Giuseppina Rando. Dialogo e ‘punti di vista’
A libro aperto: pensieri peregrini a sera… - 20
 
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   17-11-2019
La tua analisi è lucidissima,in più circostanziata e corroborata da testimonianze di spessore,che hai saputo porgere con acume e con garbo, come sempre. Purtroppo, l'incapacità del dialogo mi sembra ormai talmente inveterata, da essere divenuta "natura ".Anche nel quotidiano della gente comune, come in tv,dove gli stessi conduttori e moderatori non moderano neanche sé stessi. L'amaro sta nell'egocentrismo sempre più consolidato,che porta a sentirsi al centro di tutto, per cui,anche se si è sfiorati dal dubbio,lo si nega anche a sé stessi, per principio arrogante, che viene percepito come autoconservazione e garanzia di vittoria. Solo una mente aperta ad un pizzico di umiltà, nata da ragione, potrebbe superare questo folle e devastante spirito di superbia aggressiva.Grazie,per aver condiviso queste riflessioni, che possono indurre ad una sana necessaria autocritica chi non è ormai accecato per sempre.
Maria Raimondo   
 
   16-11-2019
se si riuscisse almeno ad evitare in sede discorsiva l'imperativo...
maria   
 
   16-11-2019
" logoro " e " marcio " da mettere in fuga...
g..r.   
 
   15-11-2019
Ma i talk show non sono una rappresentazione della società,
con le sue "verità" e le sue "menzogne", insomma con le sue
complessità; sono essenzialmente una trovata commerciale, da
un lato, e dall' altro un congegno per cercare di perpetuare
quel modo di fare lotta politica (e di fare informazione
politica) logoro da decenni e, ormai, marcio.
Michele Tarabini   
 

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