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   20-09-2007
Caro Franco,
con franchezza: hai capito bene in che cosa stia la richiesta firmata da 325.000 persone, che 1 milione di persone volevano firmare in un solo giorno, ma non hanno potuto perchè i moduli si sono esauriti?
Che non si stia più di due legislature di seguito in Parlamento!
E' una domanda portentosa, ben scelta.
La comunicazione, che è diventata trasparente solo nella sigla del tg1, non l'ha ancora trasmesso a coloro che 'sanno di politica' come te. E non se ne discute.
La casta dei burosauri si difende anche quando dice, come Diliberto ieri sera: noi ce l'abbiamo già in statuto. Non me ne frega niente che i Comunisti Italiani l'abbiano in statuto! Voglio che sia legge dello Stato! (o è asino a dire così in quel contesto, oppure è casta -come confermano le due guardie del corpo per la sua sicurezza che ha portato alle Seycelles, ma a spese dello Stato-!)
Avete idea di quanto e quanti cambi? Dini, ad es., ma può sembrare ingeneroso che scelga solo lui, andrebbe con sua moglie in CentroAmerica e ci lascerebbe stare coi suoi stupidi giochini, detti ieri sera!
La corruzione, che possiamo sintetizzare con la regola della pensione garantita ai parlamentari dopo solo due anni e mezzo, nasce dal permanere dei burosauri al potere per troppo tempo. Non andate in piazza dietro ai burosauri! Fareste la figura degli asini col morso che li lega a questi strapagati!
E' stupido affermare che debbano stare più di dieci anni 'per fare esperienza'. Capisce questo uno come te, che sa di politica?
Quanto ai poeti: il filo che collega i burosauri ai poeti che pubblicano -pur non avendo la stoffa del poeta- è sempre quello della casta: parla, poeta e pubblica chi è dentro. Stia zitto chi sta fuori.
La gerontocrazia domina in questo Paese malato.
Io lo so bene perchè, non da poeta, ma da ricercatore che deve raccontare a tutti la più grande novità sull'antichismo
-che la lingua italiana è figlia sì del latino, ma nipote del sumero [e non dell'indoeuropeo, che è una favola]- ho ricevuto spazio da Siagrio in questo anno e mezzo, ma da nessun altro editore di carta stampata. Ho pubblicato in proprio Antares. Conto di ricevere dalla Regione Veneto, nei prossimi giorni, un finanziamento ed allora potremmo convenire il 27 di ottobre a Vittorio Veneto per discutere: Antares, alle origini perdute della cultura occidentale.
Se così sarà avrò prova che siamo ancora liberi sì, ma non quanto ci illudiamo che sia!
Franco, si capisce dallo stile che sei intelligente, ma non vedi bene come credi!
Con amicizia,
Carlo
Carlo Forin   
 
   19-09-2007
M'inserisco nel fuoco incrociato dei commenti. Sono un lettore e navigatore in Tellusfolio. Questo giornale ha i migliori spazi di politica e di giornalismo vario. Tanti articoli che altrove non ci sono. E la politica la criticano con l'arma della ragione e non da ossesso come fa Grillo. I poeti su Tellusfolio mi piacciono e li leggo volentieri. Sono bravi. Faranno uan giusta carriera letteraria che è frutto di fatica di passione e d'intelligenza che i comemnti scemi precedenti non dovrebbero dileggiare. Di Scalzo dovrebbe protegegre di più i suoi collaboratori poeti!!! Tanto di politica non ci capisce molto. FM
Franco Mastronardi   
 
