Piero Cappelli: Chiesa e linguaggio
 
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   19-10-2007
caro amico della confesione e del rosario. sono d'accordo con te. ma la maggiore responsabilità ce l'ha purtroppo la chiesa come clero che non ha più saputo orientare nell'essenza i fedeli, lasciandoli da parte senza coinvolgerli qualitativamente sulla vita ecclesiale, quella che tocca le cosceinze, i cuori, l'anima, ma solo quella estetica. il rosario è un vero e proprio mantra che se non viene meditato è solo una ripetizione non molto efficace se non nell'abbandono a Lui...un caro saluto Piero Cappelli
piero cappelli   
 
   19-10-2007
Sono d'accordo. Ma il problema è che il popolo di Dio non è più tale. Faccio un esempio: ieri mi sono confessato. Il prete, un po' in difficoltà nel darmi la penitenza, mi ha chiesto se avevo mai recitato il Rosario. Poi, quando ho risposto di sì, stava per dirmi di recitare un Rosario, ma poi ci ha ripensato, mi ha detto di recitarne almeno una parte. Cosa voglio dire? Dovrebbe essere scontato che un cristiano sappia cosa è il Rosario, come si recita, e che sia in grado di recitarlo tutto. Ma, il prete lo sapeva, non è così.
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