Class action. I diritti fondamentali che la legge voluta dal Governo non tutelerà mai
 
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   15-12-2007
Affidereste mai la Class Action all’Adiconsum e al CNCU presieduto da un Ministro?

Il presidente della CONSAP, organismo che gestisce la procedura di indennizzo diretto, dichiara in una video intervista che bisogna aspettare almeno un altro anno (!!) per eventuali riduzioni dei premi, Paolo Landi, il presidente dell’Adiconsum, forse ispirato dai nostri comunicati, ammette che tutte le misure sostenute a spada tratta dalla ineffabile associazione in materia di RC Auto hanno fatto guadagnare le Compagnie in un contesto di mercato concentrato su pochi operatori e di premi in aumento. Una buona occasione per prendere atto, con pronte ed immediate dimissioni, del fallimento di sei anni di politiche concertative e accordi di conciliazione con le imprese assicuratrici? Temiamo di no, anzi il Parlamento vorrebbe pure concedere all’Adiconsum e al CNCU la possibilità di fare una Class Action, che di Class Action ha solo il nome. In questo contesto, triste per consumatori, vittime della strada, investitori, registriamo l’intervento in aula dell’On. Stefano Pedica, fortemente critico nei confronti della Class Action all’Italiana e del CNCU. Speriamo in un ampliamento del fronte dei parlamentari che cominciano a comprendere l’assurdità dell’assetto istituzionale del consumerismo italiano cercando di porre rimedio con la modifica dell’art. 136 del Codice del Consumo.

stefano mannacio   
 

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