   19-09-2007
Il problema dell'Italia sono i politici corrotti e immondi non i poeti. Essi sono lindi nelle loro modeste ambizioni. Un piccolo premio, un piccolo libro che nessuno legge, una recensione fra amici, uno scambio mail sul blog con tanti complimenti, "come sei bravo! come scrivi bene! che finezza!..." sono innocui. Si somigliano tutti come il cacciucco della Buitoni. Non hanno sapore. Ma anche gli scrittori sono plastificati. Però la loro pochezza almeno la raccontano affidandola a dei personaggi. Vantaggi della narrativa. I poeti con il loro io mongolfiera che leggo su TELLUSfolio sono ingombranti per noi che stiamo sotto. E di Claudio Di Scalzo poeta (mi pubblicherete lo stesso il commento?) non so se è uno smaliziato epigono o l'inventore di qualcosa d'inedito, di nuovo. Scritta tale spataffiata concludo dicendo che gli italiani hanno problemi più importanti da risolvere. E grillo afferma facendoci anche ridere che i governanti e l'opposizione ce li complicano. Peggio li rendono irrisolvibili!!!! Irene Landi
Irene Landi   
 
   19-09-2007
Ehi ehi ehi...leggete Tellusfolio senza precongetti cari Anti Poeti Casta!!! Intanto alcuni poeti scrivono di saggistica anche lì! ve ne siete accorti? In tema di Amore fra l'altro. Aprite gli occhi. Ovvio che chi scrive di gnocca e di argomenti alla moda ottiene visite ma lettori superficiali. Ce ne sono tanti, i più sul web, e il populismo degli ultimi mesi su questo giornale non mi convince; meglio soli con un bel verso di poesia che male accompagnati da tanta prosa sopra le righe a partire da quella di Claudio Di Scalzo alias calamaro. Mallarmé
Mallarmé   
 
   19-09-2007
Casta sì per poeti casta no...troppi discorsi...l'esempio positivo l'avete in casa...è Luciano Canova che scrittore passa dall'albania alla Francia...informa ha un linguaggio accattivante e uno stile comprensibile...non oso immaginare se avesse scritto di se stesso nel mondo usando la poesia cosa ne sarebbe venuto fuori...poeti sfigati e ricchi di successo e ignoti: scrivete in prosa.
Sui politici sorvolo. Beppe Grillo ha ragione. Se mi considerano fascista non mi frega. Non è vero. Voto per Di Pietro. Mariangela oggi diavola!
Mariangela   
 
   19-09-2007
Affermare che i poeti sono una casta è un'esagerazione polemica dettata da un abbinamento ai politici sicuramente dettato dal proverbiale anarchismo antiautoritario del Di Scalzo che conosco dai tempi dell'università (e mi riconoscerà dal soprannome) e dalle mostre di pittura di mail art dove il nemico era il mercato e i critici e i carrieristi. Però come lettore, fra i primi di Tellusfolio scopro che gli scrittori ospitati commentano i fatti politici di cronaca e di costume, Maria Lanciotti tanto per dirne una, Carlo Forin bensì la sua materia sia ostica ma i poeti si rinchiudono nel loro angoletto si godono i nostri clic e poi tacciono. Non gliene frega niente di dove sono ospitati o di intrecciare rapporti. Così mi sembra. Eppure hanno buone capacità di scrivere. Sono bravi. Forse lo Scalzo se ospita ora più scrittori meno CASTOSI ha ragione vedendoli svogliati. Basta non esageri mettendoli più carrieristi dei politici perché quelli non li batte nessuno.
Cafiero   
 
   19-09-2007
Non so se i poeti sono di casta o di castello senza ponte levatoio ma di certo sono rinchiusi in loro stessi, Discalzo rompe un tabù sulla questione, gli scrittori parlano del mondo e i navigatori li capiscono, invece i poeti letti anche su tellusfolio delle loro esistenze disgraziate: basta saltabeccare nei blog che gestiscono. Ricodatevi di Rocco Scotellaro quando i poeti li prendevano a schioppettate e BASTA imitare Monatle e Antonia Pozzi. Chiedo più scrittori e meno poeti. Maugeri mi ha coinvolto e divertito. Continuate così. PIRANDEL
Pirandel   
 
