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Maria G. Di Rienzo. Non vi credo
 
Commenti presenti : 3 In questa pagina : da 1 a 3
   21-12-2010
Statisticamente, pochi sono gli omicidi perpetrati da maniaci. Di solito bisogna cercare in famiglia e nella cerchia di conoscenze che ruotano intorno alla vittima. Qualche esempio? Cogne, Meredith, Sarah Scazzi, Chiara...senza escludere le vittime delle gelosie e insicurezze degli ex. Un maniaco agisce in preda al raptus, prima o poi una pista la si trova. Qui ci troviamo di fronte a un caso simile a quello delle piccole Pipitone e Cellentano. Sparite a pochi metri dalla famiglia.
Ma io cara signora, vorrei sapere come hanno tradotto la frase del marocchino: su 7 periti, 3 davano la versione originaria, 4 l'invocazione. Come hanno fatto a sentire "fa' che risponda" se il telefono dalla parte opposta stava ancora suonando? Come mai era sotto controllo?
Con questo, sia ben chiaro, non voglio assolutamente colpevolizzarlo. Pero' il dubbio rimane sul come si è arrivati a quella frase. Io quella frase la vorrei vedere trascritta in arabo, per portarla a un paio di amiche marocchine e farmela tradurre da loro.
sulya   
 
   08-12-2010
Dovrebbero chiedere scusa alla famiglia di Yara ma, in quel caso, non sarebbero le persone acritiche, rozze e volgari che da sempre hanno dimostrato di essere.

patrizia garofalo
patrizia garofalo   
 
   08-12-2010
ASSURDA FANTASIA SULLE INDAGINI A BREMBATE

La mia sarà solo un'assurda fantasia, però, il caso della tredicenne scomparsa (non uccisa, come qualche giornalista senza scrupoli ha scritto) da Brembate, mi fa pensare ad uno di quei film, dove il colpevole è una persona al di sopra di ogni sospetto, che ad arte (chi non la conosce meglio di lui?) svia le indagini. Il primo testimone, non solo non è creduto, ma si becca addirittura una denuncia per falso ideologico e procurato allarme (?), il che serve a scoraggiare qualsiasi altro testimone a farsi avanti. Poi, prima ancora d'avere appurato se il marocchino Mohamed Fikri fosse colpevole, si cerca il corpo della ragazzina, dando per scontato che sia morta.
Una persona al di sopra di ogni sospetto, ma “autorevole”, avrebbe potuto facilmente persuadere la tredicenne a seguirlo, anche senza avere familiarità con lei.
Veronica Tussi   
 
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