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Enrico Marco Cipollini. Emigrazione italiana ieri, oggi società multietnica
Ma quale dopo l’11 settembre?
 
Commenti presenti : 7 In questa pagina : da 1 a 7
   19-10-2012
Caro Matteo, nn sono del periodo umbertino,scherzo, tanti eventi nn li ho visti.Laguerra in Iraq purtoppo cìè stata e si è condannato a morte Hussein quando nn era per nulla necessario
Capisco la tua analisi di commento.
E in psrte la condivido.
Anche perché stimo la tua sincerità. E' vero c'è egoismo nell'uomo e nessuno lo può negare ma alimentarlo nn mi sembra proprio una gra cosa.
Se pensi che i grandi pensatori liberali, da Locke in poi,compreso Kant che distrusse con il suo attaco alla metafisica tradizionale, la pretesa di un dio .gendarme ma le sue FORME nn son altro che dare all'uomo autonomia e capacità di scelta,ASEITA' che corrisponde in breve a prendersi la responsabilità della sua azione coscienziale,han basato la loro azione sulla responsabilità interiore umana, qua mi sa che lo sviluppo del pensieron e dell'azione sia compromessa... La storia ci è sfuggita di mano. Se religione deriva da re-ligare, ovvero raccogliere, riunire... è fuirviante da temèpo che sia un catalizzatore di o dio e dikat di no verso esigenze umane... Pecunia nn olet, lo so. Grazie cone sempre MATTEW
enrico marco cipollini   
 
   18-10-2012
Ciao Enrico Marco,
impeccabile descrizione di quegli anni (personalmente da me NON vissuti)ma rivisti negli occhi di molta gente che conosco ed ho conosciuto.Occhi profondi,oserei dire scavati dall'allontanamento forzato non solo dalla Patria ma anche dalle famiglie stesse.Non è facile capire e carpire il cuore di un emigrante,gente semplice ma dedita al lavoro.Ho conosciuto braccianti,minatori,calzolai e molti altri che hanno fatto onore alle loro umili origini semplicemente vivendo,dunque in qualsiasi parte del mondo ti trovi la tua casa te la porti nel cuore?o è il cuore stesso? Scusa le domande ma credo siano giuste e mirate parlando di immigrazione.Un discorso il tuo che fila liscio come l'olio ma che non fa i conti con le paure e le angosce degli"autoctoni"(non che io mi senta tale visto che ho una visione globale dell'essere umano ,magari meno dotta della tua ma pur sempre dello stesso filo)poni domande sull'11 settembre,sulla mancata guerra in Iraq ,tutti grandi crimini non c'è che dire ma commessi da chi?e soprattutto in nome di chi? Vedi è proprio questo il mio punto di vista,l'essere umano non ha religione alcuna dinnanzi alla vita ed alla morte e trovo strano che mascherino fatti di sangue etichettandoli a "sfondo religioso" secondo me tutto gira intorno al denaro ed al potere,dunque se nn sbaglio stiamo precipitando si ma non all'inizio del secolo scorso ma nell'anno1000 dove il potere era il fattore scatenante di cruente battaglie,prese di castelli e pseudo donzelle in pericolo(vedi il kwait)...a nessuno è fregato della guerra civile che ha devastato il Ruanda(più di 2.000.000 di morti)a nessuno frega ed è fregato del Darfur del Tibet e di molte altre guerre ed oppressioni.La risposta è semplice il petrolio.Petrolio non vuol dire solo energia,vuol dire potere,ed il potere è il controllo sul mondo finanziario,vuol dire benessere per il paese che lo possiede,ed i cittadini semplicemente si compartano come s'è sempre comportato l'essere umano nei secoli da egoista.
Prima era l'acqua ed il territorio ora è il petrolio e l'economia e da sempre viene etichettata la diversità(se poi esiste)con la parola: religione , è tempo di cambiargli nome non trovate?Che ne dite di egoismo....grazie per l'opportunità d'esprimere il mio pensiero,forse un pò ingarbugliato spero si capisca il senso.
M.Crosera
Matteo Crosera   
 
   18-10-2012
Come sempre...condivido e imparo. Posso solo aggiungere che è un piacere e un conforto, quando di parla di umanità, leggere tra le parole di un\'analisi documentata e attenta, anche il calore di un\'anima gentile. Grazie

