Marco Pannella. L'uninominale secca
Urge opporre l'alternativa - per l'oggi - anglosassone, contro la provocazione e l'insulto reazionari di “Berlustroni”, di Walter e di Silvio
 
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   21-11-2007
Ho forse sostenuto che si debbano condividere tutte le battaglie di Pannella? Semplicemente: quella, se ti va, falla con Grillo. O con Di Pietro... (Il fatto è che, siccome si sa che Pannella e radicali sono soliti 'andare fino in fondo'... li si vorrebbe sempre alleati e in prima fila dappertutto. Questo volevo evidenziare, prendendo spunto dal tuo intervento).
Comunque, visto che l'argomento è l'uninominale, e su questo ci troviamo d'accordo: sabato si comincia ad andare in piazza, contro il "berlustronismo". Chissà che, da questo nostro battibecco, non salti fuori un tavolo... anche a Vittorio Veneto!? E in altre città d'Italia (e all'estero) dove si legge Tellusfolio, naturalmente!
Forza! Oltretutto si tratta di difendere un voto che il popolo, ripetutamente, ha già espresso.
Enea Sansi   
 
   21-11-2007
Carissimo,
rileggi la tua ultima domanda: per quale motivo dovrei condividere tutte le battaglie di Pannella? Che senso ha questa tua domanda?
Quanto a D'Elia: è quello di 'Nessuno tocchi Caino', vero?
Mi pare che anche Tellusfolio abbia espresso dubbi, che condivido, sull'opportunità che lui vada a dar lezioni di moralità in giro. Che stia a casa a riflettere!
-Demagogia- chiedere che chi si è macchiato di reati stia a casa e non vada a far leggi?
Bene. Questa specifica demagogia fa di me un demagogo!
Con tutto ciò, condivido questa specifica proposta di Pannella. E spero di non essere colpevole di altre sue che, magari, non condivido.
Il collegio uninominale secco servirebbe a rimuovere tutti i gruppetti che vanno eletti col diritto di veto delle minoranze. In tempi di ideologie portatrici di interessi popolari aveva senso dar voce a queste realtà. Oggi non ha più senso.
Carlo Forin   
 
   21-11-2007
La legge che, con Beppe Grillo, Antonio Di Pietro e compagnia cantando, vorresti far approvare - caro Carlo - è semplicemente assurda.
Scusa, eh, la pena non era - in base alla nostra Costituzione - "riabilitativa", non serviva al "reinserimento nella società"? E perché uno che ha "pagato il suo debito con la giustizia" dovrebbe essere meno 'degno', per esempio, di uno che questo debito non l'ha... nemmeno pagato? (magari per "prescrizione del reato").
Secondo la tua/vostra assurdità, in Parlamento non ci dovrebbe stare un Sergio D'Elia e invece sì un Silvio Berlusconi!?
Per favore, finiamola con la demagogia!!
(E poi, scusa, perché quando c'è una battaglia da fare si tira sempre in ballo Pannella e, nelle battaglie che invece lui conduce, non lo si sostiene?)

Enea Sansi   
 
   21-11-2007
Sono assolutamente d'accordo con Pannella in questo caso.
E' implicita la domanda: perchè mai si è fatta la 'calderolata', ovvero la legge che ci ha espropriati del diritto di scegliere l'uomo? Una legge che ha creato una spaccatura tra eletti ed elettori? -Se non li abbiamo scelti noi, noi non siamo colpevoli dei 23 parlamentari condannati!, no?-.
E, a Pannella che ha fatto tante battaglie anche a rischio della vita, domando: -Perchè i radicali non si battono per far approvare una legge di un unico articolo?:
IL MEMBRO DEL PARLAMENTO CONDANNATO DECADE IMMEDIATAMENTE DALLA CARICA.
Finchè non c'è, ogni radicale ed ogni altro parlamentare pulito, pulito non è: è correo!
Carlo Forin   
 

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