23-09-2006 | Il tormento invade l'animo umano in questi frangenti turbinosi dei fatti epocali dai toni accesi. Roghi di una tradizione occidentale data per spacciata da alcuni e da altri invece è fuoco che brucia, luce che dilaga, amore che sapora l'ansia terra. Ma che importa chi è l'autore di una nuova tradizione occidentale, qualora s'affacciasse? Fosse anche di matrice islamica (intesa come stimolo) considerato che c'è intento acceso da parte di costoro di conquistare Roma, da intendersi, ovviamente, come metafora? Contano i fatti e se sono amabili per tutti, ben vengano. Ben vengano quindi certi altri roghi come quello italiano dell'ultima ora, quello delle intercettazioni telefoniche con il varo del decreto «cancella-intercettazioni» che sarà approvato certamente dalle due Camere. Gaetano Barbella, Il geometra pensiero in rete Gaetano Barbella | 21-09-2006 | «Allora non resta che stare nelle fiamme con il papa conservatore che però dialoga con il pensiero laico e vale, in un suo scritto o riflessione, migliaia di versetti imparati a memoria dagli imam, diventare carboni ardenti per una nuova scrittura dell’occidente che non si farà spegnere. Non c’è altra scelta».
Con questa conclusione hai detto bene Claudio, perché la vaticinata «nuova scrittura» non è altro che la nuova fenice che nasce dalle fiamme di sé stessa, quella della stessa tradizione dell’Occidente.
Ve ne sono, però, altri di nomi dei «fantocci» della pira ardente inscenata dalle torme islamiche che tu dici, e che sarebbe opportuno fa sapere. Per esempio quel tal rinomato pittore del 1500, Alessandro Bonvicino, detto il Moretto del quale ho tratto la sua «bottiglia del naufrago», giusto in tempo per far luce sugli attuali eventi burrascosi in cui è incappato Papa Benedetto XVI.
E questo vale per l’Arte.
Per la scienza ho fatto la stessa cosa, direi in modo assolutamente tempestivo, cercando di svelare il mistero riposto nel famoso dipinto il «Ritratto di Luca Pacioli».
Dove le «bottiglie del naufrago» che io ho raccolto e svelato i messaggio ivi riposte?
Nella prima, in un Arcangelo Michele per niente “armigero”, ed in una certa misura, ben disposto al dialogo con la Bestia.
Sin dal momento della sua esposizione, in un bella Chiesa di Brescia, ad oggi, è stato continuamente venerata dai devoti.
Nella seconda, in un evanescente «rombicubottaedro» sospeso ad un tenue filo – direi delle certezze, trattandosi di cosa geometrica – della fede, venerato da un fervente frate e dal suo assistente laico.
Tutto questo si trova esposto sul mio sito aperto da poco, Il geometra pensiero in rete, cosa che tu sai.
Ciao Gaetano
Gaetano Barbella | 19-09-2006 | In un momento delicato come questo credo che il Papa abbia perso una buona occasione per stare zitto. Lancelot |
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