Gordiano Lupi. Eroi e dissidenti
 
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   16-06-2008
Se siete cosi filocubani perchè non andate a Cuba
e vivete come Noi cubani, senza euro, senza acqua, senza luce da una settimana, con 5 dollaria al mesi come stipendio di un ingegnere
e con una città che cade di fronte al mare?
mentre negli alberghi ci sono i turisti, le associazione italia-cuba e tutta la marea di ciecchi, sordi e ignoranti
che ci dicono che questo è un paese esemplare?
perchè non date l'esempio con meno demagogia?
Cubanissima   
 
   25-04-2007
Oggi è 25 aprile, il giorno della liberazione, ci saranno commemorazioni da ogni parte, ed giusto che cosi sia,anche se ancora ce da fare molto e non pochi errori sono stati fatti, per l'Italia questo giorno ha significato di democrazia partcipativa,pecato però che a Cuba questo non sia accaduto.Quando ci fu la rivoluzione e di consecuenza il dirrocamento del dittatore si fecerò molte promesse,addirittura che dopo 11 mesi avrebbero convocato elezioni libere.....continua sul mio blog http://cubaisuoivolti.blogspot.com
Roberto Pereira   
 
   08-04-2007
Chi parla per slogan lascia il tempo che trova. Sì, siete dissidenti... ma da cosa? Forse siete dissidenti dal pensiero, dalla ragione, dalla libertà, dalla democrazia, dal diritto all'autodeterminazione dei popoli...
Fate il male dei cubani e non ve ne rendete conto.
O forse ve ne rendete conto ma lo fate lo stesso.
Gordiano Lupi   
 
   01-04-2007
Caro LUPI... ribadiamo... I veri DISSIDENTI siamo NOI compagni anti-imperialisti e filo-rivoluzionari ...
villetta piombino   
 
   30-03-2007
Roberto Pereira è un pericoloso agente della CIA scappato da Cuba. Non lo abbiamo preso in tempo, peccato. La sua zattera faceva lo slalom tra i pescecani e la nostra pilotina non aveva abbastanza benzina. Fottuto embargo yankee! Nemmeno la benzina... Adesso che c'è Chavez quella non ci manca e cosa vogliono questi brasiliani con il carburante fatto da cereali? Che siamo impazziti? Vargas Llosa copia le cose che scrive Gordiano Lupi? Ma dove siamo finiti? Un quasi premio Nobel per la letteratura che si lascia confondere da un pennivendolo di provincia... Al mondo ci sono più agenti della Cia che persone libere, purtroppo. Sono sconfortato e depresso. Quasi quasi scappo a Miami pure io.

Raul Castro

(che bello, ho imparato l'italiano)
Raul Castro   
 
   30-03-2007
articolo lucido, chiaro e sintetico.
di monito direi a chi ha paura a confrontarsi con le cose quando le cose cambiano e a rivedere i sogni quando diventano realtà da leggere seriamente.
congratulazioni ad un autore coraggioso.
oggi abbiamo tutti bisogno di persone come lui
patrizia garofalo   
 
   30-03-2007
CUBA,L'embargo a colori

dal Blog:
http://fainotizia.radioradicale.it/user/espantapajaro

Questa si che è una storia da raccontare.

Quando ero ragazzino, io a altri i miei amici del quartiere spesso la scuola ci portava in giro a far parte delle scenegiate contro l’Embargo Americano, al pomeriggio però disegnavamo assieme la sagoma del piede e la misura del bacino da inviare ai nostri parenti a Miami in modo che ci mandaserò le scarpe da tenis ei yeans.

La obiezione consiste nel ritenere gli Stati Uniti e il loro embargo la causa principale delle sofferenze del popolo cubano. Di fronte all’embargo, sostengono i difensori della dittatura rossa, ben poca cosa risultano le misure di polizia prese da Fidel Castro contro i suoi oppositori. Occorre affermare con forza che questa obiezione è storicamente e politicamente falsa. Come hanno sostenuto in più occasioni diversi scrittori, tra cui per esempio, Mario Vargas Llosa, il popolo cubano deve la propria miseria molto più alla fallimentare economia comunista del regime castrista che all’embargo statunitense. Non bisogna dimenticare, a questo riguardo, che se l’inefficiente e burocratica economia sovietica cubana non è tracollata prima d’ora ciò è avvenuto solamente perché Cuba è stata per decenni letteralmente sommersa d’oro da Mosca.

Si tratta, pertanto, di un’economia che è stata artificiosamente assistita per tantissimi anni, e, non a caso, quando le sovvenzioni sono venute a mancare per la dipartita dell’Unione Sovietica, Fidel Castro ha dovuto, per non affondare completamente l’isola nella miseria più nera, fare qualche apertura all’economia di mercato e permettere l’arrivo di capitali e capitalisti occidentali.

Come ha scritto Vargas Llosa, «qualunque embargo economico, da parte di un solo paese, sebbene tanto potente come gli Stati Uniti, è una burla. Se Cuba fosse in condizioni di farlo, potrebbe comprare tutti i prodotti manifatturieri (…) di cui necessita dalla Francia, dalla Spagna, dal Canada, dalla Germania, dall’Italia, dal Giappone, dalla Corea del Sud e da dozzine di altri paesi ansiosi di vendergliele e, molti di essi, a prezzi più competitivi di quelli delle industrie nordamericane». Se ciò non avviene, continua poco oltre Vargas Llosa, ciò accade solo perché la penuria economica dell’isola la rende priva di denaro per pagare le merci in contanti e priva di qualsivoglia credibilità per ottenere prestiti di qualunque specie. Il motivo principale del collasso economico di Cuba, secondo lo scrittore sudamericano, «non ha nulla a che vedere con l’imperialismo nordamericano, ma con il socialismo cubano: lo sperpero incommensurabile di mezzi in progetti senza la minima base scientifica, ispirati ai deliri e alla megalomania del leader; una pianificazione politica dello sviluppo che ha introdotto l’inefficienza e la burocratizzazione nell’industria e nell’agricoltura e ha annullato ogni forma di concorrenza e di iniziativa; un gigantesco sperpero di armamenti nelle avventure militari straniere» sono la vera causa del fatto che Cuba – paese che prima della rivoluzione castrista era, nonostante un governo mafioso e gravi ed ingiuste sperequazioni sociali, la quarta economia del continente – oggi ha un milione di disoccupati e un livello di vita assai modesto.

Secondo me le sagome ai piedi le fanno ancora i figli dei figli dei i miei amici, si perchè anche loro ora vivono a Miami.


Roberto Pereira   
 
   30-03-2007
Voi non siete filo cubani, siete filo castristi. E' molto diverso.

Lupi
Gordiano Lupi   
 
   30-03-2007
I veri DISSIDENTI siamo NOI anti-imperialisti e filo-cubani.
villetta piombino   
 

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