di condividere il commento di Rosario.
I problemi dell'Italia sono altri e questa ennesima scorribanda di Grillo rischia di allontanare l'attenzione da questi argomenti.
Se poi vogliamo provare ad allargare il discorso, i toni di Grillo sono arrivati in un momento di crisi acuta del sistema politico italiano.
Ci sono molte analogie oltretutto tra i suoi modi populisti ed il panorama politico che negli anni '20 favorì l'ascesa al potere di Mussolini.
Le sue squadracce assaltavano le sedi sindacali, i grillini verbalmente assaltano l'albo dei giornalisti.
Ci sono molte analogie tra la simpatia dichiarata di Grillo nei confronti di Di Pietro e il corteggiamento effettuato da Berlusconi seguito alla famosa discesa in campo (anch'essa arrivata dopo una crisi acuta della politica italiana), al nostro ex PM nazionale.

Ripeto senza mai stancarmi, fondi un partito, si metta in gioco e vediamo cos'è capace di fare.

A mio avviso? Nulla...

Salvatore Sblando   
 
   16-07-2009
Diciamo pure che l'exploit ultimo di Grillo rientra coerentemente nei livelli dell'attuale sistema politico.
Guardiamoci intorno... si transita con estrema disinvoltura dal "ciarpame politico" alle "comiche da avaspettacolo", mentre l'esecutivo si sta organizzando uno "scudo politico" di gran lunga superiore, come intensità, a qualunque forma di governo dittatoriale.
Basta solamente l'affermazione di Alfano in risposta al CSM che bocciava la riforma del processo penale; questo grande giurista che ci hanno imposto come guardasigilli ha affermato: "Il Parlamento è sovrano", ritenendo così di tacitare il CSM.
Seguendo una tale affermazione, dobbiamo dedurre che anche la persecuzione degli ebrei voluta da Hitler e dal nazismo, fu un evento perfettamente legale, in quanto obbediente alle leggi che la Germania nazista si era data con le norme razziali.
Ma vogliamo aprire gli occhi davanti ai veri problemi che si stanno accavallando, coperti dalla cortina fumogena di un gossip qualunquista ?

*** La legge sulla sicurezza, pur criticata da Napolitano,. è stata approvata; di questa legge si vanta l'inasprimento delle norme contro le varie mafie.

*** Ma la legge che modifica il processo penale, neutralizza i pretesi inasprimenti vanificando le attività della magistratura e sottoponendo le indagini, affidate alle forse dell'ordine, al controllo della politica.

*** Lo scudo fiscale favorirà i grandi capitali illegali, tant'è che quel 5% che si dovrà pagare per sanare il rientro dei capitali, esclude l'ipotesi di comprovare un fallimento pilotato
*** L'ipotesi del Partito del Sud, ideato da Lombardo, ma fagocitato dal PdL, non sarà altro che il braccio politico della Mafia, della 'drangheta, della sacra corona pugliese e della camorra, in una formulazione consortile che si impadronirà dell'economia nazionale.

Così ci danno in pasto la candidatura alle primarie di Grillo, per evitare che si possa stornare lo sguardo e l'attenzione dai ben più gravi provvedimenti che l'esecutivo sta mettendo in atto

Rosario Amico Roxas   
 
   15-07-2009
Sono d'accordo con te: le modalità per le primarie sono incredibilmente sbagliate. Uno dei tanti errori. Io non sono un militante, sono un giornalista: cerco perciò di valutare le cose per come stanno.

Non credo che Grillo potrebbe mai essere in grado di guidare un partito, né il PD né uno suo. Ma questo non mi esonera dal pensare che le proposte di Grillo, in alcuni casi, dovrebbero essere battaglie della sinistra. Perché mai si dovrebbe sottoscrivere una "tregua" con Berlusconi e i suoi sicari televisivi, diventando "costruttivi" non si sa di che, mentre si deve rigettare tutto ciò che viene dall'esterno?

Mi scandalizza il linciaggio toccato a Marino, a Serracchiani, prima ancora a Pannella e Di Pietro, ora a Grillo; mi scandalizzano primarie di questo tipo; mi scandalizzano le critiche di elezione assembleare plebiscitaria di Berlusconi, quando anche il PD si muove più o meno nello stesso modo, portando inevitabilmente a eleggere in modo plebiscitario perché gli "outsider", come piace chiamarli, vengono tenuti fuori a prescindere.
Questo PD non mi piace, come contenitore e come contenuto, cioè chi ne fa parte.

Ben venga, per questo, un Grillo che smuove le acque e costringe qualcuno dei "notabili" da quaranta anni sulle poltrone (sempre o quasi sempre sconfitti) a gettare la maschera e a mostrarsi per ciò che è.

Quanto all'oscurantismo, mi pare evidente che adesso che Grillo attacca la sinistra a modo suo, dall'interno, la notizia è più che ghiotta per i Minzolini di turno. Quando parla di Psiconano&C., invece...

