“Scuola e Diritti”. Ancora sull’ora di religione…
 
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   27-10-2007
Risposta a ins. di ruolo IISS cellini.
Caro professore,
ci spiace che lei ritenga "considerazioni di natura filosofica" l'esplicitazione di vissuti emozionali così profondi e privati quali lo sgomento, il profondo disagio, a volte la discriminazione vissuta sia dai genitori che dagli alunni (stiamo parlando della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria di I grado) nel vivere, molto frequentemente, il non riconoscimento esplicito ed implicito, delle loro legittime scelte attraverso l'imposizione di una cultura che, ci scusi, ma non è di tutti.
La sua posizione ci appare mercenaria e alquanto discutibile: della serie l'esercito c'è, ci costa, facciamolo combattere!
Se permette, vorremmo continuare, legittimamente, a dissentire e a chiedere che altri lo facciano.
Inoltre riteniamo che un'azione educativa possa essere svolta partendo dai valori condivisi che strutturano la Costituzione della Repubblica Italiana e progettata e gestita dai docenti della scuola pubblica e non da insegnanti "sotto ricatto" quali quelli pagati dallo Stato ma scelti dalla Chiesa ed in servizio fino a quando corrispondono a quanto la Chiesa detta.
Ci sembra deontologicamente scorretto che i docenti della scuola pubblica deleghino l'aspetto educativo a degli insegnanti che rappresentano esclusivamente una e sola idea, peraltro non condivisa da TUTTI i cittadini italiani.
Ultima nota: abbiamo riletto il nostro articolo per verificare eventuali ambiguità e facciamo questa riflessione, la competenza nella comprensione dei testi è un obiettivo che devono acquisire gli alunni, ma siamo sicuri che gli insegnanti l'abbiano pienamente acquisita?
Distinti saluti.
"Scuola e Diritti"

Scuola e Diritti   
 
   26-10-2007
Ho seguito con interesse, le opinioni espresse, dai genitori, e dalla professoressa Lanzetta sull'ora di religione. Condivido molto l'opinione della professoressa in merito all'organizzazione e agli obbiettivi; sia nel primo commento che nel secondo.
Vorrei ricordare ai genitori di riflettere su come viene gestita l'IRC che in questi giorni e venuta alla ribalta nazionale con l'inchiesta del giornale la repubblica del g. 24/10/2007,emerge in modo evidente di quanto ci costa
e di cosa si riceve in cambio, considerato che i soldi che vengono pagati sono di tutti. Invece di fare tante considerazione di natura filosofica li invito ad entrare più nel merito concreto della problematica e cercare di capire gli scopi di una didattica nel rispetto di tutti, in modo che gli studenti possono ricavarne il maggior profitto possibile. Si tenga conto che la legge consente attraverso una scelta determinata e precisa di sviluppare tematiche opportune alla crescita culturale e religiosa di tutti gli studenti, l'importante che i genitore in particolare quelli degli studenti minorenni lo vogliano.Ciò può avvenire dopo la scelta, controllando i programmi che intendono svogere gli insegnanti incaricati (nel rispetto dell'autonomia didattica) che devono essere presentati nella segreteria didattica come documenti.
espaldo
insegnante di ruolo IISS cellini   
 

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