Yoani Sánchez. Piccoli diseredati
 
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   11-08-2008
Verdad Nino, verdad. Il commento è pertinente e logico. Se la scuola cubana non fosse ideologica ma libera e pluralista sarebbe perfetta, infatti. A me piacerebbe la perfezione, visto che credevo nella Rivoluzione.
Gordiano Lupi   
 
   11-08-2008
Né a me piace il nome «Los ploretaritos», discusso diminutivo spagnolo di proletari; però, nemmeno chiamare i circoli infantili, kindergarten o kindergarden, come si usava nella pseudo repubblica per insegnamento prescolare a 5 anni.
Yoani si limita a dire che sarebbe preferibile nomi più teneri, e ha ragione; però non dice che ci sono centinaia di asilo con nome tenerissimi, come ben chiarisce Lupi. Ci sono anche nomi “bellici” con riferimento storico: milicianitos (combattenti contro il terrorismo e la guerra sporca) e mambicitos (combattenti contro il dominio coloniale spagnolo).
I proletari d’oggi sono molto diversi, però sempre proletari sono; piuttosto, il divario fra chi più possiede e chi meno, è aumentato. I pc attuali sono anche questi molto diversi degli originali però pc continuano a chiamarsi. Fra i proletari, «definizione classista e antiquata» rientra più del 90% della popolazione di questo pianeta spaccato in classi. Antiquata? Decisamente, no.
Indipendente ai nomi, per ogni “diseredato”, papà e mamma pagano 40 pesos al mese (€1,15); neanche sufficiente per pagare la elettricità consumata; è il frutto delle garanzie d’uguaglianza e del lavoro e privazioni dei genitori. Se si è ragazza madre, il per capita familiare è sotto il minimo, o usufruisce più di un bambino, si applicano sconti (!). Il 25% dei bambini fra 1 e 4 anni assiste ad un circolo infantile e il 40% con 5 anni a un semi-internato (ONE, 2006), dove si paga 7 pesos (€0,20). Nel mondo degli “eredati” latinoamericani, la maggioranza dei bimbi non sa cosa siano queste cose; altri non hanno bisogno: non ci sono più. Cuba ha il minore tasso di morte infantile; tutti gli altri (eccetto Cile e Costa Ricca) hanno, al meno, il doppio.

Leonardo Mesa   
 
   11-08-2008
poverini i bimbi,vanno in una scuola che si chiama proletarini!Eh si,sarebbe meglio che non andassero in una scuola con questo nome orrendo!Peccato che milioni di bimbi non possono protestare contro il brutto nome della loro scuola,perchè semplicemente non ce l'hanno.
nino   
 

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