“Scuola e Diritti”. Educare a 360°… o a 15°
 
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   07-10-2007
Gentili genitori,
come io sono stata per voi occasione per parlare del vostro problema, relativo all'ora di Religione -Cattolica-(giusta osservazione per la definizione) e me ne compiaccio, anch'io, ho preso spunto da voi, per dire nel mio articolo, che tra le diatribe delle parti, il prezzo più alto, lo pagano gli studenti, spostando il mio interesse sul piano didattico.
Nel pieno rispetto delle vostre scelte e in possesso di una mia religione di vita, che mi fa agire secondo coscienza, alla luce dei fatti, la mia proposta si coniuga con l'esigenza di offrire una soluzione a un'ora curriculare che dovrebbe conformarsi come utilizzo didattico per tutti gli studenti.
Ed è in quest'ottica che s'inquadrano anche i contenuti e le metodologie alle quali faccio riferimento nel mio scritto, e in specie lo Studio delle Religioni, (di tutte), dato che se ne sente il bisogno, specialmente nel contesto attuale, come attività interdisciplinare tra le materie coinvolte inserendo tra i linguaggi l'Arte, specialmente negli istituti dove tale materia non è curriculare e che sono privi anche dell'insegnamento della Filosofia.
Il sapere nutre il pensiero, aiuta a capire e allontana il pregiudizio.
La condivisione, il dialogo e la sinergia tra gli insegnanti, sono la base di un processo educativo che vede lo studente come punto centrale del processo di formazione.
La mia proposta -che include la necessità di non chiedere l'uscita da scuola-, condivisibile o non e suscettibile di ogni cambiamento, si configura come tentativo di eliminare ogni differenza tra gli studenti; nessuna giustificazione da parte mia per la mancanza di risorse, giustificazione spesso addotta e per le inadempienze della scuola.
L'interesse per gli studenti è prioritario e sta al buon senso delle componenti scolastiche interne ed esterne ad essa trovare una soluzione che metta d'accordo tutti nel rispetto di tutti.
La scuola di qualità è quella che guarda con attenzione allo studente, specialmente nell'età dell'adolescenza e ne assicura, come è suo compito, l'integrità formativa; una scuola che congela fallisce in partenza.
Questi nostri dialoghi, gentili genitori, al di là della ricerca del torto o ragione, sono funzionali al sistema educativo e dovrebbero essere incentivati, per richiamare l'attenzione su problematiche importanti per la formazione.
L'unità di un'intesa nasce dalla diversità e dal confronto.
Certo, sentirmi, ideologicamente, tanto vicina al personaggio di copertina del vostro articolo e ritrovarmi alla fine confinata in tutt'altra parte mi pone tra i personaggi pirandelliani,per la difficoltà a riconoscermi, e mi sorge il dubbio che a volte le parole non esprimono compiutamente il pensiero e che l'interpretazione che se ne trae sia distorta.
Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto cordialmente,
Anna Lanzetta



Anna Lanzetta   
 

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