Abolire le Comunità montane, aggregare e fondere i Comuni. Nuovo sondaggio di Tellusfolio
 
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   01-10-2007
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None   
 
   17-03-2007
Cara Sandra,
Machiavelli, che era uno che ha insegnato a me più di tutti sul 'potere', scrisse: se un arciere deve star certo del bersaglio alzerà l'arco sopra la linea di mira, no? Non ti preoccupare delle preoccupazioni di chi il potere lo ha adesso. Accadrà come per l'effetto -il re è nudo- quando la gente si muoverà finalmente!
Carlo Forin   
 
   16-03-2007
Come dipendente comunale conosco bene il problema e sono d'accordo nel riunire più comuni, anche se sarà dura sia per gli interessi dei partiti che di quelli campanilistici arrivare a una legge in tal senso.

Sandra   
 
   20-02-2007
La vicenda Abu Omar e la sua richiesta di danni mentre fa' nascere la speranza che tutti gli amministratori possano venir chiamati a pagare i propri errori con il proprio capitale privato fa' nascere anche un rischio: atteggiamenti evidentemente scorretti fanno perdere autorevolezza alla amministrazione in generale.

Oggi l'impunibilita' di questi personaggi fa' perdere di vista il comportamento scorretto,

domani sapere che possono pagare

alimenta il desiderio di giustizia e di conseguenza si comincia a pensare giorno dopo giorno che quel determinato personaggio sia un vero e proprio ............, l'autorevolezza a questo punto non esiste piu'.

Apprendiamo in questi giorni che con le multe Roma incassa oltre 200 milioni di euro, Milano 85, un paesino di mille anime ne incassa un milione e mezzo.

Sulla correttezza di questi incassi abbiamo seri dubbi.

La multa deve servire a correggere un comportamento errato e non a riempire le casse della amministrazione "che multa".

Addirittura sulle multe per divieto di sosta
che vengono date in localita' dove la possibilita' di sosta non esiste,
in quelle zone
la multa dovrebbe essere data alla amministrazione che non ha realizzato i parcheggi necessari per tempo
e non alle vittime di questa colpevole inadempienza.

Invece in questi casi piu' l'amministratore e' inadempiente e piu' guadagna.

Per risolvere questo problema andrebbe eliminato il conflitto di interesse.

Come?

Date legalmente
la possibilita' al cittadino di pagare la multa al Tesoro
(per la riduzione del debito pubblico),
mettiamo in concorrenza questi amministratori scorretti con una possibilita' liberatoria alternativa,

lui la plume   
 
   20-02-2007
Ho sentito che questo Abu Omar intende chiedere un rimborso di 10.000.000 di euro ad un ns ex presidente del consiglio.
Il principio mi entusiasma,

se passa

possiamo sperare

che tutti quei personaggi sulla cui rispettabilita' nutriamo seri dubbi

(che spero ovviamente totalmente infondati)

possano essere chiamati a pagare

col proprio capitale

gli errori commessi.


Vedere punito personalmente

il sindaco di quel paesino che si arricchisce taglieggiando i passanti con multe ingiustificate

riesce a sollevarmi il morale,

ed allontana quel desiderio forcaiolo che serpeggia in un angolo nascosto del cuore.

Se penso poi a ......ed a ....... la gioia e' enorme.

lui la plume   
 
   31-01-2007
Caro Lui La Plume,
grazie del tuo commento, che condivido in pieno. Il proliferare di competenze che non comunicano è la piovra burocratica che ci sta soffocando. Io ho aderito subito a questa iniziativa volta ad accorpare i piccoli Comuni sotto i 5000 abitanti. Inorridisco ogni volta che devo ascoltare il fatto della morte di qualcuno, perchè l'aiuto vicino non è competente.
Ripeto e ripeto che questo Governo farà volare l'Italia se avrà la forza, la creatività ed il coraggio di abolire gli Enti Inutili. Sembra facile, ma il male radica nel pensiero di morte di ogni laureato in Legge. Sono loro i competenti che attorniano i parlamentari. Sono arrivati a pensare, con molto sforzo, i progetti ad obiettivo. Ma non sembrano ancora in grado di confezionare Leggi ad obiettivo, ovvero azioni dello Stato che finiscono nel tempo. Così nasce qualcosa, ma non muore mai nulla nel pensiero morto della Legge, perchè ciò che è già morto non può morire una seconda volta.
Le province sono gli enti costituzionali morti 37 anni fa, costano 100.000 vecchi migliardi l'anno, ma non possono morire, dicono!
L'Italia non volerà se non sarà capace di eiettarle!
Carlo Forin   
 
   31-01-2007
Leggo da qualche parte: "Quirinale: calano le spese, ma quanto personale ..."

Che dire ... finalmente.

Speriamo di poter leggere in internet in modo chiaro, comprensibile e giudicabile anche i conti dei comuni-condominio, delle province e di tutti quegli enti sulla cui necessita' nutriamo tante perplessita'.

Molti rami dello Stato sono nati quando avevano un senso.
L'utilita' era alta ed i costi bassi.
Oggi la situazione e' profondamente mutata, alcune funzioni sono diventate estremamente costose e l'utilita' si e' ridotta enormemente.

