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Fuori Cuba dal Venezuela
 
Commenti presenti : 13 In questa pagina : da 1 a 10
   19-03-2014
Comico Mesa, bene allora Cuba non ha bisogno del Venezuela, ne prendiamo atto. Anzi sembra che sia Cuba a mantenere il Venezuela, con derrate alimentari gratuite, cambio della moneta- Bolivar in cambio di dollari USD- insomma Mesa grazie a te scopriamo che il mondo gira alla rovescia.
Ripeto la mia domanda quanto tempo è che tu non vai a Cuba. Da quello che scrivi, e come la pensi almeno da 4 o 5 anni. Ti avverto se torni a Cuba evita i discorsi che fai perchè le cose sono molto cambiate, e difendere gli errori cubani come fai tu, fa arricciare il naso anche alla sicurezza di Stato.
Ma se invece scrivi i testi per Panfilo va benissimo.
Mirko   
 
   18-03-2014
Mirko, saresti gentile di citare dove e quando Raùl o Murillo hanno detto la “barrabasada” che affermi?
Anzi, ti offro fonti più “affidabili”. Se pur calcolando il prezzo del petrolio oltre, El Nuevo Herald dice (02/01/2014): «[Venezuela] copre il 40% del commercio [totale] estero dell’isola [di Cuba]». NON DEL PIL!
E perfino corregge la “tua” percentuale del 60%!
Ma non provi un minimo di vergogna davanti ai lettori e commentatori o davanti a Tellus che ti ospita? Non provi vergogna di essere così ripetitiva e volutamente bugiardo?

Leonardo Mesa   
 
   18-03-2014
....e così, dopo aver tentato di anticipare il Natale e dopo aver creato il "Ministero della felicità suprema", ora il delfino di Chavez vuole anche anticipare la pasqua di 2 settimane. Ha ragione Raul a mandare giù un pò di gente per dare una sistemata alle cose, altrimenti fra un pò Maduro manda tutti per stracci.
marc   
 
   18-03-2014
Mesa, è il limoncello che ti frega.
marc   
 
   18-03-2014
Mesa come sempre riesci a dare del bugiardo al Generale e a Murillo che sono loro che parlano di queste cifre. Chiaramente il PIL o PIB, dimentichi i salari di quelli che fanno le missioni che entrano direttamente nel PIL o PIB.
Ma da quanto tempo tu non vai a Cuba?
Mirko   
 
   18-03-2014
Mirko, ho soltanto detto che la propaganda di incitazione CAMBIA, contraddicendosi, in dipendenza quando è usata per “attizzare”. Uno semplice, dei mille possibili esempi: Cubanet, parlando ai cubani, afferma che lo scambio con il Venezuela (2010) è finito a vantaggio dello stesso Venezuela per 2,6 miliardi (colpa dei venezuelani); ma Piñòn, parlando ai venezuelani, afferma (2010) che lo scambio è stato «estremamente positivo per Cuba» (colpa dei cubani).
Alcune lezioncine di economia e matematica di base. Il Pil è il valore totale dei beni e servizi prodotti all’INTERNO di un Paese; includendo le esportazioni NETTE (esportazioni meno importazioni). Perciò, lo scambio con il Venezuela NON fa parte del Pil. Il Pil cubano (2012) è stato di 71 miliardi; secondo te e lasciando perdere la tua confusione concettuale, 42 miliardi arrivarono dal Venezuela; ma le importazioni cubane da tutto il Mondo furono 13,7 miliardi, dei quali circa 4 dal Venezuela (coincidente con il 'Miami Herald').
Mirko, ai “tuoi conti” mancano oltre 38 miliardi...
Le risate sono lunghe, le bugie corte. L’ignoranza, grande. La mala fede, infinita!
Leonardo Mesa   
 
   18-03-2014
Chiedo scuse a Marc, per al rispondere a Mirko avere confuso i nomi nel commento del 17. Scuse.
Leonardo Mesa   
 
   18-03-2014
Mirco, quasi mio omonimo, è anche vero quello che scrivi. Ma il Venezuela, per una politica economica a dir poco scellerata, fatta in gran parte di rubuerie da parte di una classe politica corrotta, l' applicazione di un sistema fallimentare come quello del controllo delle importazioni, è alla banca rotta. Se il popolo Venezuelano protesta ci sarà una ragione, tutte quelle belle cose che hai riportato, non è che cambiano le cose. Oppure anche tu sei della partita che ci racconta che milioni di cittadini venezuelani scesi in piazza, 25 morti e centinania di arrestati, lo fanno perchè prendono ordini dagli USA, come Maduro vuol far credere.
Cuba in questo momento è un problema per il Venezuela, i legami sono pesanti, e non solo per lo scambio di petrolio, per esempio - qui si nasconde una truffa enorme ai danni dei venezuelani- il cambio di CUC con Dollari USD, che il Venezuela applica nei confronti di Cuba. Cabello che di sicuro non si può dire , alleato degli USA, già più di un anno fa parlava di rallentare la collaborazione con Cuba perchè troppo onerosa. Se Maduro ci racconta che i problemi economici del Venezuela è il contrabbando di un po' di generi alimentari, a prezzo ridotto con la Colombia, perchè tace sui milioni di merce che passa a Cuba a prezzo zero? Mirco, cerchiamo di essere coerenti e non riportare un po' di propaganda che i fatti reali smentisco.
Mirko   
 
