Rosario Amico Roxas. Emilio Fede dimentica il Berlusconi abortista!
 
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   10-02-2009
Ho seguito lo scambio Roxas-Sansi. Che si riduce all'idea del primo di "svelare" le contraddizioni ideologiche di Berlusconi, e del secondo che richiama al fair play politico per non scadere nel truculento che è appannaggio della Destra in questo momento.
Mi sento di appoggiare la coraggiosa opera di "smascheramento" dell'ideologia cattofascista di Berlusconi e vaticana, perché un intellettuale e un cittadino se ricoperto di menzogne ha il diritto di ribellarsi. Rischia firmando le sue denunce, e, SOPRATTUTTO, se questa notizia, è veritiera, non venendo divulgata da nessun giornale su carta, i giornali on line, e TELLUSfolio, su tutti hanno il dovere di farla conoscere.
Può un uomo che fa abortire la propria donna, al settimo mese, per un figlio "non sano", ergersi ad accusatore di un Presidente della Repubblica e dei partiti politici che laicamente, hanno sostenuto la scelta di Englaro riconosciuta da sentenze italiane ed europee? Può il vaticano e la gerarchia cattolica riconoscere meriti religiosi ad un abortista?
Non credo. Dunque Roxas potra scrivere in TF-Critica delal Cultura le sue denunce. E io firmo con lui.

Claudio Di Scalzo
Claudio Di Scalzo su Berlusconi abortista   
 
   09-02-2009
x Enea Sansi

Certo è chiaro, la mia nota fa il paio con la strumentalizzazione di Fede; ma contesto e avoco il diritto di poterlo fare e di doverlo fare.
Si è aperto un gioco perverso, con una posta altissima; il concetto di fondo ci obbliga a scegliere se partecipare o meno a tale gioco. Normalmente non partecipo; preferisco il solitario, con le mie riflessioni, i miei approfondimenti,la mia coscienza, e (scusa la presunzione) la mia cultura, proprio per non essere costretto a scendere oltre i limiti del tollerabile. Ma stavolta in quel gioco si sono presentati i bari di professione, con un cartaro dalla "mano lesta", con la scopo di vincere a qualunque costo.
Così ho partecipato, ovviamente barando anch'io, usando tutti i mezzi possibili e immaginabili per sventare il lurido gioco delle tre carte; ma non ho mentito: ho usato le loro stesse carte segnate, perchè convinti che nessuno le avrebbe usate.
Vuoi proprio che sia lasciato libero lo spazio per mistificare sempre ??? C'è un limite a tutto ed in questo caso è stato ampiamente superato.
La vita di una persona, il dramma di una famiglia, è stato gettato sul piatto per un rilancio che avrebbe dovuto zittire gli spettatori; non me la sono sentita di rimanere annichilito ed ho riposto al loro rilancio con uno sputtanamento più pesante del loro stesso rilancio.
E' chiaro che, a questo punto, non mi fermo; se ritengono di avermi portato al fondo che più fondo non si può, sappiano che sto scavando a mani nude per scendere ancora più in basso, se questo dovesse servire ad annegarli.
Rosario Amico Roxas   
 
   09-02-2009
Non lo so se sia efficace, caro Carlo, ma di certo la strumentalità nel porre la questione usata dall'Amico Roxas fa l'esatto paio con quella, abituale, di chi intenderebbe criticare. Sì, Rosario, non so se se ne rende conto, ma così facendo si mette sullo stesso piano di Emilio Fede. Questa, almeno, la mia impressione.
Problemi di coerenza, specie se attinenti la sfera personale del libero cittadino Silvio Berlusconi (che tale rimane anche se ora protetto dallo scudo 'Alfano'), riguardano la sua coscienza. Non è forse proprio per l'interferenza, invece, con la nostra, di coscienza, che il provvedimento oggi in discussione al Senato ci risulta tanto insopportabile?
Poi, certo, la strumentalizzazione della vicenda della povera Englaro – vuoi per una mera questione di potere o vuoi per recuperare un consenso 'cattolico' tanto pericolosamente fatto vacillare dalla trovata dei 'medici spia' – è sotto gli occhi di tutti.
Enea Sansi   
 
   09-02-2009
Bravo Rosario: efficace!
Chi legge coglie il senso -franza o spagna pur che se magna- delle bandiere del 'cavaliere nero'.
Poichè Tellusfolio è aperto ai contributi radicali, ed ho appena letto un articolo di una rappresentante parlamentare radicale che scrive -sì al cambio della Costituzione, appena moderato da un 'pur che cambi il clima' gridiamo fortissimo -alt alle modifiche alla Costituzione, che è italianissima, anche in quelle cosine modificabili, che ci terremo strettissime in questi momenti bui-.
Sono passati pochi anni dal precedente tentativo di modificare la Costituzione. Dovremmo vivificare i motivi con i quali abbiamo respinto quel tentativo anzichè dar spazio a discussioni col cavaliere nero, che sa benissimo come usare il fedele fido Fede, mentre coloro che lo guardano ancora fino in fondo sono pronti a seguire il cavaliere nero, che non merita neanche la fiducia del prestito di una bicicletta per dieci minuti.
Carlo Forin   
 

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