Anche se, e chiudo, le teorie retoriche del complotto sempre e comunque non mi hanno mai convinto del tutto. Credo che, spesso e volentieri, le cose stiano in modo molto più semplice di quello che si pensa e che i vari circhi che vengono costruiti siano pure fantasie.
Almeno ci si illude di essere un popolo di furbastri, come ci dipingono; io propendo più per l'idea che siamo un popolo di minchioni. Ma è un'opinione personale.

Gianni Somigli   
 
   15-07-2009
Carissimi amici,

ho volutamente utilizzato un tono un po' sopra le righe per quest'articolo.
Mi sono sempre professato militante politico, stessa mai nascondere la mia parte; sono quello stesso militante che non esita a criticare molti degli attuali dirigenti ma che al contempo e con la stessa forza non condivide l'iniziativa di Grillo.
Continuo infatti a pensare che il silenzio di quest'anno e mezzo di governo berlusconiano non sia solo causa del silenziatore televisivo berlusconiano, altrimenti non si spiegherebbe la grancassa che ha avuto ora su tutti i media, dal TG1 al TG3, arrivando fino a Sky TG24, della sua iniziativa per le primarie del PD.
Sono critico nei confronti delle primarie o almeno nei modi con cui queste primarie vengono svolte.
Chiunque, stando così le cose, può andare a votare, anche soltanto per "inquinare" l'esito definitivo.
Non sono poi così convinto che quest'iniziativa possa portare delle energie fresche, nuovi iscritti. Quanto meno un sano dubbio in proposito è legittimo.

Non penso che l'antiberlusconismo possa pagare o meglio, se paga lo fa soltanto nel breve periodo. Nel lungo periodo servono serie politiche economiche, basate su valori e programmi validi.
...E un Partito serio, che vuol far politica in maniera seria deve aver l'aspirazione a guardare, ad andare lontano.

Per quanto poi concerne il Beppe Grillo politico, anch'egli tra l'altro condannato in via definitiva per omicidio colposo (fonte Wikipedia), ripeto quanto detto: torni alle piazze, continui ad urlare e portare avanti le sue battaglie. Se non (gli) bastano le piazze, se non (gli) è sufficiente un blog, fondi un Partito e cominci da lì.
Almeno in questo Di Pietro è stato più coerente e tutt'altro che opportunista.


Salvatore Sblando   
 
   15-07-2009
Non concordo con vari punti del pezzo. Pur non amando io stesso Grillo, e non condividendone alcune idee al di là del modo di porsi, non mi pare che sia "silenzioso" in questo anno e mezzo di governo di destra.
Probabilmente, la eco di tutto ciò che avviene si è molto, molto assottigliata negli ultimi tempi. Voglio dire che se quando governava Prodi (MI MANCHI TANTO) a Grillo e alle proteste in tv veniva dato ampio spazio, ora... Puf! Sparito!
Ma oltre a questo particolare, quello che mi lascia perplesso è la difesa a oltranza di uno status quo che sta portando la sinistra in Italia a un coma profondo. Come si può difendere un partito-carrozzone che sta affondando?!
I militanti, potessero, piglierebbero per il collo i vari Franceschini, Veltroni, Bersani e D'Alema. Altro che Grillo.
Avrebbe le capacità Grillo di guidare un partito?
No. Né il PD né uno suo.
Conviene al PD comportarsi così?
No. E proseguire a dichiarare che l'antiberlusconismo non paga mi pare una boutade, visto che chi professa l'antiberlusconismo raddoppia i propri voti.
Dunque: è un madornale errore politico, questo, è un calcolo di convenienza politica, questa, o è la prima battuta per un nuovo spettacolo?
Perché se Grillo non può fare il segretario, anche D'Alema come capoanimatore non mi pare il massimo. O il Massimo, come volete voi.


Gianni Somigli   
 
   15-07-2009
Perché sbaglia il PD a rifiutare l'iscrizione di Beppe Grillo

Io, caro Salvatore, non sarei così tranchant nel giudizio e, soprattutto, mi limiterei a guardare le cose per quel che sono.
E l'iniziativa di Grillo, stando a quel che se ne sa, era/è del tutto legittima – e ciò è tutto quel che dovrebbe contare – e, aggiungo, 'costruttiva'. Non mi risulta, infatti, che il Regolamento sul tesseramento adottato dal PD preveda un filtro politico-morale preventivo. Basta pensarci un attimo per comprendere la pericolosa china inquisitoria cui una cosa del genere potrebbe portare...
Ma, venendo al merito, l'iniziativa non avrebbe potuto portare che effetti concreti positivi, per il Partito e per la democrazia (iscrizioni, energie fresche, recupero quote del crescente astensionismo, maggior apertura al confronto che tanto potrebbe giovare anche a tutte le altre componenti del Partito...).
A mio avviso si tratta di un altro grave errore, come lo è stato nei confronti di Pannella la volta scorsa (ma forse tu condividesti, già allora, quel 'niet').
Enea Sansi   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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