   18-03-2014
Dal 1998,circa un milione e mezzo di venezuelani hanno imparato a leggere e scrivere grazie alla campagna di alfabetizzazione denominata Missione Robinson I. A dicembre del 2005, l’UNESCO ha decretato che era stato eliminato l’analfabetismo dal Venezuela. Il numero di bambini scolarizzato è passato da 6 milioni nel 1998 ai 13 milioni del 2011 e il tasso di scolarizzazione adesso è del 93,2%. La Missione Robinson II è stata pensata per portare l’insieme della popolazione a raggiungere il livello superiore. Così, il tasso di scolarizzazione nella scuola superiore è passato da un 53,6% del 2000 a un 73,3% nel 2011.Fra il 2005 e il 2012 si sono creati 7.873 centri medici in Venezuela. Il numero di medici è passato da 20 ogni 100.000 abitanti nel 1999 a 80 ogni 100.000 nel 2010, ossia un aumento del 300%. La Missione Barrio Adentro I ha permesso di realizzare 534 milioni di visite mediche. Circa 17 milioni di persone sono state visitate mentre nel 1998 meno di tre milioni di persone avevano accesso regolare alla salute. Sono stati salvati 1,7 milioni di vite fra il 2003 e il 2011. Il tasso di mortalità infantile è passato da un 19,1 per mille nel 1999 a un 10 per mille nel 2012, cioè una riduzione del 49%. La speranza di vita è passata da 72,2 anni nel 1999 a 74,3 anni nel 2011. Grazie all’Operazione Miracolo, lanciata nel 2004, 1,5 milioni di venezuelani vittime di cataratte o di altre malattie oculistiche, hanno recuperato la vista.Dal 1999 al 2011, il tasso di povertà è passato da un 42,8% a un 26,5%. Il tasso di denutrizione infantile si è ridotto di un 40% dal 1999. E il tasso di estrema povertà di un 16,6% nel 1999 a un 7% nel 2011. Cinque milioni di bambini ricevono adesso alimenti gratuiti grazie al Programma di Alimentazione Scolastica. Erano 250.000 nel 1999. Il tasso di denutrizione è passato da un 21% del 1998 a meno del 3% nel 2012. Secondo la FAO, il Venezuela è il paese dell’America Latina e del Caribe più avanzato nell’eliminazione della fame.Nella classifica dell’Indice dello Sviluppo Umano (IDH) il Venezuela è passato dal posto 83° nel 2000 (o,656) al posto 73° nel 2011 (0,735) ed è entrato nella categoria delle nazioni con l’IDH più elevato. Il coefficiente GINI, che permette di calcolare la disuguaglianza in un paese, è passato dallo 0,46 nel 1999 allo 0,39 nel 2011. Secondo il PNUD, il Venezuela mostra il coefficiente GINI più basso dell’America Latina, è il paese della regione dove ci sono meno disuguaglianze.Nel 1999, l’82% della popolazione aveva accesso all’acqua potabile. Adesso è un 95%. Prima del 1999, solo 387.000 anziani ricevevano la pensione. Adesso sono 2.1 milioni. Durante la presidenza di Chávez le spese sociali sono aumentate di un 60,6%. Dal 1999 sono state costruite 700.000 case in Venezuela. Il tasso di disoccupazione è passato da un 15,2% nel 1998 a un 6.4% nel 2012, con la creazione di più di 4 milioni di posti di lavoro.Dal 1999 il Governo ha consegnato più di un milione di ettari di terra agli aborigeni del paese. La riforma agraria ha permesso a decine di migliaia di agricoltori di essere padroni delle loro terre. In totale sono stati distribuiti più di tre milioni di ettari. Nel 1999 il Venezuela produceva il 51% degli alimenti che consumava. Nel 2012, la produzione è di un 71%, mentre il consumo di alimenti è aumentato dell’81% rispetto al 1999. Se il consumo del 2012 fosse simile a quello del 1999, il Venezuela produrrebbe il 140% degli alimenti consumati a livello nazionale. Dal 1999, il tasso di calorie consumate dai venezuelani è aumentato del 50% grazie alla Missione Alimentazione che ha creato una catena di distribuzione di 22.000 magazzini di alimenti (MERCAL, Casas de Alimentación, Red PDVAL), dove i prodotti sono sovvenzionati per un 30%. Il consumo di carne è aumentato di un 75% dal 1999.Il salario minimo è passato da 100 bolívares (16 dollari) del 1998 a 2.047,52 bolívares (330 dollari) nel 2012, ossia, un aumento di più del 2000%. Si tratta di uno dei salari minimi più alti dell’America Latina. Nel 1999, il 65% della popolazione attiva guadagnava il salario minimo. Nel 2012 solo il 21,1% dei lavoratori dispone di questo livello salariale. Gli adulti di una certa età che non hanno mai lavorato dispongono di un mensile di protezione equivalente al 60% del salario minimo. Le donne prive di protezione, le persone non autosufficienti, ricevono un aiuto equivalente all’ 80% del salario minimo. L’orario di lavoro è stato ridotto a 6 ore al giorno e a 36 ore settimanali senza abbassare il salario. Il PIB per abitante è salito da 4.100 dollari nel 1999 a 10.810 dollari nel 2011.
Una parte di tutto ciò è merito della cooperazione tra il Venezuela e Cuba,ovvero lo scambio medici ed insegnanti per il petrolio.
Mirco   
 
   18-03-2014
Comico Mesa, quindi i venezuelani, protestano, si fanno ammazzare, per ordine degli USA. Certo che sono coraggiosi e un po' stupidi questi venezuelani. Pensa che durante il fascismo in Italia, Mussolini diceva le stesse cose per chi non era d' accordo con Lui, quante similitudini.
Insomma Raul e Murillo sono due bugiardi secondo te, quando dicono che il PIL (PIB in spagnolo) cubano è formato dal 60% dal Venezuela. Bene ne prendo atto.
Comico Mesa da quanto tempo tu manchi da Cuba?
Mirko   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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