29-03-2007 | E vero che siamo tutti uomini, ma ognuno fa il suo lavoro.
Viviamo in una cultura ipocrita, disconosce ed evita di attribuire un nome e cognome ad un transessuale, per il semplice fatto che non vuole associare la parola "transessuale" o "omosessuale" alla parola "persona".
Evidentemente, lo stesso discorso vale anche per la parola "politico".
Onde ovviare simili compromessi il politico dovrebbe tener presente che Il ruolo che investe deve essere supportato da rigore e intelligenza, altrimenti non si lamenti se va ad incrementare il lavoro dei paparazzi.
mat | 22-03-2007 | Caro Carlo, riflessioni e affermazioni che attribuisci a Capezzone - a proposito dell'ultimo referendum - sono frutto della tua fantasia (e, forse, di qualche tuo pregiudizio). Stammi bene e... che mi dici se, come logicamente dovrebbe essere (ho argomentato altrove al riguardo), non vi fosse l'assurdità del quorum per la validità dei referendum (consultivi)? Enea Sansi | 22-03-2007 | Capezzone ha ragione a dire che le foto, se ci sono, vengano pubblicate!
E' come dire: anche stavolta Capezzone ha torto! A chi interessa la foto di una macchina che passa davanti ad un viado?
Mi pare che sia opportuno sottolineare che:
-il mestiere del giornalista che scrive su Il Giornale sembra quello di deviare l'interesse del lettore dai casi di famiglia del padrone verso sconcezze che insudicino qualcuno del Governo;
-il mestiere di Capezzone non è quello della politica. Ha mosso il corpo elettorale ad un referendum che ha perso 3 a 1. La sua riflessione? Gli Italiani sono dei poveri deficienti ammaliati dal Vaticano retrivo. E se il deficiente fosse proprio lui? Carlo Forin |
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