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Rosario Amico Roxas. “Er più” vincente perché sconfitto
 
Commenti presenti : 7 In questa pagina : da 1 a 7
   11-06-2009

e così...
si aspetta il diluvio perchè torni il sereno.
la quiete dopo la tempesta.
e poi di nuovo la tempesta.
che ciclica follia.
assurdo.
ma allora a che vale "ricordare"?
per girare sempre in tondo su un circuito senza uscita?
non sarebbe forse meglio una botta di amnesia globale?
... ma poi ricominceremmo subito a usare la clava, a foggiare armi sempre più efficaci e via discorrendo.
E allora?
puntini puntini





maria lanciotti   
 
   11-06-2009
x Maria Lanciotti

Senza dubbio, Obama rappresenta una speranza; ma bisogna pur riconoscergli il dovere della prudenza.
Non possiamo e non dobbiamo attenderci una "rivoluzione" diplomatica, perché ogni rivoluzione ha avuto la sua restaurazione. Cambiamenti..? certo ma non immediati, perchè i poteri forti che dominano l’economia mondiale non si fanno scrupoli nel difendere i propri interessi.
Amo rileggere il discorso di Obama a Il Cairo, per capire e anche per imparare (pur nella mia più che matura età). Non è stato il discorso di un politico ma l’esposizione del programma di uno statista.
Questo discorso non va letto d’un fiato, non fosse altro che per rispetto alla stesura, durata settimane, con limature, correzioni, aggiunte e tagli; un po’ come il Vaticano tratta le sue encicliche. Il paragone può essere efficace: questo discorso de “Il Cairo” ha i toni dell’enciclica di un Occidente ravveduto, e l’andatura spigliata del manifesto politico che esercita il diritto di non correggere se stesso, ma di voler modificare l’andazzo precedente, ma senza attribuire colpe.
Una sorta di “tiremm’innanz” che offre speranze pur senza manifestare il coraggio della verità.
Predicatore e politico, confessore e statista, progressista che non rinnega, “un colpo al cerchio e un colpo alla botte”.
Il silenzio dei rappresentanti del governo italiano manifesta il non gradimento di questa destra razzista ed elitaria e si accoppia perfettamente al silenzio ufficiale di questo Vaticano che si lascia rappresentare dall’apostata Magdi Allam.

• Un colpo al cerchio e un colpo alla botte: “ I forti legami con Israele sono ben noti. Il legame non si spezzerà mai…. Che non ci siamo dubbi: la situazione per il popolo palestinese è intollerabile. L'unica soluzione per le aspirazioni dei due popoli è attraverso due Stati, in cui israeliani e palestinesi vivano accanto in pace e in sicurezza. È nell'interesse di Israele, nell'interesse della Palestina, nell'interesse dell'America e nell'interesse del mondo».

• Predicatore e politico: «Le relazioni tra islam e occidente includono secoli di coesistenza e di
cooperazione, ma anche conflitti e guerre religiose. Più recentemente le tensioni sono state alimentate dal colonialismo che ha negato diritti e opportunità a numerosi musulmani, e una guerra fredda durante la quale i paesi a maggioranza musulmana sono stati troppo spesso ignorati».

• Confessore e statista: - «È più facile cominciare una guerra che finirla. È più facile incolpare gli altri che noi stessi. È più facile vedere cosa è differente piuttosto che cosa ci unisce. Ma dobbiamo scegliere la strada giusta, non quella più facile».

• Progressista che non rinnega: «Più recentemente le tensioni sono state alimentate dal colonialismo che ha negato diritti e opportunità a numerosi musulmani, e una guerra fredda durante la quale i paesi a maggioranza musulmana sono stati troppo spesso ignorati».

• Tiremm’ innanz: «Considero che sia parte della mia responsabilità di presidente degli Stati Uniti combattere contro gli stereotipi dell'Islam dovunque essi appaiano. Ma lo stesso principio deve applicarsi alla percezione musulmana dell'America. Esattamente come i musulmani non possono essere definiti con stereotipi crudi, l'America non è lo stereotipo crudo di un impero che cura soltanto i propri interessi. Gli Stati Uniti rappresentano una delle maggiori fonti di progresso che il mondo abbia mai conosciuto. Siamo frutto di una rivoluzione contro un impero».

