Vincenzo Donvito. Scuola a go-go: scioperi autorizzati... Povero sciopero, e povera sQuola
 
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   28-09-2019
Questo è proprio il capello spaccato in due: il ministro che invita a giustificare propone di rendere lecita l'assenza. Toglie la responsabilità ai bimbi che, altrimenti, non osano bigiare la scuola. Poveri cocchi.
Carlo Forin   
 
   27-09-2019
A me non sembra che il ministro abbia detto di non andare a scuola, ma che le giustificazioni degli studenti per aver partecipato alla manifestazione siano accettate dall'Istituzione scolastica.
luciano angelini   
 
   27-09-2019
Caro Luciano, si studia per imparar a distinguere quel che si fa e quel che si deve fare e non fare, dove e come farlo. Uno può manifestare con Greta la sua voglia di continuar a respirare. A parte può studiare. Io, che ho 71 anni, accetto l'incazzatura di Greta. Godo ancora dei suoi occhi furenti contro Trump. Non accetto il ministro dell'istruzione che chiacchiera di non andar a scuola.Non accetto neppure lo studente che confonde tutto, tanto stiamo morendo. Io fui nel movimento studentesco che scioperò per avere una scuola migliore nel '68. Ed ottenemmo UNIVERSITà CRITICA, che mi ha insegnato a distinguere. Ti prego, non far confusione!
Carlo Forin   
 
   26-09-2019
Caro Vincenzo Donvito, il ministro Lorenzo Fioramonti ha scioperato, con le sue parole in libertà, contro il suo ministero ed il premier Conte dovrebbe invitarlo alle dimissioni, oppure dovrebbe metter in crisi il Governo perchè il padrone non può scioperare contro se stesso.
Da studente di sociologia ebbi l'occasione di invitare il nostro professore di psicologia sociale Spaltro, insieme col mio gruppo, a chiudere la sua pratica di esame alternativo opponendo uno sciopero del silenzio, fatto in gruppo, in sede d'esame davanti a lui che voleva giudicare. Da persona seria, l'insegnante chiuse la via alternativa per tutti non potendo più fare il giudice com'era pagato dalla società.
Il governo giallo-rosa dovrebbe chiudere il paradosso in qualche maniera senza lasciar scorrere il ridicolo.
Carlo Forin    
 
   26-09-2019
Come spaccare il capello in due. Che ci importa che la manifestazione o come la si voglia chiamare sia giustificata oppure no dal ministro. Il problema è caso mai se la manifestazione abbia senso oppure no, se sia utile oppure no. Se concordiamo che i cambiamenti climatici ci sono e siano già in atto anche a causa dell'uomo e del suo modello di sviluppo, allora la critica di 'povero sciopero' e 'povera sQuola' è una mera questione di lana caprina, quel che conta è che si faccia qualcosa ed anche una manifestazione di sensibilizzare sul problema non può che far bene. E poi dopo la manifestazione a scuola si può sempre studiare e approfondire sul che fare. Dopotutto manifestare e studiare sono cose diverse e non contraddittorie.
luciano angelini   
 

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