Gino Songini. Mentre i cardinali tacciono
Non mi era capitato mai di vergognarmi di essere italiano (ma c'è sempre una prima volta)
 
Commenti presenti : 4 In questa pagina : da 1 a 4
   30-07-2009
Caro Sig. Gino Songini,mi presnto sono Iobizzi Marco nato a Roma,ma mio padre Alessandro classe 1946 e mio nonno Mario classe 1912 sono nati in "CORNOLO",luogo che credo lei conosca bene.Ho letto di recente "La strega e il capitano",e... Avrei necessità di comunicare con lei,magari via e-mail " marcoiobizzi@tiscali.it " .
La prego se ha del tempo mi mandi un e-mail,così potrò sciverle il motivo del mio interesse.
distinti Saluti e.......Complimenti per il suo articolo,condivido il suo pensiero.
Marco Iobizzi
marco iobizzi   
 
   29-07-2009
Lei è una persona normale, finalmente!
Non la prenda come uno sminuire la sua intelligenza, ma assurdamente, è un inchinarmi, sono presuntuoso, lo so, davanti a un uomo. Penso le stesse sue cose, ma mi sentivo strano: nessuno le ha dette, banali come sono e logiche.
Di solito nn mi espongo, ma se potessimo fare opinione, metteri pure la faccia, personalmente, per rivedere alzare la fronte a questo popolo. Non nutro speranze, anzi, manca poco acche me ne vada da questo paese ormai non solo in declino, ma in decadenza. Non ho toccato l argomento chiesa perchè lei l ha fatto magistralmente, eppoi... lasciamo viva la fede, ma sugli uomini, che dire di più? cordialmente, complimenti!

tigipi   
 
   29-07-2009
Grazie, caro Gino: mi aiuti a non sentirmi una mosca bianca in un mare nero.
Ho girato questa tua al mio vescovo: come faranno a domandarsi perchè mai i piccoli si disinteressino della Chiesa del silenzio!
Che non è più quella di Mosca, ma di questo Belusconistàn!
Ma, io faccio la domanda anche ai 'Cristiani' laici: non c'è nessuno che diventi rosso di avere la stessa nazionalità di questo vecchio sultano?
Carlo Forin   
 
   28-07-2009
Non mi era capitato mai di vergognarmi di essere italiano (ma c'è sempre una prima volta)
**********************


No ! Non si tratta della prima volta. Vergognarsi di essere italiani è già capitato, ma ad un pontefice poco conosciuto, poco studiato, oggetto di valutazioni superficiali, certamente meritevole di rivalutazione storica e spirituale; ma non possiamo attendercelo da questo pontefice.

Dopo la promulgazione delle Leggi razziali in Italia Pio XI così si espresse in un'udienza privata al padre gesuita Tacchi-Venturi:
« Ma io mi vergogno...mi vergogno di essere italiano. E lei padre [il gesuita Tacchi-Venturi] lo dica pure a Mussolini!Io non come papa ma come italiano mi vergogno!Il popolo italiano è diventato un branco di pecore stupide. Io parlerò, non avrò paura. Mi preme il Concordato, ma più mi preme la coscienza (E. Fattorini, Pio XI, Hitler e Mussolini, Einaudi, Torino, 2007 pag.171)

E il 6 settembre 1938 in un'udienza concessa ai collaboratori della Radio cattolica belga disse le famose parole:
« Ma l'antisemetismo è inammissibile. Spiritualmente siamo tutti semiti. »

Semiti, NON sionisti.





Rosario Amico Roxas   
 

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276