Monica Lanfranco. La femmina dell'uomo
 
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   10-05-2009
Mi sta bene il mio ruolo di femmina dell'uomo. Mi guardo bene dal fare i ravioli né mi sento vecchia, non temo le più giovani, ognuno ha avuto il proprio tempo. Non sto allevando un figlio maschilista se mi capita di dirgli che tante donne in carriera starebbero meglio a lavare i piatti, o a fare le madri. Né mi interessa la vita privata dei politici, l'essenziale sono i risultati. Magari sarebbe più interessante conoscere il motivo profondo per cui si sono messi al "servizio" della gente. Insomma, non capisco il senso di questo discorso, direbbe Nietzsche, da morale del ressentiment, e pure offensivo per le donne che altrove - con un termine oltremodo improprio - continuano ad essere definite "casalinghe". Il femminismo, sotto certi aspetti, è stato solo un'illusione, le leggi della natura non si possono riconvertire con i cortei.
Anna, leggera e disillusa   
 
   08-05-2009
il riferimento alle mamme che allevano i cuccioli è calzante, vero, dannoso e perpretato con acrisia. é la parte più suggerente del suo bello scritto.
patrizia garofalo   
 

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