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Cuba. Accoltellata una ragazza che difendeva le Damas de Blanco
 
Commenti presenti : 7 In questa pagina : da 1 a 7
   04-01-2013
Penso sia ora di correggere l'articolo. Non credete?
Maniguero   
 
   08-12-2012
Leonardo Mesa, la tua risposta è nel tuo solito stile: lunga , pedante e a senso unico. Peccato che, come al solito, giri il minestrone dei tuoi cavilli e così facendo non rispondi e spargi fumo. Per cercare di imporre le tue ragioni vai a cercare tutto quello che le possa confermare. Io ti ho contestato che tu questo esercizio, che dici dagli altri essere confezionato ad uso politico, lo fai sempre quando l\' argomento non sfagiola con il tuo credo e mai per tutte le falsità ( anch\' esse addobbate per uso politico) che la ex rivoluzione mette giornalmente in piazza per giustificare il suo fallimento.E a questo ti guardi bene dal rispondere. Due pesi e due misure, Mesa? Continua a spargere fumo, tanto ormai a te credi solo te stesso
marc   
 
   08-12-2012
Marc, ogni uno ha il diritto di dubitare e di dubitare di quel che gli sembra dubbio.
Per non restare nel vago – e visto che di fatto mi hai sollecitato! – indico altri elementi.
Secondo la zia della ragazza, Lupi (che non “colpevolizzo” intanto ha indicato la fonte) ci dice che l’aggressione è avvenuta quando «stava difendendo le Damas de Blanco». Sembra che l’aggressione fosse stata DURANTE una manifestazione delle Damas de Blanco; tanto che tu, Marc, chiedi: «Quanti soldi le avrà dato la Cia per andare IN PIAZZA A SOSTENERE le pericolosissime Damas de blanco?» (maiuscole mie). Invece, secondo fonti varie della dissidenza (che si sono disputato la ritardatissima primizia), l’aggressione non fu quando «stava difendendo le Damas de Blanco», né in piazza, né quando esse sfilavano, né quando esse erano presenti. Fu, invece, una brutta e inammissibile litte di gelosia fra adolescente fatta passare per attacco politico.
Tutte le fonti coincidono nel fatto che l’aggressore abbia offeso PESANTEMENTE di parole le Damas de Blanco, cosa più che possibile e altre tanto condannabile; ma per non lasciare “dubbio” il marchingegno si attiva indicando altro: una parentela diretta con una delle Damas de Blanco che si presenta a denuncia con bella conciatura (bel capellino incluso) e animo più da recita che da dolore; si dice che nella famiglia della ragazza ci sono – niente meno – 7 Damas de Blanco. E qua si precipita perché se delle Damas de Blanco, che non sono tante a Cienfuegos, 7 già sono della stessa famiglia, i dubbi – secondo me – aumentano ma sulla “pluralità” delle Damas.
Non finisce qua. Si racconta una STESSA visita alla polizia locale a fine di novembre dove si presentano le foto fatte fra il 2 e il 3 dicembre!!! La contradizione continuano quando secondo altre fonti è andata in persona la ragazza che secondo altre fonti non è mai più uscita da casa. In quella visita a volta la ragazza viene picchiata in pubblico dalla polizia fino a farle fuoriuscire il sangue delle ferite, altra volta il picchiato è il fratello. Una volta la famiglia chiede un’ulteriore perizia alla che era contraria la polizia, altra volta chi chiede la perizia e – nientemeno – la capo della stazione di polizia.
Continua. Ci parlano dell’impunità dell’aggressore perché figlia di «un comunista», di un «componente del ministero dell’Interno», di un «capitano della polizia politica». Ma secondo le fonti l’aggressore è in cinta e sarà PROCESSATA dopo che il bambino compia 6 mesi, come da legge per dissidenti e non.

La bruttale aggressione, qualsiasi sia stato motivo, c’è stata: non ci sono dubbi.
Ma basta vedere le foto con cerotti e senza cerotti per capire che ci è stata una profusione esagerata di cerotti e di versioni preparata per fare diventare politico quel che, a quanto sembra, non lo è.

L’esagerazione e la menzogna – dico sempre – è il problema principale dei “dissidenti” a Cuba. L’altro problema è la corsa alla visibilità e ai soldi.

NB.: le diverse versioni della “dissidenza” sono facilmente reperibili in Internet. Basta inserire il nome completo della ragazza brutalmente aggredita.

Leonardo Mesa   
 
   06-12-2012
"Altro: avendo esperienza di storie che dopo vengono presentate diversamente e addobbate per uso politico, mi si permetta dubitare." parole tue, Leonardo Mesa.Chi è senza peccato, scagli la prima pietra, disse l' unico rivoluzionario di mia conoscenza. Hai per caso esperienza di storie che vengono presentate diversamente dalla pseudorivoluzione cubana e addobbate per uso politico? Io si: basta dare un' occhiata a Granma. Ti ha mai sfiorato il dubbio in quel senso? Se no, saresti l' ultimo illuso; Se si, un imbroglioncello
marc   
 
   06-12-2012
Marc, chiariamo una cosa: chi usa la violenza deve essere punito. Se è vero che questa ragazza, o chiunque altro indipendente di sesso e età, è stata aggredita in tale maniera, l’aggressore – indipendente di età, sesso e parentela – deve pagare.
Altro: avendo esperienza di storie che dopo vengono presentate diversamente e addobbate per uso politico, mi si permetta dubitare. È estraneo, che un fatto così grave e – a quanto pare – con connotazioni politiche abbia avuto la pazienza di aspettare un mese per uscire alla luce; di solito hanno immediata diffusione. È estraneo che simile taglio, a un mese, abbia conservato il segno di 4 punti e senza cheloide. È estraneo che se ne parli di una coltellata ma secondo altra foto (Vd. «Nuova Cuba») sembrerebbe molto di più. È estraneo che in tale foto ci sia una profusione di fasciature e cerotti che non trovano giustificazione nel racconto. È estraneo che la Dame di Bianco, con sempre al seguito fotografi e videografi, non abbia mostrato il momento di simile aggressione. Sempre più spesso mostrano il prima e il dopo, ma non il dunque.
Se ci saranno altre evidenze, più consistenti e logiche, sarò il primo a condannare il fatto.

Leonardo Mesa   
 
   05-12-2012
nel codice penale cubano non si fa differenza se il danneggiato da un reato è favorevole al governo o all'opposizione.
Chi lo commette, una volta provato il reato, si fa i suoi annetti di carcere.
nino   
 
   04-12-2012
Leonardo Mesa, ti va bene questa foto? ha abbastanza pixel per i tuoi giudizi? spiegaci anche da quali programmi e sigle vengono queste iniziative in difesa della rivoluzione: la bimba era un' agente della Sina? Quanti soldi le avrà dato la Cia per andare in piazza a sostenere le pericolosissime Damas de blanco? Tu che sai tutto,vanti lauree, amicizie importanti e pelle bianca, che deridi le botte rifilate a Yoani dalla tua polizia e l' occhio nero di Rodiles: che ci dici della coltellata e della coltellatrice? Dimmi una cosa in confidenza, Leonardo Mesa: tu che sei scappato a Palermo fuggendo dal tuo paradiso cubano, niente niente l' hai fatto per evitare di accoltellare qualche simpatizzante delle Damas de blanco o tortorare Yoani Sanchez nel riparo di qualche stazione di polizia?
marc   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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