Barack Obama allenta la morsa su Cuba. Verso la fine dell’embargo?
 
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   16-04-2009
Gli avversari del sistema cubano hanno sostenuto per 50 anni che il bloqueo alla fine lo avrebbe fatto crollare. Poichè i fatti si sono incaricati di dimostrare l'esatto contrario, ora molti di costoro hanno cambiato idea e ritengono che per il crollo siano necessarie le misure di allentamento del blocco. Allentamento voluto persino dalla piu' potente organizzazione anticastrista di miami.Nella realtà il bloqueo è servito a fidel per rafforzare il suo potere, le misure di allentamento serviranno a raul per rafforzare il suo.
nino   
 
   15-04-2009
Gordiano, questo e' il piu' bel augurio che potevi fare.
Spero che cambiamento voglia dire Cuba ai Cubani.Democratrici pero Cubani.
Riccardo Brandoni   
 
   15-04-2009
Il Blocco.
E' strano per chi abbia vissuto del tempo a Cuba questo continuo riferimento al Blocco. In realtà lo sanno tutti che tutto passa per il Venezuela e che insomma il Blocco sembra più l'archetipo di un dogma ideologico più che un reale elemento di disturbo allo sviluppo economico del Paese. Mi ricordo vagamente una barzelletta che girava all'Avana ad inizio anni 2000 e che se la prendeva con Blocco americano anche per l'arrivo dei cicloni.

Si parlava anche in altri ambiti della rivista Tellusfolio delle posizioni di Obama e delle nuove aperture.

L'amministrazione statunitense ha chiarito, senza più possibilità d'incomprensione, che le nuove misure sono rivolte al popolo cubano. Serviranno per dotare di maggiori strumenti (economici e tecnici) i cittadini di Cuba, nell'ottica di avvicinarli alle democrazie occidentali. Quindi gli USA palesano come primario obiettivo abbattere il filtro fumogeno a cui il regime castrista costringe la Isla... per far "conoscere" meglio quello che c'è fuori da Cuba. E quello che Fidel Castro da anni cerca di celare. La libertà, la democrazia, le opportunità di felicità.

Si può pensare che il difensore delle libertà personali Obama possa mai dialogare direttamente con il Tiranno Fidel Castro? Si crede davvero che il nuovo presidente USA butti al macero 50 di opposizione statunitense alla dittatura castrista solo per buonismo?

Non è un caso che Castro abbia definito "una carità" le nuove disposizioni, richiedendo la fine del Blocco. Proprio perché sa non essere qualcosa ottenibile dato lo status attuale del regime castrista.

I credo che Obama... voglia "svegliare" il popolo cubano, non trattare col macellaio dell'Avana.
E credo davvero in futuri prossimi cambiamenti... magari anche nella fine del Blocco.... ma solo dopo lo sviluppo anche embrionale del processo democratico a Cuba. NON PRIMA!
Il Blocco può finire domani... dipende dal Tiranno, Che faccia un passo indietro. Che lasci Cuba alla democrazia pluralista. Che non consideri più l'anima di 10 milioni d'individui come suo dominio personale... ma che consenta la libera espressione delle libertà individuali.
Altro che fine del Blocco.

Viva CUBA libera dalla tirannia castrista.
Massimo   
 
   15-04-2009
lupi, dici che i divieti di bush furono imposti come reazione alla "primavera negra", ovverosia all'arresto di 75 dissidenti politici.In realtà la primavera negra si verificò nel marzo 2003, i divieti di bush, invece, furono introdotti nel maggio 2004. Non ci fu, perciò, alcun legame coi fatti del 2003, ma il tentativo, riuscito, di attirare i voti degli anticastristi di miami, che nel novembre di quell'anno sarebbero andati al voto per le presidenziali.
Infatti, l'ex presidente americano, se avesse voluto reagire agli arresti dei 75 dissidenti, non avrebbe certamente atteso 14 mesi per far scrivere e pubblicare un decreto presidenziale. E' stata, perciò, una semplice strumentalizzazione dei fatti occorsi all'avana per un fine eminentemente politico-elettorale.Gli americani hanno bisogno, dopo anni di isolamento, di farsi accettare di nuovo dai popoli del mondo e quindi usano, saggiamente, queste misure per farlo. Il bloqueo sarà gradualmente frantumato dal congresso americano, ma non eliminato, almeno per dare la sensazione agli anticastristi di miami di contare ancora qualcosa.

nino   
 

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