In versi d'amore: la scelta di Antonio Fiori. A cura di Alivento (5)
 
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   01-03-2008
Che belle queste scelte che testimoniano un percorso così significativo ed esemplare... In particolare ho apprezzato il testo del poeta italo-argentino, Rodolfo W..., ingiustamente poco ricordato, al punto che, mentre scrivo il commento, non ne ricordo esattamente il cognome, pur avendolo conosciuto personalmente, in teatro, da ragazzo, quando volevo fare l'attore.
La bellissima, sobria poesia del nostro Antonio, sopporta egregiamente il confronto con tanta "altezza", il che la dice lunga sui suoi "risultati", sempre più ragguardevoli.
Grazie ad Alivento e a Tellus, per queste occasioni preziose.
Un caro saluto a tutti.
francesco (de girolamo)
Francesco De Girolamo   
 
   29-02-2008
E' stato un piacere per me poter vedere pubblicato questo articolo su tellusfolio, ma piacere ancora più grande è scoprirlo all'attenzione di così tanti amici, e leggere l'apprezzamento della sensibilità, della scelta, delle molteplici citazioni di Antonio Fiori.
Ciò che a me più è piaciuto di questo lavoro è proprio quella parabola, quella curva ideale che compie il rapporto, l'approccio, il pensiero dell'amore nella vita, che Antonio ha così ben espresso in questa sua successione di scelte, fino allo struggimento malinconico e profondo del suo testo (stemperato dai riferimenti erotici) che, più intensamente si avverte nelle poesie di Giovanni Raboni, del quale trovo i versi che riporto più sotto davvero commoventi.

Penso se avrò il coraggio
di tacere, sorridere, guardarti
che mi guardi morire.

Solo questo domando: esserti sempre,
per quanto tu mi sei cara, leggero.

Grazie a tutti di cuore e saluti cari.


Alivento   
 
   29-02-2008
Il mio commento deve essere andato in linea in contemporanea con quello di Daniela. La voglio perciò ringraziare per essersi soffermata e per la riflessione su Neruda (che però, in Europa, è stato a un certo punto distorto e inflazionato diventando, suo malgrado, poeta a page; ma proprio per questo va riscoperto e apprezzato).
Devo fare una precisazione, a Daniela e a gli amici che leggono, sulla scelta di una mia poesia tra le preferite: dal tono e dalle parole che la precedono pensavo si capisse che fosse una autocitazione che non mirava a equipararla alle altre, ben più autorevoli, quanto a trovare una via d'uscita dalla difficoltà di sceglierne una :-)

Saluti cari
Antonio
Antonio Fiori   
 
   29-02-2008
Ringrazio Rina e Lucianna per le loro riflessioni sul nostro tema immortale.
Trovo molto calzante l'accostamento che fa Lucianna di un poeta diverso ad ogni età della vita. Di quel poeta a quell'età (sarebbe bello, sto pensando, sviluppare il discorso e costruire una breve antologia di nomi per ciascuna età - chissà, forse qualcuno ci ha già provato).
E mi sento anche io, come Rina, in sintonia piena con Raboni sul rapporto tra amore e tempo, che alla fine conduce a una commovente esaltazione dei sentimenti proprio quando più s'avvicina il momento dell'implosione del tempo, della fine.
Un saluto affettuoso
Antonio
Antonio Fiori   
 
