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Michelangelo Blanco: "Pronto, parlo con la tomba?" - E scambio di biglietti con CDS
 
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   05-01-2009
Caro Gaetano,
il tuo commento mi ha fatto riflettere non poco.
La prima cosa che m’è saltata in mente è questa: non esiste tutto ciò che la mente non riesce ad immaginare.
Puoi essere nel vero quanto affermi che un morto credendosi vivo ( io per esempio) non va a parlare alla tomba pensando di comunicare con un morto che invece è vivo.
Oppure, un vivo, credendosi morto ( sempre io ) non va a parlare con un vivo che è morto.
In effetti la logica del senso comune ( la mia) mi consentirebbe di dialogare da vivo a vivo e se sarà poi possibile da morto a morto. E quindi io o vivo o morto non vado da nessuna tomba.
Ma tu mi dici: sbagli! Ed hai ragione.
Ed io invece dico che sbagli tu e così anch’io ho ragione.
Ma la verità … è sempre oltre.
Può darsi che io convinto di pensare con “la mente profonda” che mi rende inasservibile al dialogo col defunto, cada invece in un’altra logica di un altro senso comune laddove di profondo non c’è niente col risultato che qualunque scelta possa fare risulterà talmente condizionata che parlare di esercitare il libero arbitrio è come parlare col morto.
Io penso invece ad un altro modo per parlare, o meglio per comunicare, con chi è, se c’è, in un’altra dimensione: in un viaggio onirico ove il simile incontra il suo simile.
Ma la verità caro Gaetano … è sempre oltre.

michelangelo   
 
   05-01-2009
Ripeto l'articolo inviato ieri "la profezia di Hezra" perchè temo che possa non essere pervenuto a Codesta Redazione. Se non può essere pubbilcato mi scuso del disturbo.
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Ritengo ora il momento di ripubblicare una profezia scritta, non da me, nel 1972 in uno stato alterato do coscienza che io amo chiamarlo sublimale, contro “autorevoli specialisti” che lo definirebbero schizofrenico.

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La profezia di Hezra
(dal 1972 ad oggi)


Una forza irresistibile mi spinge a scrivere questa frase: “Hezra dice” e infine la stessa Forza mi costringe a buttare un fiume di parole senza darmi la possibilità di riflettere, di reagire.
So che chiunque penserebbe ad invenzione, a pura fantasia, ma devo dire che non e così.
Ciò che ho scritto mi ha sorpreso e colpito profondamente. Sono profezie dettate da una Forza ingestibile. Questa Forza, non ho dubbi, si chiama HEZRA.
Chi Hezra sia ancora non so e, francamente ne ho paura. Comunque, mentre scrivevo ero cosciente e potevo seguire con la mente ogni parola, o quasi.
Ciò ad un certo punto mi ha spinto a lottare per smettere, anche perché quanto scrivevo mi sembrava idiozia, fino al punto che ho volutamente interrotto alla parola "sarà", dopo ben otto pagine, se no chissà quanto avrei ancora scritto.
Rileggendo ho notato che man mano che si va avanti diventa tutto fantascienza da due soldi, me ne rendo conto, ma non posso farci niente, né ho intenzione di strappare i fogli.
Dentro di me so che la "Forza" è autentica e che quindi, anche le profezie lo sono.
Chi ci crederà? Non importa. Ciò che importa e che questo Hezra mi lasci in pace”.