   18-09-2007
La Casta dei poeti esiste. Nutrita di premi e raccomandazioni. I più ruffiani sono quelli di sinistra ed estrema sinistra. Ma tale casta abbinarla ai politici mi sembra troppo offensivo per i politici. Questi almeno li votano. Ma i poeti che dirigono riviste o programmi editoriali, (prima furono gli avanguardisti, tipo Sanguineti e il povero Porta, dopo gli Orfici venuti, oggi gli attuali sessantenni alla Cucchi nell'Almanacco dello Specchio Mondadori e dintorni, quelli negli inserti della Stampa, quelli alla Buffoni e alla Magrelli che usano la cattedra universitaria per pubblicare libri illeggibili, quelli nella rivista POESIA di Crocetti dove si sborsano migliaia di euro per pubblicare ciofeche) nessuno li ha votati e manco letti. Se anche nella RETE l'anarchia liberatoria come lei suggerisce nei suoi interventi, che seguo,è messa sotto tutela da capi e capetti, in una specie di sistema feudale, se ricordo bene, dove ogni vassallo sotto al RE CARRIERA nomina un valvassore e valvassino al seguito, allora è giusta ogni ribellione. Si fanno pubblicità per loro e per gli amici.Bisogna come dice Grillo spedirli in pensione tutti quanti, compresi i poeti con alloro e gramigna in fronte, sputtanarli, denunciare i compromessi,indicarli con nome e cognome come faccio io!!!!! e ricominciamo da zero o da TELLUSfolio.
Scheggia   
 
   18-09-2007
ti aspettavo, ma forse non hai potuto. Perchè ti vuoi infognare in questa melma fascistoide. Siamo sempre stati liberi soprattutto nei confronti dei nostri, ai quali non abbiamo mai risparmiato nulla. Non abbiamo bisogno dei grillini, anzi a me fanno abbastanza schifo. Quando in passato ci hanno offerto seggiole o seggiolini, abbiamo tirato innanzi senza curar di loro. Spero di avere occasione di discutere con te anche di questo
Abbracci toscani
Fausto Guccinelli
pisa 18/09/2997
fausto guccinelli   
 
   18-09-2007
Concordo con te Claudio e con Grillo al quale scrivo da tempo.
Il suo Vaffa-day è uno sfogo per chi appoggia questo Governo, che finora ha fatto bene (ci ha riportato a galla) ma non lancia al rialzo ciò che va fatto in futuro (restiamo appena fuori con le labbra dalla m.....).
Se Prodi è d'accordo che nel Parlamento non stiano più i condannati, perchè non fa una legge di un solo articolo che li cacci? Sono 24 tra i quali i Forza Italia sono in maggioranza: diventerebbero i forzati fuori casa (della Libertà di Berlusconi)e non farebbero più leggi che hanno mostrato di non gradire.
Prodi ha detto che personalmente non farà il terzo mandato, ma perchè allora non lo accetta come obiettivo politico da concordare con tutti e da mettere in legge?
Perchè spiace a 'baffetto'?: per fare un esempio che vale per Casini, Berlusca e le sue veline etc...etc.
I due mandati massimo sono la richiesta fondamentale dei Civici, cioè di coloro che fanno politica ma non vogliono diventare dei burosauri, cioè dei monumenti della politica, che non si possono spostare. Non si deve neppure dirlo che sono dei provvisori, che sono dei pannolini che diventano sporchi se non si cambiano al terzo giro, che non devono neppure pensare alla pensione di parlamentari (che adesso maturano dopo due anni e mezzo!).
La terza richiesta del Vaffa-day è di poter scegliere i pannolini col voto. Se qua siamo liberi, che cosa vuol dire chi ha votato quelli che ci hanno tolto questo diritto?
Con la sottrazione di questo diritto che avevamo la Casa della Libertà ha dichiarato la libertà di chi sia: non di chi non può più votare, no?
Carlo Forin   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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