Yoani Sánchez. L’improbabile intervista di Gianni Minà
 
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   14-05-2009
Naturalmente sull'utilizzo improprio di una I... hai perfettamente ragione.
Sul resto sorvolo. Il tuo commento è straordinariamente comunicativo delle tue/vostre posizioni così com'è. Non serve altro. Perfetto.
Massimo   
 
   14-05-2009
fidel castro ruz,massimo,impara almeno a scrivere il nome.yoani graziosa,ammazza che gusti barbari e comunque l'articolo del buon minà(grande giornalista e tu invece frustrato anonimo)era pieno di buon senso e scomode verità,come il sussidio vergognoso che i dissidenti a cuba percepiscono dalla mafia terroristica di miami.
sandro   
 
   10-05-2009
Il mitico Gianni Minà, preistorico giornalista veterocomunista, ha eseguito gli ordini del vecchio amico di merende (e suo notorio finanziatore) Fidel Castro Ruiz.
In suo farneticante articolo ha attaccato le attività di Yoani Sanchez. Tramite una prosa danzante nell’ambiguità il nostro caro Minà ci disegna una Yoani bugiarda, poco informata, probabilmente inebriata dalla potenza economica di qualche oscura associazione statunitense. Una Yoani sconosciuta a Cuba perché Cuba è felice così. Felice del suo Comandante, del suo regime, della sua proverbiale efficienza socialistocaraibica.
Naturalmente i migliaia di lettori che ogni giorno, da ogni continente di questo piccolo pianeta, leggono il blog di Yoani… non sono altro che agenti controrivoluzionari al soldo dell’Impero. Naturalmente tutti coloro che stanno acquistando Cuba Libre (tradotto in Italia da Gordiano Lupi) non sono altro che fomentatori e reazionari fascisti. Naturalmente le istituzioni pubbliche e private che in Spagna, in Italia, in Germania, negli USA, hanno tentato d’invitare Yoani non sono altro che strumenti di un piano mondiale di denigrazione degli straordinari successi economici e sociali dell’avvocato caribeño. E poi udite, la novità presentata da Minà: a Cuba si studia gratuitamente.
E che pizza Gianni! E sono quarant’anni che ci propini questa ragione per una dittatura semplice e chiara come quella cubana. E fai un minimo sforzo… non ripetere sempre le medesime battute.
In questo scenario postatomico, in cui colpite sono state le menti, Minà si muove col garbo e l’eleganza del dinosauro, rasentando ormai una ulteriore incolpevole comicità quando afferma che a Cuba nessuno conosce Yoani. Dimenticando però che il suo padrone in persona, l’amato Fidelito, ha parlato di “giovani cubani che minano il sistema”, riferendosi proprio alla graziosa e coraggiosa Sanchez. E perché mai impedire per diverse volte il visto per raggiungere l’Europa a tale sconosciuta signorina?
Caro Minà… non è tempo della pensione? O meglio, e questo si addice ad ogni vecchio, non è il tempo della dignità e della verità?
Massimo   
 

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