Forse Obama ha detto il massimo che gli era possibile dire; forse ha dovuto frenare gli argomenti per lasciare puntini di sospensione, come dire: “A buon intenditor…” , per questo il cavaliere e i suoi stallieri tacciono, sanno bene di essere inquadrati come i più fedeli vassalli della politica aggressiva e guerrafondaia di Bush in Europa, così Obama non si fida e non ha ancora invitato il cavaliere alla casa Bianca, specialmente perché il cavaliere, con l’ipocrisia che gli è congeniale, dirà di “essere in perfetta sintonia con Obama”, dopo gli appelli alla storia (quella scritta dal cavaliere stesso !) che dovrebbe rivalutare Bush come “grande presidente” e non come criminale di guerra.
Il G8 sarà il festival delle ipocrisie; ma questo discorso di Obama peserà come un macigno sulle impostazioni e sulle contraddizioni in politica estera.
Intanto "er più" si diletta con Gheddafi, il quale attacca l'America....!!!

Rosario Amico Roxas   
 
   11-06-2009
grazie,
Rosario Amico Roxas.
Ricordo.
e senza aspettare la Provvidenza, voglio continuare a credere nell'uomo e nella sua possibilità di riscatto.
Abbiamo Obama, ecco la provvidenza in cui credo.


maria lanciotti   
 
   10-06-2009
x maria lanciotti


Temo che tu abbia poca fiducia nella Provvidenza....
Prima o poi la provvidenza "provvederà" (che Provvidenza sarebbe altrimenti ?)a rinnovare i fasti del ciclo generazionale... arriva per tutti, e non è un fuoco lento.
Purtroppo non emerge un pilota diverso, per cui ci tocca aspettare che la Provvidenza decida per tutti.
Ma bisognerà attrezzarsi per il diluvio, perchè "er più" lo ha più volte confermato..."dopo di me il diluvio".
Ma anche il diluvio passerà, per riportare il sereno; con fatica, con speranza, magari mordendoci le mani, si ricomincerà daccapo, dal punto in cui è iniziato il precipizio; ricordi...?

Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Rosario Amico Roxas   
 
   10-06-2009
una considerazione politica paradossale..
***********************
Ma in questa italietta tutto è paradossale, e deve essere mantenuto tale, altrimenti, fuori dal paradosso emergerebbero le contraddizioni.
Per cui è un paradosso che un miliardario abusivo perché ignoto e incomprensibile tanto accumulo di denaro, governi una nazione secondo il proprio metro, sollecitando i consumi, spargendo ottimismo, elencando provvidenze come quella disastrosa e mortificante socia card.
E’ paradossale che un pluri-inquisito possa trovarsi nella condizione di giudicare i suoi stessi giudici e condannarli senza un processo, ma in forza di leggi personali, votate da una maggioranza costruita a tavolino (ben imbandito !).
E’ paradossale che la persona che più di ogni altra ha fatto scempio delle sue famiglie, si faccia organizzatore della giornata della famiglia per esaltare quei valori che lui si è messo sotto i piedi.
E’ paradossale che i vertici del Vaticano dichiarino che mai con altri governi sarebbe stato raggiunto un così alto livello di comprensione come con l’attuale che ha letteralmente eliminato ogni progettazione di Stato sociale.
L’elenco sarebbe lungo, ma necessita rispondere al quesito “come contrastare tali paradossi ?”
Ma con altri paradossi, per mettersi al medesimo livello; nel paradosso emerge la contraddizione che fa a pugni anche con la logica.
Ma l’ultimo paradosso sta al vertice, in una incredibile simbiosi tra il potere laico di “er più” e il potere confessionale di Ben/16; il primo vuole strapazzare la Costituzione Italiana, il secondo ha già strapazzato il Concilio Vaticano II, stravolgendo le certezze che hanno fatto l’Italia democratica nata dalla Resistenza e il Magistero Sociale della Chiesa culminato nella Sociologia del Nuovo Umanesimo, così ben vissuto (specie negli ultimi anni) da Giovanni Paolo II.

Rosario Amico Roxas   
 
   10-06-2009
logica stringente, non si scappa. si prospetta una morte a fuoco lento.

maria lanciotti   
 
   09-06-2009
Il nostro amico Rosario usa spesso un'ironia dissacrante e veramente terribile. Ma stavolta è unita anche ad una considerazione politica paradossale. Se Berlusconi ER PIU' stravinceva finiva prima. la megalomania da Berlusconi-Chaplin (come ricordava Pannella) l'avrebbe spinto a qualche ruzzolone. Così sotto scorta e sotto vuoto da controllo avvocatesco... Berlusconi si mummificherà in un governo eterno delle cose italiane. CDS
Claudio Di Scalzo   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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