| 26-09-2009 | Ho visto caro Gianni che l'articolo l'hai scitto il 17 settembre, e scrivevi: "La manifestazione del 19 a Roma, in questo senso, è un segnale importante, vista secondo quest’ottica ribaltata".
Sarebbe stato un segnale importante, non c'è stato, è stato rinviato come i soldati in Afghanistan, "anche" dal governo amico e gli inviati Rai...
Feltri ha aggiunto informazioni importanti, come l'operazione alla prostata dell'Imperatore prossimo Nobel 2010 per la Pace.
Tutti i giornalisti aggiungono qualcosa, allo Zero.
Peccato solo alla fine la voce e le figure dei Ricercatori, ingegneri informatici svenduti dall'Azienda, hanno fatto a tempo a sventolare non le bandiere ma le foto dei loro figli, metafora futura di devastazione totale. Senza neanche il tfr, ricorrete gli hanno detto dall'estero, gli avvocati del Sor Parun...ma la trasmissione era alla fine, io ho sentito solo sopraffazione tra giornalisti dell'Ordine, mentre non in pochi avranno continuato a "guardare" come abbiamo fatto noi, Certi magari strofinandosi le mani, gli indici si sa..vanno avanti, come quelli medi delle dita. E lo spettacolo continua, anche le manifestazioni. Chi sui tetti, chi sui binari,chi in piazza a rivendicare la mancanza di notizie e gli attacchi.
Quanto parleremo ancora del 3 ottobre? Guardando?
Doriana Goracci
| | 25-09-2009 | Lo spaccato di intervista a Feltri è stata importante per vedere e cogliere i se , i ma, i documenti , le informazione di fonti che non si possono citare etc...ed è verissimo che l'informazione per prima deve essere del giornalista, nella sua responsabilità e soprattutto nella sua conoscenza dei fatti.
Sono d'accordo Gianni, la libertà inizia dalle persone che redigono articoli, spesso le prime a non essere libere ma serve del padrone. Il tuo è un bellissimo articolo e molto invitante a fare un attimo sosta e pensare prima di scrivere.
ciao
patrizia
patrizia garofalo
| | 25-09-2009 | Mi autocommento solo un attimo per tornare sul tema: sono felice di aver sentito sostenere le mie stesse tesi espresse nel pezzo da giornalisti ben più importanti di me, come, per esempio, Enrico Mentana, Marco Travaglio ed altri ieri sera ad Annozero.
Gianni Somigli
|
|
