Vetrina/ Giuseppina Rando. Si fa scrittura la mano
 
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   26-04-2021
… sul “sacro “, caro Carlo, ci incontriamo certamente e continueremo ad incontrarci…
Ti ringrazio per le affascinanti e sorprendenti rivelazioni di archeologia linguistica. Condivido in parte “il potere “ civilizzante che tu attribuisci alle donne ; credo che UOMO E DONNA stiano sullo stesso piano, anche in riferimento a ciò che si legge nel Talmud :… “La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale... un po' più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata”…


G.R.   
 
   26-04-2021
Cara Giuseppina, ti ringrazio di avermi combinato con un pensiero di Troisi -che amo tanto- e di aver accettato questo non poeta nel vostro circolo.
Tu scrivi mano a terra e trascrivi in digitale. Io sono quel pazzo che cerca di star in linea sui 4.000 anni con le parole e scrive diretto in digitale.
Su questo fronte, aria e terra cambiano. Possono ribaltarsi!
Te-erra è la connessione, te, col demonio Erra. A-ri-a, pari ad a-ru-a, da ru-ah è il sacro. Nel sacro possiamo incontrarci.
Mano vien da numa, come Numa Pompilio con la ninfa Egeria. Eger-ia è 'luogo di Eger'. Eger vale 'retro' in zumero. Rege abl. di rex latino, è retro di Eger.
Le donne, femmine e regine come la dea Luna, massima dea a Zumer, avevano il potere da trasmettere ai maschi. E' un potere che avete ancora: di umanizzarci e di renderci presentabili per andar in giro.
Carlo Forin   
 
   25-04-2021
Grazie, Carlo,della lettura e della tua personale parafrasi .
Il bello della Poesia è anche questo . Ricordo una battuta di Massimo Troisi nel film “Il postino “ : “La poesia non è di chi la scrive, ma di chi se ne serve “ e poi…la Poesia va dove c’è chi è disposto a comprenderla e Tu, animo sensibile , la cogli nell’aria e nel tuo “essere “. Complimenti !
La poesia nasce dalla riflessione individuale e quindi si popola di immagini e simboli creati dalla fantasia del soggetto scrivente.
“Si fa scrittura ( non digitale ) la mia mano a terra poggiata “ con penna e carta “ per farsi aria “
ossia per poter respirare e non essere soffocata dal potere mediatico ed economico.
Un caro saluto
Pina Rando

giuseppina rando   
 
   24-04-2021
E' molto MOLTO bella, l'ho letta e riletta a voce alta, rende passa spiega, dice. COSTEGGIANDO I RESTI
Barbarah Guglielmana   
 
   24-04-2021
Io sto nel tempo presente
dentro la verità trovata a fatica.

Canto perchè prevalga
in mezzo ad illusioni, in grovigli di falsità.

Davanti al sipario che s\'assottiglia
in scrittura digitale
che sorprende ad ogni mano tuttavia.
Carlo Forin   
 

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