Brunella Vanotti e Giorgio Francobandiera. “Come vincere ansia e depressione”
Il Manuale psicoeducativo operativo del Centro “Koinè”
 
Commenti presenti : 6 In questa pagina : da 1 a 6
   21-06-2009
ciao...il libro da voi illustrato mi può essere interessante x condividere idee...ciao a tutti





fiorella..
bonasegale fiorella   
 
   17-02-2009
io sono penso che bisogna imparare a conoscere le nostre paure,affrontarle è solo cosi che si superano certo non sempre ci si arriva ma sono sicura cke con un buon trattamento si puo uscire dal tunnel.
fiorella bonasegale   
 
   17-02-2009
ciao sono la fiorella ora mi sento un po meglio grazie a voi spero di essere piu forte dell ansia e di riuscire ad affrontarla altrimenti è un casino.
bonasegale fiorella   
 
   25-07-2008
a prescindere da quella che è la questione etica e propriamente medica dell'assunzione di psicofarmaci...preferirei lasciare un commento sul manuale stesso. ho trovato che sia una prima introduzione, facile e alla portata di tutti, per addentrarsi in quelli che sono i labirinti contorti della mente umana. una piccola guida che aiuta a riconoscere un problema che magari si trascura, un metodo per capire se si ha bisogno di un auto concreto oppure no, un incoraggiamento sottile, ma gradito.
manu   
 
   18-07-2008
Rispondo a Lory: non si può sempre generalizzare!!! Psicofarmici-si, psicofarmaci-no!!! Il medico sa quando ne occorre la prescrizione!! Non credo ci sia qualcuno SANO DI MENTE che si diverte ad andare in analisi per farsi prescrivere benzodiazepine, barbiturici, litio e quant'altro!!!! Insomma c'è effettivamente il bisogno oppure esiste solo la psicosi generalizzata di una società "malata immaginaria" che cerca cure immaginarie??!! Oppure è una scelta Psichiatra/Paziente...per moda?? Per "tendenza"??
Basta!!! Ad una persona diabetica potreste decidere di togliere l'insulina?? Perchè allora una depressione ossessivo-compulsiva non deve essere trattata con psicofarmaci?!!
Dovremmo tutti imparare a conoscerci meglio, a non avere paura delle nostre "follie", qualcuno più piccole, altri più grandi, ma se invece di correre dallo psichiatra, neurologo ecc.. imparassimo a "spatologizzarci", probabilmente non ciucceremo il Prozac come un ghiacciomenta!!!!

Carlotta
carlotta   
 
   18-07-2008
Buono il fatto di voler aiutare delle persone ad uscire da ansia e depressione. Io (e penso sicuramente anche moltissime altre persone) non sono pero' d'accordo sul fatto di somministrare psicofarmaci e penso che una persona dovrebbe prima "leggere gli effetti collaterali". La vita e' la "nostra" e siamo NOI che prima di tutto dobbiamo "occuparcene" piu' o meno bene, come siamo capaci, non importa......E' SEMPRE MEGLIO CHE DELEGARE il "PROPRIO" RUOLO nella propria vita ad altri. Mi chiedo, infine, se dietro a tutto questo parlare a favore degli psicofarmaci tramite i media ultimamente......non si "nasconda" qualche sorta di "pubblicita' occulta" ad essi......
Lory   
 

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