|
| | Commenti presenti :
2 |
In questa pagina : da 1 a 2 | 23-04-2007 | un maestro è tale quando viene riconosciuto da chi lo sceglie. e credo che ognuno abbia bisogno dei propri personalissimi maestri. io ho dei maestri, in poesia. soprattutto maestre. sono quegli autori/autrici che mi coinvolgono e mi appassionano e che sono più avanti di me. nel tempo, nell'esperienza, nel talento, nella bravura. li leggo con rispetto e anche con una certa fiducia.
mi vien da chiedermi, in situazioni come quella egregiamente illustrata dal di scalzo, se non sia piuttosto una questione di marketing. nell'affollatissimo panorama odierno sono in tanti a sgomitare. e sembra di assistere ad una gara per mettere in mostra quante più onoreficenze possibili. anche tra i giovani. perciò è bene esporre tutti i titolo possibili... allora sì, che c'è da interrogarsi su quale valore dare al termine "maestro".
e se mi è permesso dirlo senza giri di parole, il problema è anche un altro: i titoli servono. "tutta la forza della poesia" ha il pregio di far incontrare giovani talenti con autori più esperti. ed è una cosa assai importante. mi chiedo però, e non solo in riferimento alla realtà morbegnese, se il pubblico accorrerebbe per sentire la poesia di uno/a sconosciuto/a. uno che ha un curriculum di sole due righe...
s. silviamonti | 23-04-2007 | Aveva ragione Dino
la Poesia ha da essere pura
A. Geribò
www.campanadino.it Anselmo Geribò | | 1 | |
| Lascia un commento |
|
|