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   29-01-2008
Il problema è di comunicazione.
Benedetto XVI è distante dal sentimento umano dei popoli latini.
La sua figura è priva di quel calore umano che il suo precedessore ne era particolarmente dotato.
Le interessanti scienze teologiche e dogmatiche che il papa riserva non posso essere profuse se la sua persona non riesce a toccare il cuore della gente.
E così, come succede nella politica, l'incomunicabilità del Vaticano porta allo scontro, alla divisione e al disorientamento.
Esistono poi le grandi domande, che le condizioni di tolleranza laica sottopongono alla religione cattolica: l'ecumenismo, il matrimonio, la contraccezione, l'educazione (solo per citarne alcune) a cui la chiesa da' sempre risposte parziali o assolutistiche, comunque inadeguate e spiritualmente sterili.
Di questo passo, se il Vaticano (a tutela delle gerarchie interne) sceglierà di chiudersi nelle sue contraddizioni, ed eviterà di recuperare un rapporto piu' vero con l'uomo e la scienza sarà costretto subire un allontanamento dei propri fedeli.
Altro che declino del laicismo nell'ateismo!
matteo   
 
   20-01-2008
Condivido quanto hai scritto, Claudio.
Aggiungo che un teologo spagnolo a me ha dato, quand'ero adolescente, un motivo laico per credere: ogni assolutismo viene reso pochezza storica dalla fede nell' unico Assoluto che garantisce da ogni idolo umano.

In questo 2007-2008 ho dovuto assistere ai dialoghi scomposti di una società precipitata al 35° posto nel mondo come libertà di informare. Ed ognuno dimentica dove siamo rispetto al resto del mondo!
Una società che idolatra il laicismo, la suprema verità che insegna al Papa dall'alto in basso.
63 insegnanti universitari di fisica che rendono insipiente La Sapienza ed affermano contemporaneamente che far scienza è non aver padri (come si fa ad essere più insipienti?) e che il Papa è colpevole ancora per aver intimidito Galileo!
E tutti i -sì, non è sapiente non farlo parlare, ma...-.
Ho sentito persino Scalfari enumerare scemenze da papa laico, insegnare al Papa come lo ricorda chi non frequenta la Chiesa da quando portava i calzoni corti! Non l'avevo mai sentito così arrogante a dichiarare piccolo il teologo più grande!
Sono d'accordo che essere cristiano significa andar contro ogni struttura costituita e rispetto il tuo anarchismo conseguente.
Ma, da socialista del tempo in cui chiedevamo di rendere possibile l'Alternativa, non posso tacere di fronte a tante manifestazioni di ignoranza passate per libertarismo!

Questo passa il convento laico: il Papa non parli sennò non siamo più liberi!
Carlo Forin   
 

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