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Gordiano Lupi. Gianni Minà attacca Yoani Sánchez
Il regime cubano corre ai ripari e mette in campo la stampa amica. La verità comincia a far paura… | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 11 a 12 | 07-05-2009 | Gianni Minà è il solito bugiardo.
Dire che Yoani Sanchez sia sconosciuta in Cuba è semplicemente una menzogna. E qui non ci sono difficoltà di interpretazione o visione della realtà. E' una bugia bella e buona... utile solo alla sua teoria di una "Cuba felice".
Yoani Sanchez è conosciuta e seguita in quelli che sono i contesti dell'intellighenzia cubana. Gli ambiti universitari, i contesti culturali e politici, so per certo anche in quelli economici-finanziari.
Amici dell'Università dell'Avana mi raccontano di cd scambiati tra amici che si ritiene fidati... con i testi del blog di Yoani importati illegalmente grazie a dei trucchi informatici.
La bugia di Minà è ancor più evidente nel fatto che il governo cubano ha negato alla Sanchez di andare in giro per il mondo a ritirare premi relativi alla sua lotta pacifica e democratica per una Cuba migliore.
Perché mai negare la libertà di muoversi ad una sconosciuta ragazzina?
Un briciolo di pudore... non chiedo tanto.
Massimo Campo Massimo | 06-05-2009 | Non ho mai avuto modo di conoscere personalmente Gordiano Lupi. La sua azione intellettuale, il suo impegno per una Cuba diversa, è però un modello di intelligente pacatezza. Quello che ammiro di Lupi è la capacità di affrontare l'argomento Castro con educazione, tolleranza, energia.
Io vedo in Castro uno degli assassini e dei tiranni del vecchio e del nuovo secolo... Gordiano ha il talento e la pazienza di "lavorare di fino".
Castro a breve sarà considerato uno dei tanti. Un Ceauşescu, uno Stalin, un Pol Pot. Niente di bello da raccontare ai propri figlioli insomma... tirannia, fucilazioni, carcere a vita. Sempre la solita storia.
Alcune anime deboli e ignoranti amano i tiranni... ma la Storia li condanna sempre.
Bravo Gordiano. Tuo figlio potrà vivere in una Cuba diversa e meravigliosa.Non perché ricca... perché libera.
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