Francesco Pullia. Tibet. “Signor Sisci, per piacere, cambi mestiere”
A proposito di destabilizzatori degli equilibri regionali e mondiali...
 
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   19-05-2009
Cara Martina Fiore, scopro in lei un carattere tenace, e del resto i fiori, anche a primavera, tanto esili nella loro bellezza sono saldi e ben piantati a terra,... scriva per TF stabilmente, la ospito in "Scritture & Web" o nel "Calamaro Gigante", da qui avrà modo di manifestare in piena libertà il suo pensiero e magari dare "letture" diverse da quelle del Signor Francesco Pullia riprese da Notizie Radicali e non scritte espressamente, come quasi sempre accade, per Tellusfolio "Diario di Bordo". Io prediligo la produzione fatta e dentro TF e per TF. Anche se c'è meno mestiere e minore aappartenenenza a partiti. Ci si guadagna in freschezza. Ci pensi, giovanissima Martina, ci pensi. CDS
Claudio Di Scalzo   
 
   19-05-2009
vorrei aggiungere che io sono una ragazza molto giovane e di sicuro lei ne capisce più di me di queste cose ma mi fa rabbia che un uomo che io stimo tanto sia giudicato in modo sprezzante da lei per una frase che può suonare cinica. questo (penso) era il suo modo di 'raccontare' gli avvenimenti, cercando un parallelismo tra diversi fatti avvenuti in paesi di culture differenti. magari l'esempio in questione può sembrare cinico ma non credo fosse sua intenzione ignorare quelle ingiustizie e quelle crudeltà. perchè avendolo conosciuto so che non è possibile. e si accorgerebbe anche lei della sua cultura e della sua poeticità se solo si informasse un pò di più sul lavoro che ha svolto in tanti anni di carriera.
martina fiore   
 
   19-05-2009
"...nel mio caso sono i libri a trovarmi...quella mattina su uno scaffale nascosto, i miei occhi incontrarono un
“titolo” che in quel momento della mia vita mi corrispondeva al quanto: Mal di Cina, di Ilario Fiore.
Leggendo i cenni biografici dell’autore scoprii che era un giornalista della rai che aveva svolto il ruolo di
inviato per la tv nazionale, nelle sedi di New York, negli anni sessanta, a Mosca nei settanta e a Pechino negli
anni ottanta...incredibile!
Quel volume che pagai pochi euro era ancora avvolto nel cellofan sebbene fuori catalogo da anni e si trovava
li’ chissa come...Fu una scoperta per me sensazionale!
Durante la lettura mi sembrò di conoscere l’autore da anni e mi sentii come un amico a cui lui, con grande
poesia, raccontasse le sue eccezionali esperienze in Cina...
Maturai quasi subito il desiderio di incontrare quell’uomo, ma...come spesso mi succede, arrivai tardi
all’appuntamento...Ilario Fiore aveva lasciato questo Mondo pochi mesi prima e insieme al suo ricordo, in
coloro che lo avevano incontrato di persona o nelle sue opere, aveva lasciato una bibliografia straordinaria...
Ilario Fiore, poeta a me sconosciuto, mi ha donato una Cina consapevole di se stessa, accogliente come una
famiglia calorosa...antica e giovane come una montagna sacra, debole e forte come il taijiquan...
...un Mondo... meraviglioso... che non può non suscitare nostalgie...
Tie Baozi

La nuova Pechino
<<...Sul vialone di TianQiao non troviamo i mangiatori di fuoco del Xinjiang e nemmeno i lottatori mongoli
a torso nudo con pantaloni a campana che fingono di passarsi da parte a parte con la spada. In compenso Maggie
mi tira il braccio mettendosi in fila con i cinesi che vogliono pesarsi. Un vecchietto col mantello nero e barba
bianca che arriva al suolo, come un filo di lana contadina della più pura, ha trovato chissà dove una di quelle
bilance che ci sono negli alberghi di lusso, e i clienti vi salgono e lui fa la scena per leggere il numero dei chili o
delle libbre sul doppio nastro circolare per poi incassare un feng, un centesimo di yuan, otto lire a pesatura. I
cinesi mingherlini che si pesano commuovono Maggie, ma a dieci metri sull’altro angolo c’è da ridere perché un
altro ”imprenditore privato” con tanto di bilancia e asta metallica per misurare la statura è in business, e ora è la
ragazza a spingermi affinché costringa il cinesino a uno sforzo mai fatto, di alzare il supporto della misura a una
altezza per lui inconsueta, e subito il capannello commenta l’impresa del pesatore che si meraviglia, fissando lo
straniero come se fosse un insetto raro...>>
Tratto da: “Mal di Cina”, 1984 Vallecchi editore Firenze

Ilario fiore, Nato a Cortiglione nel 1925 .E’ stato partigiano a diciotto anni in una brigata Garibaldi del Monferrato. Ha esordito nel
giornalismo accompagnando una nave turca che dalla costa ligure trasportava ebrei superstiti dell’olocausto in Palestina. Ha vissuto sette
rivoluzioni: Egitto, Argentina, Algeria, Ungheria, Spagna, Portogallo e Cina. Poi l’America di Kennedy e l’Unione Sovietica di Breznev. Ha
lavorato per la RAI come inviato, gestendo le sedi di Mosca, di Madrid e di Pechino. Ha filmato venticinque documentari, primo dei quali la
versione televisiva di un suo libro, “L’Italiano di Ponte Cayumba”. E’ autore di numerosi libri ricevendo numerosi riconoscimenti, dal premio
“Marzotto” 1957, all’”Estense 1981” all’ “Assisi” 1989. Tra le sue opere più famose : “Tien An Men”, “Rapporto da Pechino”, “La croce e il
drago”, “Il Kennediano”, “La nave di seta”.
Biografia tratta da: www.comune.cortiglione.at.it

martina fiore   
 
   19-05-2009
in questo articolo lei parla di mio nonno, Ilario Fiore, che (cito dal corriere della sera del 13 settembre 1998) è stato "uno dei volti e delle voci più famose degli anni Sessanta e Settanta e uno dei testimoni della storia della seconda metà del'900". forse è lei che dovrebbe informarsi meglio su chi sta scrivendo, infatti in uno (ma non solo) dei suoi libri "La stanza di Kerenskij" fa continui paragoni tra Italia e Cina, i due paesi che amava di più. lei sicuramente non ha letto i suoi libri e tantomeno la sua biografia altrimenti non si permetterebbe di parlarne così. lo sa che è stato partigiano? che ha esordito nel gornalismo acompagnando una nave turca che trasportò ebrei superstiti dell'olocausto in Palestina e che da allora ha lavorato come giornalista in Egitto, Argentina, Algeria, Ungheria, Spagna, Portogallo e Cina e poi nell'America di Kennedy e nell'Unione Sovietica di Breznev? che per la Rai ha gestito le sedi di Mosca e ha aperto quella di Pechino? che ha filmato 25 documentari e scritto numerosi libri? che è Grande ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica Italiana? aveva amici influenti perchè era un uomo che molti stimavano e non perchè era uno che voleva ingraziarsi le persone per la loro posizione. aveva un suo modo di vedere le tante cose che lui ha visto e vissuto. LEI chi è per pensare di avere il diritto di parlare di un uomo che ha fatto così tanto?
martina fiore   
 

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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276