************

Hezra dice
L'obelisco di piazza San Pietro cadrà e si spezzerà in sette parti.
Ciò avverrà nel primo dei sette giorni delle sommosse e sarà una mano d'uomo che causerà il disastro.
Per sette giorni il caos regnerà nella città eterna e tutti avranno un gran da fare.
Le chiese resteranno chiuse al culto per tutto il tempo e più di una conoscerà il saccheggio e la devastazione.
L'esercito infine ristabilirà l'ordine.
L'uomo responsabile verrà incatenato e di lui si dirà che è pazzo.
Sarà un vecchio giovane senza nazionalità e identità, ma di molto sapere ed egli stesso si fingerà pazzo.
Eviterà il linciaggio, ma avrà triste sorte.
Ciò avverrà nei primi quindici anni del secolo a venire.
Il capo della chiesa sarà preso al collo e al petto e cadrà con gli
occhi al cielo.
Un altro si dimetterà dopo un attentato e ciò causerà la disfatta.
Ciò avverrà nel secondo decennio del secolo, quando il mondo minacciato vedrà capi di stato succedersi rapidamente in una crisi paurosa nelle quattro direzioni.
E i crimini saranno il marchio del secolo.
E l'oriente minaccerà morte e distruzione all'occidente e i perseguitati d'oriente perseguiteranno e incendieranno e nell'oriente ci sarà un solo capo.
...E il capo d'oriente sarà un leone dalla folta criniera che ruggirà tre volte prima di muovere le truppe.
Gli umili saranno la sesta flotta, dappertutto nel mondo.
E il profeta nero rivendicherà gli oppressi.
E il profeta rosso abbatterà la dittatura insanguinata.
E l'uomo dagli occhi a mandorla verrà trafitto nel suo letto con gran pericolo per tutti.
E gli uomini impazziranno.
E le donne partoriranno mostri e abortiranno.
La Germania verrà calpestata da due paia di scarpe ferrate.
E Francia e Italia si uniranno in un sol grido mentre il cielo si oscurerà e l'oscurità sarà falciata dal fuoco.
L'arena di Spagna vedrà uomini contro uomini e il rosso sarà il sangue dei caduti.
E l'America si scatenerà.
E poi ci sarà il Terrore dell'atomica perché gli interpreti non troveranno più parole da tradurre con parole.
Ciò avverrà alla fine del secolo.
Il suicidio di un grande farà clamore ovunque.
I fuochi crepiteranno per le strade della bussola.
Ma l’arma più terribile sarà ancora il pensiero.
Poi ogni giovane verrà chiamato al dovere e ogni giovane si rifiuterà di rispondere.
E ancora i fucili crepiteranno per le strade della bussola.
E il mondo sarà in preda al disordine e alla paura.
Finché una nazione non farà atto di sottomissione.
Allora il responsabile della nazione verrà trafitto dai fanatici, ma i fanatici verranno soppressi dagli umili.
Le sirene infine cesseranno di ululare e la gente comincerà ad acquistare sicurezza.
E verrà l’ inverno nero.
E le vie e le case si allagheranno.
E il vento spazzerà via le case e le genti.
E la morte falcerà ancora e ovunque.

E SARA’ LA LUCE.

Tornerà il sereno e sarà il secolo nuovo che vedrà gli umili regnare nella pace.
E il mondo conoscerà la vita fuori di esso.
E un nuovo pianeta verrà alta luce.
E il passato e il futuro marceranno all'unisono col presente.
E il pensiero dell'uomo varcherà lontane frontiere dell'invisibile.
E la terra offrirà tesori sepolti ai sapienti.
E L'uomo costruirà il suo simile in metallo.
E le ruote cederanno il posto all'aria.
E ci saranno le trasmutazioni.
E l'uomo avrà la luce.
E l’oro conoscerà il declino.
E il papa avrà la pelle nera e la chiesa aprirà al mondo le sue biblioteche.
E tutte le religioni si fonderanno in una che si chiamerà ETERNA, e non sarà identificabile con alcuna delle attuali.
E il secondo secolo del duemila vedrà l'uomo fare passi da gigante e tutto il mondo ne beneficerà.
E non ci sarà più fame ne guerre.
Le barriere verranno demolite e le nazioni diverranno amiche e compagne.
E i prodigi incalzeranno il bene.
E ognuno sarà cosciente.
L'ordine sarà in ognuno degli uomini.
Dio sarà in ognuno degli uomini.
Ciò sarà per tre generazioni.

MA IL FALCO SI LIBRERÀ"

in otto voli sui quattro cieli del mondo.
E i quattro punti del mondo tremeranno.
E i saggi non verranno ascoltati.
E il sole verrà nascosto.
E i grandi discuteranno febbrilmente.
E un disco luminoso sostituirà il sole per lungo tempo.
E ospiti crudeli faranno prodigi dimostrativi.
E il terrore germoglierà di colpo.
E le piogge e il vento saranno comandati.
E i palazzi si dissolveranno in una luce distruttiva.
E un grande verrà rubato alla terra.
E un ospite verrà massacrato dalla folla atterrita.
E una cittadina per ogni nazione verrà distrutta per monito.
E i suicidi non si conteranno.
E l'uomo scoprirà l'atomo nell'atomo.
E la guerra verrà dichiarata.
E l’arma s'involerà durante le false trattative.
E Dio verrà abbandonato ancora.
E i cieli verranno falciati dalla distruzione terribile.

E L'UOMO IN SETTE GIORNI SARÀ" SCOMPARSO.

Ciò avverrà nei primi quindici anni del terzo secolo del duemila.
E il resto del mondo sarà sterilità e desolazione e cataclismi.
E il grande rapito si darà la morte e il suo corpo verrà chiuso nel metallo e messo a girare attorno alla terra in fiamme.
E il suo corpo resterà fino a DUEMILIONI DI ANNI.
Fino a quando una nuova e migliore umanità non lo raccoglierà dallo spazio.
Sarà l'umanità dalle proporzioni ciclopiche in possesso della scienza del profondo a far opera di raccolta.
L'umanità che avrà vinto la morte e la materia.
E sarà l'umanità che vedrà oltre l'orizzonte.
Sarà l'umanità che non si estingue se non nell'equilibrio e per l'equilibrio.
E sarà l'umanità che dirà del grande rapito duemilioni di anni prima:
"ECCO L'INFANZIA DELL'UOMO!"
E sarà.......