Adriana Bertani   
 
   18-10-2012

Sono figlia dell'emigrazione....ho dovuto lottare per dire i valori della patria dei miei genitori...la povertà non è un disonore...nella mia città popolare e multiculturale,ho imparato la differenza e l'apertura...io so di essere più ricca
al livello umano e intellettuale...mio marito è francese e il nostro figlio italofrancese...la scuola della mia Reppublica era fatta di insegnanti umanisti e ringrazio ognuno di loro per non averci identificati come popolazione senza valore...oggi insegno e incontro figli di un'altra emigrazione....do loro quanto ho ricevuto...sapere e umanità...al livello politico in ogni patria ci sono estremisti...persone piene di fiele che fondano il loro progetto sulla razza...io sorrido...se penso per esempio alla Francia al livello storico e geografico,so che è stata invasa durante secoli da popoli romani,germani...oggi i francesi sono già essenza della diversità...per me,più c'è apertura,meno ci sarà razzismo...la religione è "l'opio del popolo" e nella bocca di estremisti diventa un'arma pericolosa ovunque sia usata...la Storia ha già avuto l'Inquisizione...non occorre aggiungere un'altra tragedia umana,qui' in Occidente e li' in Oriente...alla base,siamo uguali e gli usi sono diversi ma come feci io ragazza,informandoci e incontrandoci,ci capiamo meglio e impariamo la cultura degli altri e il rispetto nel nucleo dell'intimità...per il paese,ci sono leggi da seguire e se sono buone e giuste,non dovrebbe esserci nessun conflitto o almeno una Giustizia...grazie Enrico Marco Cipollini...ti ho lasciato un po' di me per passione dell'Uomo♥...Laura Mucelli Klemm
Laura Mucelli Klemm   
 
   17-10-2012
Caro Enrico, leggere il tuo scritto mi ha riportato alla mente quella che è stata la nostra storia relativamente recente. Storia fatta di povertà e di emigrazione. Tutti abbiamo negli occhi le immagini degli italiani stipati a Ellis Island tra la fine del 1800 e gli inizi del'900, sfiniti dopo un paio di mesi di viaggio (credo), provenienti da realtà rurali e, con gli occhi spauriti,catapultati in un contesto di cui non capivano l'idioma e il mood.Più recentemente, negli anni'60, vorrei ricordare quanto male fossimo accolti in Germania, nello stesso Nord Italia per non parlare della Svizzera.E anche noi facevamo lavori umili e sottopagati.Per questo sfugge completamente alla mia comprensione, al di là dell'11 settembre,la chiusura politica e sociale nei confronti dell'immigrazione che ora siamo noi a dover accogliere.E dico al di là dell'11 settembre perchè lo stesso trattamento lo riserviamo non solo alle persone di religione musulmana ché in Africa ci sono anche cristiani...epperò sono neri, accidenti!E comunque sono esseri umani che comunque fuggono da povertà, guerra,persecuzioni politiche.Siamo tristemente democratici in questo.E fantasiosi!Ci siamo inventati i respingimenti, quanto di più cattivo e vile si possa mettere in atto.Se ci chiedesse banalmente perché queste povere persone affrontano viaggi dai quali non sanno se usciranno vive, alla mercè di commercianti di carne umana, forse le risposte sarebbero altrettanto banali e semplici.Certo aluni delinquono, esattamente come abbiamo fatto noi all'epoca e come continuiamo a fare pur senza emigrare, a cominciare dai continui scandali offerti da chi dovrebbe governare la res publica. E sapremmo finalmente essere empatici, accoglienti, provare com-passione.Per me l'uomo nella sua accezione più ampia è sempre tutto ciò che conta. Grazie Enrico per avermi dato l'occasione di riflettere e di esprimere la mia opinione.

Federica Bonzi   
 
   17-10-2012
Chiara analisi del fenomeno migratorio esistito da sempre ed oggi visto come incontro multietnico e di arricchimento culturale dal prof. Enrico Marco Cipollini.....attento sempre in perfette riflessioni ed analisi del "problema " . Come sempre molto esaustivo in suoi scritti.....complimenti da chi nn si perde mai il gusto di leggerlo !!!! VITTORIA GAITO
Vittoria Gaito   
 
   17-10-2012
Grande come sempre Enrico!!!!!!
Laura Petracca   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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