Francesco Pullia. Bersani e i radicali
 
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   30-10-2009
Rutelli ha solo anticipato la decisione di transitare altrove; nel PD sarebbe rimasto a "pane e cicoria", cibo che ha dichiarato di aborrire.
Ora Bersani dovrà mostrare la volontà di rilancio del partito-che-non-c'è, operando una severa selezione interna, non certo indirizzata all'imposizione di un pensiero unico, ma, certamente, indirizzata a mettere fuori gioco quei personaggi che ritengono di potere servire due padroni.
taluni deputati devono capire, finalmente, che i tempi della lotta per le investiture sono finiti da oltre 8 secoli.
I visconti (vescovi-conti) dovevano obbedienza all'imperatore in quanto conti, nominati per eludere la successione al vassallaggio del feudo, oppure dovevano obbedienza al pontefice, in quanto vescovi ?
Il quesito fu causa di guerre, scomuniche, umiliazioni, resa dei conti, Canossa, rivendicazioni, rivalse, tutto e il contrario di tutto, sia in campo laico perchè l'imperatore, sempre in bilico tra una scomunica e la disobbedienza civile promossa dall'iniziativa papale, non poteva governare in quanto attratto e distratto da problemi di sopravvivenza dinastica; ma anche la Chiesa non se la passò bene, ed avrebbe ricevuto una solenne lezione se non fosse sorto quel monachesimo che salvò la Chiesa, malgrado la Chiesa, rinnovando l'antica promessa "non praevalebunt".
Ora i parlamentari devono aver ben chiaro che devono obbedienza alla Costituzione e alla democrazia, che dettano le regole per amministrare la cosa pubblica a vantaggio esclusivo del popolo, credente, non credente, cristiano, ateo, nihilista, musulmano, copto,animista o che altro.
Se ritengono di dover servire il Vaticano, allora vadano pure ad incrementare le presenze nei vari monasteri, oggi praticamente disabitati.
Anche i servitori occulti del partito avverso vanno identificati e messi alla porta, ivi compreso chi scrive pizzini fornendo spunti all'avversario politico, per mettere in difficoltà un alleato (vero La Torre ?).
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Ma in fondo la cosa non mi interessa più di tanto.
Ritengo, da siciliano radicato nel territorio, ferocemente siciliano, che noi dobbiamo fare qui la nostra battaglia. Il Meridionalismo di è spostato al Nord, investendo la Padania, ma è diventato un meridionalismo europeo, perchè la Padania è il sud dell'Europa e ne pagherà le conseguenze (ma dovrà pagare da sola, senza venire a chiedere aiuti al Mezzogiorno.... l'oro del Banco di Napoli e del Banco di Palermo, rapinato dal bandito Garibaldi, è finito, se lo sono ampiamente mangiato, pur se rappresentava i 4/5 delle riserve auree della Banca d'Italia).
La Sicilia, unitamente a tutto il Mezzogiorno d'Italia, deve transitare dal meridionalismo (fallito e fallimentare) al Centralismo Mediterraneo, per diventare l'ammortizzatore culturale in grado di comunicare e far comunicare i tre continenti che si affacciano sul Mediterraneo.
Bersani deve capire ciò (e glielo stiamo dicendo da più parti), perchè il tentativo di Lombardo è destinato a fallire, in quanto condizionato dalla presenza occulta, nascosta, mimetizzata, ipocritamente distratta del cavaliere.
Se dovesse nascere il PD Sicilia, non sarà un trucco come quello avanzato da Miccichè con il PdL Sicilia, avverrà o avverrebbe con il sangue agli occhi, della serie "Vespri siciliani".











Rosario Amico Roxas   
 

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