***************

(Gennaio 2009) Il mondo oggi presenta tutte le motivazioni e le circostanze perché quanto profetizzato possa accadere.
Dissidi, incomprensioni, razzismo, prevaricazioni, potere, violenza, guerre, oggi più di ieri, al di la di ogni tentativo di riscatto della scienza, della medicina, della tecnologia, del progresso, dimostrano l’immaturità dell’’uomo in conflitto più che mai con se stesso e con il suo simile, e se si aggiunge la ribellione della “terra” dall’uomo manomessa e violentata, avverrà che il fohat delle qualità generatrici non libererà il fohat delle qualità da generare si che la profezia di Hezra non sarà l’ammonimento della gloria di lunga vista ma l’apocalittica conseguenza di una umanità cieca guidata da ciechi.
A ben leggerla, nella prima parte, questa profezia dirà agli studiosi di politica mondiale dopo aver tradotto parole e simboli, dopo aver individuato volti e circostanze, tempi e luoghi, che presto questo futuro cesserà di essere tale.
Siamo ancora in tempo?

Grazie per l’attenzione michelangelo



michelangelo   
 
   26-12-2008
SEPOLCRI IMBIANCATI

Caro Michelangelo Blanco,

i “morti”, che invece dicono di essere i “vivi”, mi derideranno se dico che un’”amica” dei “morti” (i veri “vivi” invece) alcuni giorni fa, nel bel mezzo di una chiacchierata nel suo blog, mi consiglia di “lasciare stare Leonardo da Vinci e occuparmi di Michelangelo Buonarroti, il vero melanconico”, poiché si parlava di arte. E lì per lì, siccome mi premeva completare uno studio sulla Gioconda di Leonardo, come un libro (dei “morti” e dei “vivi”, tutto da capire) che mi si era aperto mostrando una sua probabile essenza geometrica aurea ivi celata, trascurai la raccomandazione di lei, che nel frattempo non si fece più sentire, tanto meno essere reperibile, naturalmente nel mondo del web, se no in quale altro?
Perché è questo il campo preferito da tutti per vivere come una vita “parallela” a quella che pare reale che invece deve assolutamente restare svincolata. Tant’è che molti amano presentarsi con i più strani e bizzarri pseudonimi e immagini. Che ne dice nel convenire che così facendo somigliano a quei matti di cui lei parla che si recano al cimitero e parlano con i morti? Oppure – e questo è altrettanto pazzesco – che sia il mondo reale un altro cimitero “parallelo” dove si parla a volte ad un “morto” (che sembra non ascoltarci o che che mai potrà) o a un “vivo”, anche lui non sempre disposto a darci retta? Insomma se non si distoglie, quel tanto che basta, l’attenzione dai due campi si finisce per ammattire sul serio (di qui il “morto” e il “vivo”, ma senza speranze di rientro fra i cosiddetti savi).
Ecco che ora mi sovviene di essermi “allontanato” troppo da ciò che ho detto all’inizio, preso al laccio dal mortale serpente antico che vuole farci credere divini se solo gustiamo i frutti dell’albero della conoscenza, i due suddetti campi, appunto, della realtà e del web, mettiamo.
Parlavo del suggerimento di badare a “Michelangelo” e, guarda casualità (diremo, per non farci mettere alla gogna per aver fatto la parte di un certo “morto che parla”), oggi leggo di un altro Michelangelo, il suo “biglietto” e quello dell’amico Claudio Di Scalzo pronto ad aprirgli la porta di TellusFolio.
Che dire di questo pazzo mondo, ora della dualità e a causa di ciò come spaccato in due, peggio che essere dei “morti”!
Nel passato era un’altra cosa, c’era il culto dei penati, sacro e inviolabile. Dai racconti omerici ci viene il viaggio di Ulisse nell’Ade come una cosa seria per quei tempi.
Che dire ancora, per riattaccarci al passato quale possibile ultima spiaggia di salvezza dalla mortale pazzia cimiteriale in atto?
Che occorre diventare melanconici come quelli suggeriti dalla pratica alchemica e crederci? Penetrare, e lasciarsi penetrare dalle opere d’arte di artisti famosi, come il Dürer con Melencolia I, per esempio? E cercare in noi la pietra filosofale, giusto l’occasione propizia di avere a portata di mano l’Alkaest, il mercurio filosofale, il cosiddetto Leone Verde, la materia prima che si trova a buon mercato ovunque: in quale se non nei due argomentati mondi dei “vivi” e dei “morti”. ll giusto “cimitero” dove si può andare a porre la sua domanda: “Pronto parlo con la tomba?”.

Gaetano Barbella


Gaetano Barbella   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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