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Corruzione nella alte sfere del Governo cubano
Pesanti condanne per tre ex ministri e i dirigenti di alcune aziende | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 31 a 40 | 22-08-2012 | capisco che guerini non ha bisogno di dati per esprimere i suoi giudizi, ma mi sembra molto a digiuno del minimo indispensabile. nino | 22-08-2012 | I condannati sono stati ex-ministri nel periodo segnalato, non che è detto che abbiano commesso il delitto in quel periodo. Loro dopo ministro occuparono altre responsabilità. Non so i particolari né la gravità del pergiuro.
La gravità incontestabile è il coinvolgimento di 3 persone che sono state nel vertice di un ministero per un periodo complessivo di più di 25 anni. Persone che dovevano essere esempio. Credo che l’unico caso peggiore sia stato la corruzione e vincolo al narcotraffico di una sezione del Ministero degli Interni e il caso Ochoa, che oltre tutto esponeva a Cuba a un intervento militare Usa. Ma essi gli avete convertito in eroe. Convertirono in eroe anche questi ex-ministri?
Ancora ci sono corrotti, gente che “coltiva” delle amicizie con direttivi stranieri delle quali accettano “regali”. Non è la corruzione di svendere il paese – come accade in tanti paesi di Latinoamerica – ma è sempre corruzione ed è incettabile nel socialismo.
Spero che questa condanna serva di avvertimento ai corrotti rimanenti e per venire.
Leonardo Mesa | 22-08-2012 | Sì, l’estrazione del nickel contamina; in Cuba e dovunque: Australia, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Indonesia, Nuova Caledonia, Philippines, Russia, Sudafrica. La sua contaminazione è minore di altre industrie estrattive o di altro tipo, o delle automobili; soltanto che con il nickel è più evidente per la polvere rossa.
L’industria dello zucchero si è depressa. Fu una decisione davanti a fattori sterni (alti prezzi del petrolio e bassi prezzi dello zucchero, sovrapproduzione mondiale, mancanza di accorsi a lungo termini, produzione mondiale di zucchero da altre fonti) e interni (alta meccanizzazione della raccolta della canna di zucchero, bisogno di terre per l’alimentazione e l’allevamento). Non era più conveniente produrlo per esportarlo.
La superficie dedicata alla canna di zucchero si è ridotta in un terzo rispetto al 1985, lasciando quelle con metà della produttività. Nel 2012 si produssero 1,3 milioni di tonnellate di zucchero: oltre 9,5 kg per ogni cubano ogni mese! Il consumo interno di Cuba è 600-700 mila tonnellate.
Quando Cuba – in piena convenienza – intentava aumentare la produzione dello zucchero fu criticata e perfino accusata di mono produttrice; anche se coloro che accusavano erano stati a convertire Cuba proprio in esso, prima di Fidel. Quando – in piena sconvenienza – Cuba limitò la produzione, fu criticata perché non più «la zuccheriera» del Mondo.
Sempre lo stesso: frustate perché sì, frustate perché no.
Leonardo Mesa | 22-08-2012 | " proprio perchè i dollari vengono incamerati dallo stato differenziando le produzioni, non c'è bisogno di produrre milioni e milioni di tonnellate di zucchero.
L'obiettivo dell'isola è arrivare a quota 1 milione e 500/600 mila tonnellate, non di piu'.
Molto piu' produttivo è affidarsi al turismo e alla vendita di servizi medici e sportivi al venezuela e ai paesi che ne facciano richiesta.
nino"
ci sono più fregnacce in questo scritto di Nino che negli sketches di Nino Frassica
"differenziando le produzioni"? si, ora oltre la cana si produce tanto marabù. Il turismo? non mi sembra stia andando molto bene. La vendita di servizi medici e sportivi: questa è da incorniciare. E poi Leomesa non diceva che Cuba lo fa per amore ? carlos guerini | 22-08-2012 | proprio perchè i dollari vengono incamerati dallo stato differenziando le produzioni, non c'è bisogno di produrre milioni e milioni di tonnellate di zucchero.
L'obiettivo dell'isola è arrivare a quota 1 milione e 500/600 mila tonnellate, non di piu'.
Molto piu' produttivo è affidarsi al turismo e alla vendita di servizi medici e sportivi al venezuela e ai paesi che ne facciano richiesta. nino | 22-08-2012 | Cuba non ha sistemi moderni per produrre lo zucchero, per questo la sua produzione è fuori mercato.
Altro esempio dell'archeologia politico-sociale a cui il castrismo costringe i cubani nel 2012.
Il mercato è fiorente, redditizio.
i maggiori esportatori sono (wiki)
per lo zucchero di canna il Brasile (27,1 milioni di tonnellate), l'India (20,3), la Cina (8,7), il Messico (5,6), l'Australia (5,3), la Thailandia (4,8).
Altro fallimento.
Massimo Campo | 22-08-2012 | quest'anno, a proposito di zucchero, è stato prodotto 1 milione e 300 mila tonnellate, di cui 700 mila servono ai cubani e il resto viene esportato.
Perciò oggi non si importa nemmeno un kg di zucchero.
E'inutile paragonare quanto zucchero si produce oggi con quanto si produceva prima della scomparsa dell'urss. Infatti quasi tutto lo zucchero prodotto andava nell'urss e serviva a procacciare petrolio e dollari. Ora le produzioni cubane si sono diversificate così come le terre coltivate.
Dunque, è logico che lo zucchero prodotto oggi sia molto inferiore a quello del periodo antecedente, ma anche immediatamente seguente, il crollo dell'unione sovietica. nino | 22-08-2012 | Lucas
non essere così "amaro"
Cuba che importa lo zucchero. Fantastico.
Manco un mojito posso fare senza gli USA.
Massimo Campo | 22-08-2012 | Ci dica sig. Massimo, da che paese importerebbero zucchero?
o forse è meglio restare sull'argomento a lei più familiare, overo le jineteras... Mario Filetti | 22-08-2012 | Si parla di corruzione e te ne esci che lo zucchero a Cuba si importa....è tutto un dire.. Lucas | | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
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