Fabiano Alborghetti trova Antonio Bassano
Cercando l'oro 18
 
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   19-05-2008
partendo dal presupposto k non sn "molto istruita" in materia, a parte qlk spiegazione del prof, voglio fare i complimenti a toni e i migliori auguri x incoraggiarlo sempre di più a coninuare... 6 GRANDE FRATE'
Gr@-Gri   
 
   15-05-2008
la possibilità di trovare un posto dove una voce si può leggere/ascoltare - va detto - c'è anche grazie agli spazi come questo ed al coraggio di un editore come Claudio Di Scalzo che sulla poesia investe nonostante sia una delle arti bistrattate. Chapeu !


fabiano alborghetti   
 
   10-05-2008
bravo antonio. la sua attenzione per i particolari si racconta con cura e ricerca. mi piace il suo continuo ritorno a pochi certi luoghi sicuri, dove l'ombra del passato fanciullo filtra attraverso i buchini delle tapparelle come il sole in pieno pomeriggio d'estate quando la mamma non ci faceva uscire ancora per il troppo caldo.
maria nardelli   
 
   09-05-2008
devo dire anch'io che, sfogliando l'edizione 2008 del segreto delle fragole di lietocolle, come alborghetti, sono sobbalzato dalla sedia leggendo la poesia di toni bassano (anche se forse non gli ho poi attribuito tutti quegli anni...). mi è sucesso con lui e pure con sergio pasquandrea, altro grandissimo per me, che con bassano condivide quest'amore, quest'empatia con la bellezza racchiusa nelle piccole cose, quell'attenzione alla scintilla di magia racchiusa negli oggetti umili, nelle azioni quotidiane che danno un senso alla vita... è questo il bello di bassano, lui dà importanza a tutto, anche al minuto, a quello che in genere passa inosservato o è considerato banale e a cui rende una certa sacralità, sempre col suo linguaggio piano, pacato, rende essenziale persino l'oggetto o l'occasione più modesti (gli oggetti sulla tavola, i panni da ritirare, l'inquilino del quarto piano, il viaggio in bus...) per cui do piena ragione ad alborghetti: quella di bassano è poesia di partecipazione! io poi ho avuto modo di conoscerlo anche di persona e la sua umanità, l'umiltà nonostante l'evidente bravura e la generosità di cui è capace sono vera acqua fresca in un mondo editoriale, quello legato alla poesia, così pieno di tromboni che gonfiano il petto e sfanfarano per cento copie vendute e nemmeno un verso, pur se tecnicamente perfetto, in cui s'intraveda del sentimento... forse è per questo che lui si tiene così da lato rispetto a quel mondo, non lo sente affine per carattere? non so. certo è che alborghetti ha fatto bene a dargli spazio, altrimenti dubito, conoscendolo, che se lo sarebbe preso lui... mi auguro anch'io che gli vengano riconosciuti presto i suoi meriti (anche se forse non venderà mai cento copie, è pur sempre poesia la sua, e nemmeno della più facile) ma di certo gli auguro ogni bene e lo ringrazio di considerarmi suo amico. lillo
antonio lillo   
 

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