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Claudia Calabrese. Risposta al prof. Israel e al sig. Marinelli
 
Commenti presenti : 4 In questa pagina : da 1 a 4
   16-01-2010
Ciò che scrive Claudia Calabrese sulla scuola è molto ben argomentato e a mio avviso condivisibile. La risposta di Giorgio Israel, collaboratore del Ministro Gelmini, invece non entra nel merito, ma si limita ad una discutibile polemica sul metodo corredata di giudizi fuori luogo e condita con un velato avvertimento. Spero che sia consapevole di quanto scrive perché in caso contrario potrebbe sorgere qualche problema. Israel appare chiaramente in difficoltà e ciò lo obbliga a scrivere in modo prepotente, scopertamente autoritario, forse andando oltre il suo stesso carattere. Ed è palese la concitazione che lo porta su posizioni difensive e autogiustificatorie che gli creano problemi persino con la forma e la logica delle quali dovrebbe essere attento cultore, data la sua professione e gli incarichi che ha presso l'attuale Ministero. Sig. Israel, io ho letto bene sia gli interventi di Claudia Calabrese sia i Suoi di risposta e, mentre ho capito bene la posizione della Signora condividendola, non riesco, limitandomi alle Sue risposte, a farmi un'idea di ciò che pensa Lei. Se guardo al passato vedo che Lei si agita e scrive molto sul blog e sui media cercando di far capire a tutti noi, pur tra molte contraddizioni, sia negli scritti, sia nelle scelte, quanto è antiegualitarista e quanto sarebbe meglio ritornare ad una scuola fortemente selettiva e un pochetto autoritaria. Non so se anche sulla società nel suo insieme lei la pensi in questo modo, ma per il momento non mi sembra il caso di approfondire. Vedo anche che spesso Le sfugge che se si distrugge la struttura scolastica togliendole risorse umane e finanziarie, immiserendo il ruolo docente e vanificando motivazioni, nessun contenuto formativo avrà cittadinanza. E questo Governo, del quale in qualche modo è collaboratore, ha dato, magari al di là delle stesse intenzioni dichiarate, un contributo decisivo per il raggiungimento di questo obbiettivo. Si faccia un giro per l'Italia. Ascolti anche i soggetti che la pensano diversamente da Lei. La diversità di opinioni, espressa liberamente e senza paura di ritorsioni, rende un Paese più ricco culturalmente. Il pensiero unico esiste solo nei totalitarismi tuttavia perfino in quei contesti le idee diverse scavano come talpe. Cerchi di imparare qualcosa anche Lei dalla realtà dentro la quale, parafrasando lo sventurato Amleto, ci sono molte più cose che nelle nostre sterili filosofie. E non si preoccupi eccessivamente della Sua coerenza. Non la consideri un problema, come mi pare di capire dal modo in cui si difende. Lei è libero di collaborare prima con Fioroni e poi con Gelmini se crede nella forza delle Sue idee che sosterrà in qualsiasi contesto, come mi pare abbia continuato a fare. Sono convinto che nessuno Le rimprovererà di essere come Talleyrand, che riuscì mettersi al servizio prima della monarchia, poi della rivoluzione, poi di Bonaparte, quindi ancora della monarchia. Anche perché, diversamente da Lei Talleyrand, da autentico camaleonte, se ne vantava. Del resto, pur avendone il diritto e la possibilità, nemmeno Claudia Calabrese l'ha fatto. Tanto di cappello allo stile della Signora.

Lanfranco Scalvenzi

Lanfranco Scalvenzi   
 
   16-01-2010
Al commento intelligente e pacato della professoressa Calabrese, quello che segue, tenta addirittura interpretazioni psicanalitiche , battute d'isterie, accuse di intimidazione , dichiarazioni di incapacità e invita addirittura il professore a chiudere il sito. Non è un 'opinione è uno sfogo.Non è una risposta è un'accusa.
patrizia garofalo

patrizia garofalo   
 
   16-01-2010
Quanto si sbagliavano i primi psicoanalisti a dire
che l'isteria è femmina!
Sono esterrefatta per la risposta arrogante e faziosa del prof. Israel dovuta forse ad una personalità fragile e incapace di sostenere persino le proprie idee.
Condivido pienamente l'intervento molto argomentato e nello stesso tempo pacato di Claudia Calabrese, insegnante come me. Non avrei potuto dire meglio quanto da lei sostenuto e mi aspettavo che il prof. Israel, collaboratore del Ministro Gelmini, fosse in grado di replicare. Constato purtroppo che ha rovesciato il tavolo scrivendo solo di questioni di metodo, difendendosi, e addirittura lanciando avvertimenti. Non posso aggiungere altro che questo: prof.Israel, se non è in grado di tenere un blog da lei stesso aperto perché le manca la stoffa, lo chiuda.
Ina Ferrara



Ina Ferrara   
 
   15-01-2010
Da
http://gisrael.blogspot.com/2009/12/un-giorno-i-nostri-figli-non-saranno.html

Giorgio Israel ha detto...

Per puro caso mi sono imbattuto in rete su un post della signora Calabrese che lamenta che una sua controrisposta a me e al signor Marinelli è stata cestinata. Non è vero. Ho cestinato pochi commenti ma mai uno della detta signora che quindi farebbe bene a non fare la vittima. La quale non solo dice che mi sarei risentito - basta leggere sopra per rendersi conto di quanto sia vero - e protesta che io sarei evasivo in quanto non avrei il coraggio di criticare il governo. Ah si? E allora cosa sarebbe l'articolo sulla "scuola delle competenze demenziali" (post del 18 novembre)? O quello sulla "scuola che da i numeri" (post del 24 dicembre)? Vi si criticano molto aspramente la decisione ministeriale di "certificare la competenze" (invitando il ministro a buttarla al cestino) e un provvedimento ministeriale, il programma PMQ. Con tanta poca diplomazia che sono stato attaccato come "ineffabile" su vari siti e deriso perché nessuno ha dato retta a quel che proponevo (v. Sussidiario).
La signora non è tenuta a leggere la mia opera omnia e neppure un singolo articolo, ma allora non abbia l'impudenza di scrivere che da me "non ha letto una parola di critica contro le decisioni dell’attuale governo".
Secondo la nota battuta: «Non l'ho letto e non mi piace»......... Che poi è il modo di dar ragione a Berlusconi quando dice che per certuni chi non sta all'opposizione o è cretino o è in malafede.
Con questa oggettività e pacatezza nella discussione fa l'insegnante? Non spedisca risposte perché stavolta gliele cestino davvero.

1/15/2010 03:05:00 PM
La replica di Giorgio Israel   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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