Maria Lanciotti. “Finché morte non ci separi”
Alla ricerca della spiritualità – 10
 
Commenti presenti : 9 In questa pagina : da 1 a 9
   25-07-2017
forse la profondità un mito e la superficie una convenzione.
e il "buon senso" forse rassicurante senso comune.
"il giusto mezzo" o equilibrio certo da ricercarsi costantemente, ma (forse) come centralità 'mobile' con cui rapportarsi ognuno secondo le personali attitudini ed esigenze. di volta in volta, in continuo assestamento con il proprio essere ed il 'reale' in continua trasformazione.
grazie Michele per i suoi stimolanti interventi
maria   
 
   24-07-2017
Tra superficie e profondità, ci si incontra nello spazio del
buon senso, dove la coerenza non diventa mai ostinazione.
Michele Tarabini   
 
   23-07-2017
consapevolezza,in superficie e nella profondità?
maria lanciotti   
 
   21-07-2017
Il vizio supremo è la superficialità. Tutto ciò che si vive
fino in fondo è giusto (Oscar Wilde).
Michele Tarabini   
 
   21-07-2017
ovviamente
maria lanciotti   
 
   21-07-2017
Non c'è forse una fondamentale differenza tra religione (soprattutto riti ) e spiritualità ?
Giuseppina Rando   
 
   20-07-2017
credo che una nuova ingenuità, cosciente ed armata della propria necessità, possa avere la forza di contrapporsi a paralizzanti e cieche astuzie.
renzo   
 
   20-07-2017
ingenuità astuzia: facce della stessa medaglia?
maria lanciotti   
 
   19-07-2017
Una riscoperta dell' ingenuità che un po' ci redime dalle
inesorabili astuzie postmoderne.
Michele Tarabini   
 

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276