Per mantenere in vita alcune funzioni si devono fare grandi sforzi di immaginazione, inventarsi competenze inesistenti e scorporare compiti gia' troppo scarsi.
Faccio un esempio: e' festa, vedo un semaforo guasto un vigile urbano o meglio due parcheggiano la vettura poco piu' avanti (in un posto vietato ai piu'), mi rivolgo a loro segnalando il semaforo guasto.

Non prendono nota ma mi comunicano che non e' loro competenza, mi devo rivolgere al .... di ...
Certo (forse) in quel momento loro avevano da fare altre cose particolarmente impegnative.

Io ero di passaggio a ... quando notavo il guasto, era il giorno dell'Epifania, sono ripassato nella stessa via due settimane dopo ed il semaforo e' sempre li': guasto.

Troppe competenze spezzettate.
Un mansionario sempre meno significativo dimostra la raggiunta inutilita' di tante funzioni.
E' certo che una presenza multifunzione dello Stato in un punto della citta' e' utile.
La presenza di tante funzionalita' diverse che non comunicano fra di loro rende tale presenza non piu' necessaria.

Che questa moltiplicazione delle funzioni sia inutile lo sappiamo bene, conoscerne il costo ci fara' capire anche l'entita' di uno spreco noto.

lui la plume   
 
   28-01-2007
Il Quirinale pubblica il suo bilancio.

E' un passo importante, se lo faranno tutti sara' piu' facile capire se qualcosa ci serve veramente.

lui la plume   
 
   06-01-2007
Oggi 6 gennaio mi sono recato a S. Eustorgio per l'arrivo dei Re Magi.

Ho lasciato mia moglie nelle vicinanze e sono andato a cercare un parcheggio.

La citta' e' piena di posti liberi ma riservati ai residenti, le zone blu (a pagamento) sono tutte occupate (dai residenti che non sono tenuti a pagare, e qui si paga anche nei festivi 1,5 euro x ora).

Di posti per dei comuni mortali non ve ne sono.

Ho parcheggiato lontanissimo e mi sono recato in chiesa a piedi, alla mia destra palazzi eleganti, lussuosi, marciapiedi protetti da archetti che non permettono la sosta seòvaggia sui marciapiedi, ma ....nel percorrere la via Beatrice d'Este, il viale Gian Galeazzo bisogna stare molto attenti, davanti a questi bei palazzi persone ed animali fanno i loro bisogni solo davanti ad un numero civico, uno solo, vi e' un po' di pulizia.

Perche? la cura dei marciapiede antistanti un palazzo e' compito dei proprietari del palazzo stesso, proprietari che generalmente delegano questo onere a portieri, in passato questi ultimi si sono opposti accusando le auto parcheggiate sui marciapiedi stessi, ma li' la cosa e' impossibile per via degli archetti.

Il comune dovrebbe multare i palazzi che non osservano questa norma. Ma chi lo fa'?

Per motivi che ignoro l'amministrazione del nostro Stato si e' spezzettata in mille rivoli ognuno con competenze sempre piu' ristrette, siamo pieni di "nostri dipendenti" che sanno fare una sola cosa molto bene: segnalarci che non e' loro competenza.

Da qualsiasi parte si voglia cominciare si deve arrivare ad "eliminare" tutti i rametti dello Stato che si permettono di utilizzare questo escamotage per continuare a non fare nulla.



lui la plume   
 
   02-01-2007
Questo è il tema su cui si misura il Governo, da qui in avanti: la riduzione alla società italiana dei costi della politica.
Non appena laureato in Sociologia (1974) mi sono confrontato su questo problema, a partire dai microcomuni, come qui dite.
Se il Governo alleggerirà il costo di istituzioni e politica, l'economia italiana ricomincerà a volare, altrimenti ricadremo nel sottosviluppo non appena la ripresina si dovesse affievolire.
Aggregare e fondere i piccoli comuni è una componente della ricetta salvifica. Le Comunità Montane andrebbero indagate, zona per zona. Di primo acchito io mi sento favorevole alla soppressione. Ma, non basta! L'Ente Provincia era diventato inutile per Ugo La Malfa subito dopo la nascita delle Regioni. Io sono convinto che la situazione non sia cambiata. Sono aumentate di numero e la Regione Sardegna, di fronte al raddoppio del loro numero e alla riduzione dei finanziamenti ha dovuto risolvere il problema col non distribuire le deleghe di poteri alle province. Attorno a questo ente quasi inutile nascono le consorterie politiche. Come tutto ciò che nasce dal marcio nascono marce. Il primo motivo per abolire è il loro costo (100.000 vecchi miliardi l'anno circa, dipendenti compresi: due manovre correttive per il riequilibrio dei conti dello Stato, e annuali). Il secondo motivo sta nella necessità di far correre aria pulita là dove nasce la politica 'professionale'. Metteremmo in pratica l'auspicio di fine anno di Napolitano: gli Italiani rifacciano politica pulita per risolvere assieme i problemi veri del Paese!
Carlo Forin   
 

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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276