   29-02-2008
Bella la scelta di Antonio e interessante notare come,negli anni, i gusti poetici si adeguino alla nostra maturazione e al differente modo di scrivere/leggere/vivere l'amore.
Detto questo, io trovo che le poesie amorose di Neruda siano sempre ineguagliabili, a vent'anni come a cinquanta,per forza evocativa e semplicita' di lessico, il che le rende dei veri capolavori accessibili a chiunque. Non c'e' persona in Cile che non conosca a memoria la cancion desesperada che chiude quel magnifico libretto che ha reso famoso questo poeta latino-americano. La poesia d'amore diventa allora la porta attraverso la quale anche chi non legge o scrive poesia puo' aprezzarla ed innamorarsene. Questo, secondo me, il pregio maggiore di Neruda: essere un poeta accessibile a tutti, rendere la poesia semplice e gustosa come il pane, l'acqua, la frutta e la terra: cioe' tutto cio' che di piu' semplice ed elementare c'e' nella vita. Questa, per me, e' la vera arte, quella che arriva dritta e colpisce dentro senza il bisogno di mediazioni, recensioni, interpretazioni.
Piaciute comunque anche le poesie di Raboni e le altre. Fortunato te, Antonio, che ritieni una tua opera fra le poesie d'amore preferite. Quelle che ho scritto io, ahime', le trovo sempre eccessive ed esageratamente sentimentali.
Un caro saluto a te e alla cara Alidivento.
daniela

daniela raimondi   
 
   29-02-2008
E' interessante notare come nel tempo cambino le nostre preferenze poetiche soprattutto per quanto riguarda la poesia d'amore. Certamente perchè ad ogni età l'amore è vissuto in maniera diversa. Antonio Fiori con questa sua mini antologia, come giustamente nota Giacomo Cerrai ci offre un tratto del suo persorso umano. Da Neruda più adolescenziale, Aragon della prima giovinezza, Kavafis della maturità piena e vitale, Wilcock del disincanto, Raboni della maturità pacata ma viva ancora e ancora con il desiderio di amare ed essere amati che non ha età. Grazie e un saluto a tutti. Lucianna

P.S. Un saluto particolare ad Alivento
lucianna argentino   
 
   29-02-2008
'Un giorno o l'altro ti lascio'. Paradossalmente son convinta che questa sia la più grande forma d'amore se parte dal percepire quel lento, inesorabile, impietoso, scorrere del tempo su di noi.
La poesia di Raboni è quella che mi calza addosso alla perfezione. La parola vibrante che vi si legge, in un armonico scorrere di versi, non può non conquistare.. Stupenda, e trovo come un sottile filo identico il disegno su cui poggia la Poesia di Antonio. Affinità, ed è pur vero, di affinità si può parlare perché il tema dell'amore è universale.

Ciao, grazie Antonio, grazie Ali:)





Rina   
 
   28-02-2008
Devo ringraziare alivento per avere introdotto così bene il mio personale 'discorso amoroso', che, come lei giustamente ricorda, nasce sullo schema di un'intervista. E la ringrazio anche per avere ampliato la piccola antologia proprio su Giovanni Raboni.
Si sa, l'amore è terreno minato in poesia. Io ho provato a proporre un percorso di lettura a più voci, che spero risulti gradito ai naviganti...
Gentilissima e attenta, come sempre, Antonella, che ha apprezzato l'originalità di Wilcock.
Ringrazio infine Giacomo Cerrai, anch'egli conversatore 'amoroso', e la redazione di Tellusfolio che mi ha condiviso con alivento l'idea di ospitarmi.
Buona giornata
Antonio
Antonio Fiori   
 
   28-02-2008
ne è uscita una deliziosa mini antologia, compreso il testo di Antonio, che non sfigura certo. L'amore non stanca mai, nemmeno come argomento poetico...
abbracci a Ali, a Antonio, a Antonella...
G.Cerrai
giacomo cerrai   
 
   28-02-2008
La scelta di Antonio è molto variegata e la sua spiegazione circostanziata, più che l'amore ama i luoghi mentali e sentimentali dell'incontro, il percorso dell'amore, che ci racconta attraverso le sue proposte, la vita è mutamento, si cambia e cambia anche il nostro sentire, il nostro sentire ci cambia, e così via. quindi non mi sorprende il suo discorso amoroso. neruda mi piace poco, fra quelle proposte nel percorso di antonio, oltre la sua, mi piace molto: e vattene, sei troppo innamorevole! per quella paura che esprime, la paura di perdersi nel labirinto dell'amore, della bellezza, dell'arte. Antonio oltre ad essere un ottimo poeta e un uomo di grande cultura poetica. un caro saluto a tutti, è stato un piacere passare di qui stamattina. antonella
antonella   
 

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